| Il
				valico è situato sulle montagne alle spalle di Laveno e
				risulta accessibile mediante tre ripide strade asfaltate che
				partono rispettivamente da Cittiglio, sulla strada che collega
				Varese e Laveno, da Casalzuigno, in Valcuvia, e da Porto
				Valtravaglia, sulle sponde del Lago Maggiore; viene anche
				presentato un quarto itinerario, indiretto ma molto interessante,
				da Mesenzana.Nel Giro d'Italia 1995 il passo è stato
				affrontato due volte nel corso della penultima tappa, conclusasi
				a Luino col successo di Berzin.
 Il passo è una delle
				più classiche salite della zona di Varese e risulta molto
				frequentato dai ciclisti.
 La salita è breve ed il
				dislivello contenuto ma le pendenze sono molto dure su tutti i
				versanti; la sede stradale risulta molto stretta e tortuosa e
				richiede la massima attenzione e prudenza in fase di discesa; in
				alcune strettoie può essere problematico perfino
				l'incrocio tra un'automobile ed una bicicletta.
 
 ITINERARIO
				A) Versante sud da Cittiglio.
 il primo itinerario inizia da Cittiglio; il centro
				del paese è quotato 254 metri sul livello del mare ma il
				semaforo sulla strada Varese-Laveno è a quota 240 metri;
				al semaforo si svolta per iniziare subito la severa ascesa
				costeggiando il torrente San Giulio.
 Si entra nel bosco con 6
				ripidi tornanti; solo tra il 3° ed il 4° tornante la
				salita è moderata; si continua poi in costa in dura
				ascesa.
 Dopo un falsopiano ed una ripida rampa si supera la
				località Mulini (574m) e si procede con pendenze molto
				impegnative, ma meno dure che nel tratto iniziale; con 4 tornanti
				si guadagna quota nel bosco e si sbuca nella conca prativa di
				Vararo (757m), villaggio raggiungibile con una breve deviazione
				sulla destra; vi sorge il museo dedicato ad Alfredo Binda, il
				grandissimo campione di Cittiglio, che proprio in questa salita
				aveva il percorso abituale di allenamento.
 Dopo un breve
				falsopiano si tiene a destra seguendo le indicazioni per il
				Rifugio Adamoli e si sale con forti pendenze nel bosco.
 Dopo
				un tornante nei pressi del Passo Barbe (873m) si continua
				faticosamente in costa nel fitto bosco di castagni; al diradarsi
				del bosco si apre un'ampio panorama verso la pianura padana e,
				per breve tratto, anche sul Lago Maggiore; la pendenza diventa
				molto ripida ed il fondo stradale piuttosto rovinato.
 Si
				ritorna nel bosco e con l'ultimo tornante ed un breve duro tratto
				si raggiunge il solitario valico, stretta sella aperta tra il
				Monte Nudo (1235m) ad est ed i Pizzoni di Laveno ad ovest; il
				panorama è limitato dagli alberi; c'è un piccolo
				spazio per il parcheggio.
 
 ITINERARIO
				B) Versante nord-est da Casalzuigno.
 Il secondo
				itinerario inizia dall'incrocio sulla strada di fondovalle della
				Valcuvia a quota 288 metri nei pressi di Casalzuigno (358m).
 Si
				sale con numerosi impegnativi tornanti e strada stretta nel fitto
				bosco fino ad Arcumeggia (570m), borgo divenuto famoso per gli
				affreschi realizzati a partire dal 1956 sulle facciate delle
				vecchie case.
 Si continua con un lungo tratto di falsopiano,
				poi in moderata salita incontrando alcuni nuclei di case rurali
				ed ancora in falsopiano.
 Dopo il bivio (642m) per San Michele
				(itinerario D) si raggiunge senza difficoltà lo
				spartiacque tra la Valcuvia ed il bacino della Valtravaglia al
				Passo di Sant' Antonio (638m); si svolta a sinistra lasciando di
				fronte la strada che scende verso il lago Maggiore (itinerario C)
				e si sale su strada molto stretta con ripide pendenze e molti
				tornanti nel fitto bosco.
 Un tornante rivolto verso il lago è
				quotato 812 metri; si continua in forte salita fino alla
				deviazione a fondo naturale che conduce in breve al rifugio
				Adamoli (1012m) del Cai in bella posizione con vista sul lago; si
				affrontano gli ultimi 900 metri di salita con continui duri
				tornanti nel fitto bosco, che a tratti lascia intravedere
				spettacolari squarci panoramici sul Lago Maggiore, fino a
				raggiungere il passo.
 
 ITINERARIO
				C) Versante nord-ovest da Porto Valtravaglia.
 Il
				terzo itinerario inizia a Porto Valtravaglia (199m), sulle sponde
				del Lago Maggiore; la strada sale a Nasca (296m) dove si seguono
				le indicazioni per Sant'Antonio; all'uscita del paese si lascia a
				sinistra la strada per Sarigo e si prosegue seguendo la strada
				provinciale 7 che entra nel bosco e sale stretta e tortuosa.
 Dopo
				due tornanti ravvicinati ed un terzo tornante (427m) si arriva a
				Biogno (461m) lasciando a sinistra una diramazione per le poche
				case della frazione e si continua con forti pendenze nel bosco;
				con gli ultimi tre tornanti si arriva al Passo di Sant' Antonio
				(638m) dove si incontra l'itinerario B) che sale da
				Casalzuigno/Arcumeggia.
 Si svolta a destra e si sale su strada
				molto stretta con ripide pendenze e molti tornanti nel fitto
				bosco
 .Un panoramico tornante rivolto verso il lago è
				quotato 812 metri; si continua in forte salita fino alla
				deviazione a fondo naturale che conduce in breve al rifugio
				Adamoli (1012m) del Cai in bella posizione con vista sul lago; si
				affrontano gli ultimi 900 metri di salita con continui duri
				tornanti nel fitto bosco, che a tratti lascia intravedere
				spettacolari squarci panoramici sul Lago Maggiore, fino a
				raggiungere il passo.
 
 ITINERARIO
				D) Versante nord-ovest da Mesenzana attraverso il Passo di San
				Michele.
 Il
				quarto itinerario che viene presentato è indiretto ma
				molto interessante: da Mesenzana in Alta Valcuvia si supera il
				ripido Passo di San Michele (878m), si scende al Passo di
				Sant'Antonio e si risale al Passo del Cuvignone seguendo
				l'itinerario B.
 Nella parte bassa di Mesenzana si lascia la
				strada di fondovalle che collega Varese a Luino ad un incrocio
				(238m) per salire in breve al centro del paese (272m); si sale
				decisamente a Brissago Valtravaglia (385m); si lascia sulla
				sinistra il centro del paese dirigendosi verso ovest fino ad un
				tornante in corrispondenza del quale si lascia a destra la strada
				per Roggiano e Bédero Valtravaglia; poco dopo si trova un
				incrocio (412m) dove si svolta a destra seguendo le indicazioni
				per San Michele.
 Si sale con pendenze ripide e tracciato
				stretto e tortuoso; si affrontano il 1° tornante (452m), il
				2°, il 3° ed il 4° tornante (501m) e dopo un
				brevissimo falsopiano si supera il ponticello (547m) sul torrente
				che scorre in una valletta laterale; si continua faticosamente
				nel bosco e dopo un traliccio elettrico si affronta il tratto pià
				duro, una rampa di 300 metri con pendenze nell'ordine del
				16/18%.
 Dopo 250 metri facili si arriva al piccolo borgo di
				San Michele (822m): presso la chiesa ed una fontana si svolta a
				sinistra ad angolo retto e si attraversa il piccolo centro con un
				centinaio di metri in pavè.
 Si scende brevemente fino
				all'incrocio (810m) con una sterrata a sinistra ma poi la strada
				si impenna nuovamente e con l'ultimo strappo si raggiunge il
				Passo di San Michele (878m) presso il cartello che indica che si
				sta entrando nel territorio comunale di Castelveccana; il valico
				è immerso nel fitto bosco che impedisce la visuale.
 Si
				lascia a destra la diramazione per una casa e si scende dapprima
				moderatamente e poi con ripide pendenze; dopo il 1° tornante
				(804m) di discesa si affrontano altri tornanti, si passa presso
				alcune case (740m) in posizione panoramica seguite da un tornante
				a sinistra (722m) e da un tornante a destra (678m).
 Si arriva
				all'incrocio (642m) dove si incontra a sinistra il 2°
				itinerario che sale da Arcumeggia e dopo un breve tratto facile
				si raggiunge il Passo di Sant' Antonio (638m) dove si incontra
				l'itinerario C) che sale dal Lago Maggiore; si svolta a sinistra
				e si sale su strada molto stretta con ripide pendenze e molti
				tornanti nel fitto bosco.
 Un panoramico tornante rivolto verso
				il lago è quotato 812 metri; si continua in forte salita
				fino alla deviazione a fondo naturale che conduce in breve al
				rifugio Adamoli (1012m) del Cai in bella posizione con vista sul
				lago; si affrontano gli ultimi 900 metri di salita con continui
				duri tornanti nel fitto bosco, che a tratti lascia intravedere
				spettacolari squarci panoramici sul Lago Maggiore, fino a
				raggiungere il passo.
 
 (Itinerario percorso il 25/10/1997
				salendo da Cittiglio e scendeno da Arcumeggia ed il 15/05/2016
				salendo da Mesenzana e scendendo a Cittiglio)
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