COLLE PIAN DEI MULI, 1442m (Torino)



Accesso da Ivrea 28,3 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Ivrea(253)-Lessolo(277)
7,5

24

0,32

Lessolo(277)-Alice Superiore(610)

7,3

333

4,56

Alice Superiore(610)-Brosso(797)

6,1

187

3,07

Brosso(797)-ponte(784)

1,1

-13

-1,18

ponte(784)-sbarra(952)

1,2

168

14,00

sbarra(952)-pilone(1222)

2,2

270

12,27

Pilone(1222)-21° tornante(1384)
1,4

162

11,57

21° tornante(1384)-inizio rampa finale(1378)

0,8

-6

-0,75

inizio rampa finale(1378)-Colle Pian dei Muli(1442)

0,7

64

9,14




Il panoramico valico si trova nelle montagne del Canavese ed è raggiunto solo dal versante meridionale da una strada asfaltata molto ripida e solitaria; il passo risulta ben individuabile dalla pianura canavesana perché è una larga sella sul lato occidentale della Punta Cavallaria che si erge sul versante occidentale della valle della Dora Baltea ed il cui versante orientale presenta una ripida parete di circa 1200 metri sopra il paese di Quassolo.

Si parte da Ivrea (253m), si attraversa la Dora Baltea e si seguono le indicazioni per Lessolo imboccando una strada che procede verso ovest piuttosto trafficata perché raccoglie il traffico diretto verso il casello autostradale; dopo aver lasciato a sinistra la strada per il casello si affronta una breve rampa e si scende dolcemente a Banchette di cui si evita il centro.
Dopo due rotonde si sovrappassa con un ponte l'autostrada Torino-Aosta e subito dopo si effettua un curvone in discesa a sinistra di 270° che consente di passare sotto lo stesso ponte per dirigersi verso nord parallelamente all'autostrada; si lasciano a sinistra i paesi di Salerano Canavese e Fiorano Canavese, si svolta a sinistra lasciando la strada per Aosta e si raggiunge Lessolo (277m).
Da questo momento occorre seguire le indicazioni per Valchiusella; all'inizio del paese si può scegliere se svoltare a sinistra seguendo la circonvallazione oppure raggiungere con un'impegnativa rampetta il centro dove si svolta a sinistra e si percorre in falsopiano la via principale in pavè; al termine della via si svolta a destra e si comincia a salire su asfalto con pendenza impegnativa.
Si affrontano due tornanti ancora tra le case e poi altri due nel bosco e si continua con pendenza sempre impegnativa e costante ma mai dura; quando gli alberi lo consentono si gode un bel panorama sulla pianura canavesana sottostante.
Il tracciato piega a destra in una boscosa valletta e sbuca nella conca in cui si trova il grazioso Lago di Alice che si costeggia in piano; si procede in moderata salita fino alle prime case di Alice Superiore ed in leggera discesa si arriva nel centro di Alice Superiore (610m) dove si incontra il fondo in pavè; alla fine del paese si sbuca sulla strada provinciale della Valchiusella e si svolta a destra affrontando una breve rampa impegnativa.
Si continua poi in leggera ascesa nel bosco fino al bivio dove si lascia a sinistra la strada per Vico Canavese e si tiene a destra procedendo in moderata ascesa con 3 tornanti ed un lungo rettilineo nel bosco che conduce al valico denominato Col (752m) dove si ripassa sul versante della Dora Baltea; si sale ancora per un tratto poi si discende brevemente entrando nella conca di Brosso con bella vista di fronte sul valico ed i monti circostanti.
Si riprende a salire con pendenza impegnativa e dopo aver superato il valico Sapel (767m) si lascia a sinistra un'altra strada per Vico Canavese e si entra con fondo in pavè tra le case di Brosso (797m) raggiungendo la piazza principale dove si trova una fontana, ultima possibilità di approvvigionamento d'acqua.
Si imbocca una strada in pavè a sinistra del municipio e seguendo le chiare indicazioni per il Monte Gregorio ed il Monte Cavallaria si procede in forte ascesa fino alla fine del paese, poi la strada asfaltata scende ad un primo ponticello; dopo un tratto di salita si lascia a sinistra la diramazione per la cava di diorite e si raggiunge il successivo ponte (784m) sul torrente Assa.
A questo punto bisogna innestare il rapporto più agile perché dopo 100 metri di salita già impegnativa si effettua il 1° tornante a sinistra ignorando la stradina a destra, si incontra un cartello che avvisa che inizia una strada comunale interdetta al traffico motorizzato non autorizzato e si affronta un tratto di salita molto ripida nel fitto bosco che consente un'ottima ombreggiatura.
Il primo tratto è micidiale con pendenze che arrivano al 20% presso il 2° tornante; con pendenze sempre molto dure si affrontano altri tre tornanti ravvicinati; dopo il 6° tornante si incontrano due tornantini attaccati e subito dopo si supera la sbarra (952m) normalmente aperta.
Si continua con pendenze decisamente superiori al 10% nel fitto bosco con asfalto rovinato fino al 9° tornante poi il bosco si dirada e si comincia a godere un ampio panorama mentre l'asfalto ritorna bello; dopo il 10° tornante si incontra un brevissimo tratto meno duro, ma subito si riprende ripidamente e si attraversa una zona di pietraie dove il tracciato è protetto da una ringhiera in legno e dopo l'undicesimo tornante si riattraversa la pietraia; dopo il 12° tornante si transita presso un pilone (1222m) dell'alta tensione.
Si affrontano altri tornanti ormai allo scoperto e completamente esposti al sole con gran panorama sul sottostante Canavese, sui monti della Valchiusella ed in distanza su un ampio cerchio di montagne culminanti nella piramide del Monviso; dopo il 17° tornante si punta verso la dirupata parete meridionale del Monte Gregorio; si cominciano ad incontrare le canaline di scolo dell'acqua cementate che richiedono la massima attenzione soprattutto in fase di discesa.
Si affrontano 4 ripidi tornanti in mezzo ad un boschetto e subito dopo il 21° tornante (1384m) si passa dalla Valchiusella sul versante della Dora Baltea; la salita si interrompe e si procede in leggera discesa per 800 metri; si passa sopra un alpeggio incontrando due tratti di 10 metri di grosse pietre dove si può passare anche con una bicicletta da corsa con la dovuta precauzione.
Dopo aver lasciato a destra la stradina che scende all'alpeggio si riprende a salire (1378m) dapprima moderatamente e poi ripidamente e con gli ultimi due duri tornanti si raggiunge in 700 metri il solitario valico prativo, aperto tra la vicina Punta Cavallaria (1464m) ad est ed il Monte Gregorio (1958m) ad ovest.
Si gode un ampio panorama a nord sulla bassa Valle d'Aosta e le sue montagne, a sud-est sul Canavese, Ivrea ed il Lago di Viverone, a sud-ovest sul torinese ed in distanza sul Monviso, vista purtroppo disturbata dai piloni dell'elettrodotto, e perfino sui monti del cuneese; una carreggiabile raggiunge un alpeggio ai piedi del Monte Gregorio; sull'opposto versante una stradina non asfaltata scende a Tavagnasco.
Il luogo è frequentato come punto di partenza dagli appassionati di parapendio che si lanciano agevolati dal vento che soffia costantemente; è probabile incontrare lungo il percorso l'automezzo che li conduce al passo.

(Itinerario percorso il 20/06/2014)



Il passo e la Punta Cavallaria al centro visti da Lessolo

Arrivo al passo con la Punta Cavallaria sulla destra

Panorama verso nord sui monti della valle d'Aosta

Il Monte Gregorio ad ovest

Panorama sul Canavese, Ivrea, la Dora Baltea ed il Lago di Viverone

L'ultimo tornante ed il Monviso poco visibile dietro il pilone


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