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				passo, ampia sella aperta tra il Monte Tremalzo (1974m) ad est e
				la Cima del Dil (1807m) ad ovest, collega la Val d'Ampola a nord,
				con la Valle San Michele, l'altopiano di Tremosine e la sponda
				occidentale del Lago di Garda a sud.La strada risulta
				asfaltata solo sul versante settentrionale trentino, mentre sul
				versante meridionale, quasi tutto in provincia di Brescia,
				l'accesso è possibile solo con una lunga e difficoltosa
				strada a fondo naturale in alcuni punti dissestato; dal Passo di
				Tremalzo inizia il percorso a fondo naturale che attraverso la
				Bocca di Val Marza (1788m), la galleria del Corno della Marogna
				(1832m) ed il Passo del Gaton (1645m) raggiunge il Passo
				di Nota (1208m); si tratta di un tracciato molto spettacolare
				anche se abbastanza esposto che è molto frequentato dagli
				amanti della mountain-bike che si incontrano sempre
				numerosi.
 Sulle varie fonti cartografiche si rileva una
				discordanza in relazione alla quota attribuita al passo che è
				spiegata dal fatto che esistono sia un valico geografico (1665m)
				che un valico stradale (1699m) che non coincidono; infatti la
				sella di valico è molto ampia ed il punto più basso
				del crinale (1665m) è raggiunto dalla strada asfaltata che
				sale dal versante trentino ma non attraversato perché sul
				versante bresciano c'è un precipizio; la strada continua a
				salire per 370 metri fino al valico stradale presso il Rifugio
				Garda dove termina l'asfalto e dove arriva dal versante sud la
				strada sterrata; poiché nessun ciclista si fermerebbe al
				valico geografico ma tutti proseguono fino al termine della
				strada asfaltata abbiamo scelto di quotare il passo con
				l'altitudine del valico stradale (1699m).
 
 Sul versante
				trentino il percorso inizia da Storo (388m), in Val di Caffaro;
				dal centro del paese si procede senza difficoltà per 900
				metri fino al ponte sul torrente Palvico (406m) dove si inizia a
				salire con pendenza impegnativa ed un tornante (416m) nel bosco;
				dopo altri due tornanti si entra nella stretta ed impervia Val
				d'Ampola e dopo un tratto roccioso si affrontano altri due
				tornanti.
 Si riattraversa il torrente al Ponte Coperto (556m)
				e si procede con pendenza più facile in una stretta gola
				dove si trova spazio solo per la strada ed il torrente; si
				attraversa nuovamente il torrente al Ponte del Forte e dopo un
				tornante si passa presso l'antico Forte d'Ampola (608m), oggi
				riadattato a casa privata.
 Si procede in forte ascesa con due
				tornanti; dopo il ponte sul torrente Bragone che scende dalla
				laterale Val Ceresa si arriva in località Alla Tolla
				(702m) dove si trova La Calchera, antica fornace di pietra
				utilizzata per la produzione della calce viva; la pendenza
				diminuisce e si procede in moderata ascesa fino al successivo
				ponte (714m) sul torrente Palvico dove la salita termina e viene
				sostituita da un comodo falsopiano nella conca prativa in cui si
				apre la valle.
 Senza difficoltà si arriva al Passo
				d'Ampola (747m), a breve distanza dal Lago d'Ampola (725m), dove
				si abbandona la strada che collega la Val di Caffaro con Riva del
				Garda; il Passo d'Ampola è accessibile senza problemi
				dalla Val di Caffaro mentre sul versante gardesano esiste una
				lunga e moderna galleria, per i ciclisti da evitare
				accuratamente, che collega Riva del Garda alla Valle di Ledro; la
				vecchia strada del Ponale, bellissima e spettacolare, è
				stata in passato danneggiata da una frana per cui occorre
				informarsi in loco in merito alla sua percorribilità.
 Al
				Passo d'Ampola si svolta seguendo i cartelli per Tremalzo e si
				imbocca una strada abbastanza larga che passa davanti ad un
				albergo-ristorante e procede in falsopiano per 350 metri prima di
				iniziare a salire molto impegnativa nel bosco affrontando il 1°
				tornante, il ravvicinato 2° tornante (761m), il 3°
				tornante (847m) ed il 4° tornante (878m).
 Al quinto
				tornante in località Col Mariano (904) si incontra una
				cappellina e la pendenza diventa decisamente più dura
				mentre si affrontano il 6° tornante (961m), il 7°
				tornante (1022m) e l'ottavo tornante (1069m).
 Dopo il 9°
				tornante (1093m) si raggiunge la chiesetta di Santa Croce (1136m)
				costruita in bella posizione panoramica sul costone dell'Ovri che
				si aggira per entrare nella valle che conduce al passo; dopo 120
				metri di leggera discesa si riprende a salire severamente nel
				fitto bosco.
 In corrispondenza di una stretta curva (1214m) si
				lascia a destra una diramazione che scende alla malghe
				sottostanti; dopo una curva appare finalmente la zona del passo e
				si affrontano il 10° tornante (1297m) e l'undicesimo tornante
				(1315m) seguiti da un tratto di falsopiano, una breve salita
				moderata ed una breve leggera discesa.
 Si riprende a salire
				duramente effettuando una breve diversione nella laterale Val
				Schinchea attraversando il ponticello (1361m) sul torrente e dopo
				un tratto di forte salita nel bosco si percorre l'ampia zona
				prativa dove si incontra la Malga Tremalzo di Sotto (1422m)
				presso la quale si trova una fontana; si rientra nel bosco e si
				superano i duri 12° tornante (1448m) e 13° tornante
				(1476m) per sbucare nella conca sotto il valico all'inizio della
				quale si lascia a sinistra il Rifugio Garibaldi (1522m); subito
				dopo ad un incrocio (1525m) si ignora una sterrata a destra.
 Con
				due tornanti si arriva presso due condomini (1555m) e dopo un
				boschetto si raggiunge l'incrocio (1579m) di accesso al moderno
				complesso turistico di Tremalzo; sulla destra in mezzo alla conca
				sorgono l'abbandonato Rifugio Guella (1580m) e gli edifici rurali
				della Malga Tiarno di sopra.
 Si sale su strada più
				stretta con pendenza molto impegnativa fra i prati oggetto di una
				bellissima fioritura in primavera e si affronta l'ultimo tornante
				(1651m) nel bosco; poco dopo si lascia a destra una diramazione
				asfaltata per il Rifugio Bezzecca (1705m) che continua poi a
				fondo naturale per altri 600 metri fino al Passo del Dil
				(1722m).
 100 metri dopo l'incrocio si raggiunge il passo
				geografico (1665m) dove un robusto guard-rail protegge rispetto
				al precipizio sul versante bresciano; il percorso rimane sul
				versante settentrionale del crinale ed in salita leggermente meno
				impegnativa raggiunge il passo stradale (1699m) presso il Rifugio
				Garda (1702m) ai piedi del Monte Tremalzo (1974m).
 Sulla
				destra dopo il piazzale parcheggio si trovano la sterrata che
				sale dal versante meridionale ed alcuni pannelli; presso il
				rifugio termina l'asfalto ed inizia la strada sterrata della
				Bocca di Val Marza.
 Il clima è molto instabile ed anche
				in giornate di bel tempo si formano facilmente annuvolamenti con
				conseguenti temporali od acquazzoni.
 
 Sul versante
				bresciano si lascia il Lago di Garda a Limone sul Garda (66m) e
				si imbocca la strada provinciale asfaltata N.115 che sale con
				forti pendenze e grandiosi panorami a Bazzanega (309m), al Ponte
				di Burdo, a Ustecchio (484m) ed a Voltino; ad un incrocio (560m)
				si prosegue diritti lasciando la diramazione a destra per il
				centro del paese (574m); si imbocca la Valle Brasa e dopo un
				tratto di discesa raggiunge in moderata ascesa Vesio (626m),
				frazione del comune di Tremosine.
 Si prosegue in direzione di
				Sermerio e Tignale e si raggiunge un bivio (634m) in località
				Polsone dove si lasciano a sinistra la strada asfaltata per
				Pieve, capoluogo del comune di Tremosine, e diritta la strada per
				Tignale e si svolta a destra imboccando la Valle San Michele a
				grande altezza rispetto al fondovalle; la strada diventa sterrata
				e raggiunge in discesa il Ponte di San Michele (562m) presso
				l'Eremo di San Michele; poco dopo in corrispondenza di un
				tornante si ignora la diramazione a fondo chiuso a destra e si
				abbandona il fondovalle per salire con fondo dissestato ed altri
				due tornanti.
 Dopo un tratto in costa si affronta un altro
				tornante (902m) subito seguito dal successivo; si arriva in
				località Costa Monte di Mezzo e si affrontano 4 tornanti,
				il secondo a quota 1096m ed il terzo a quota 1141m.
 Ad un
				incrocio si tiene a destra ignorando il tracciato a sinistra per
				la Malga di Lorina e Bocca di Lorina (1431m) e si aggira a nord
				la Cima di Camerone (1395m); si passa presso Malga Spiazzo
				(1359m) e si scende ad un ponticello (1293m); ad un incrocio
				(1329m) si lascia a destra la diramazione per Malga Cà
				Dall'Era, poi si affrontano un primo ed un secondo (1420m)
				tornante e si arriva al Passo della Cocca (1461m).
 Si procede
				con un traversone ai piedi della Cima del Dil e si valica anche
				il Passo della Crocetta (1577m) ai piedi del valico stradale;
				dopo il terz'ultimo tornante si passa presso Malga Ciapa (1619m)
				e con gli ultimi due tornanti si arriva faticosamente al Passo di
				Tremalzo (1699m).
 
 (Itinerario percorso il 12/06/2015 dal
				versante trentino asfaltato).
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