Il
valico si trova sullo spartiacque tra la Valsugana a nord e la
valle del torrente Assa che percorre l'altopiano di Asiago e
risulta raggiungibile in tre modi, sul versante meridionale con
facilità da Asiago lungo la valle del torrente Assa, sul
versante settentrionale con la stretta, durissima, ardita e
spettacolare strada del Menador e sul versante occidentale con la
buona strada che attraversa l'altopiano di Lavarone ed il Passo
Cost.
Itinerario A). Dal centro di Asiago (997m),
principale centro dell'altopiano dei Sette Comuni, si procede
nella zona occidentale del paese dove si seguono le indicazioni
per Trento imboccando la strada che sale tra i prati con un
impegnativo tornante a Camporovere (1056m), frazione in bella
posizione panoramica dominante sull'altopiano. Nel centro del
paese si smette di salire e si procede dapprima irregolarmente e
poi in moderata discesa nella valle del torrente Assa fino
all'incrocio (995m) dove si lascia a destra la strada a fondo
naturale che risale la Valle di Galmarara. Si riprende a
salire moderatamente nel fondovalle percorrendo una stretta gola
e si arriva all'incrocio (1023m) dove a sinistra una strada
attraversa il Ponte Giamolo e si dirige verso Roana, però
si tratta di un tracciato a forte rischio frana che può
risultare spesso chiuso al traffico. Il tracciato segue il
fondovalle in dolce salita attraversando una zona che è
stata al centro di furiosi combattimenti nel corso della Prima
Guerra Mondiale fino alla località Ghertele dove sorge un
vecchio albergo appena prima dell'incrocio (1136m) dove si lascia
a sinistra la strada a fondo naturale per Malga Pusterle. Si
percorre una stretta gola e si arriva all'incrocio (1174m) dove
si lascia a destra il percorso che sale al Rifugio Cima Larici
(1656m). Con ascesa moderata e più tortuosa si percorre
il Ponte Giaron (1219m) e si raggiunge l'Osteria del Termine
(1297m); subito dopo (1299m), si supera il confine regionale tra
Veneto e Trentino e la stretta valle si apre nell'ampio altopiano
prativo di Vezzena. Si procede senza difficoltà e dopo
aver superato la suggestiva chiesetta di Santa Zita si arriva al
valico, base per passeggiate a piedi o in mountain-bike in estate
e per la pratica dello sci di fondo nella stagione invernale; vi
sorgono un albergo e due ristoranti.
Itinerario B). Il
percorso inizia nella piazza del municipio di Caldonazzo (481m)
seguendo con fondo in pavè la Via Roma fino al semaforo
(478m) dove si svolta a destra seguendo le indicazioni per
Monterovere ed imboccando la Via Monterovere che si segue solo
per 100 metri piegando a destra nella Via Spiazzi ad un incrocio
ben segnalato. Si procede tra le case del paese fino
all'incrocio davanti al cimitero, dove si svolta a destra, ed al
vicino incrocio (488m) dove si tiene a sinistra dando la
precedenza mentre sulla destra si vede a breve distanza la chiesa
parrocchiale. Al successivo incrocio (493m), sempre ben
segnalato, si procede diritti e dopo il ponte sul torrente Centa
(501m) ed il campo sportivo si svolta a sinistra ad un incrocio
davanti ad un ristorante sempre seguendo le indicazioni per
Monterovere. Si percorre un breve tratto in falsopiano nel
bosco fino all'incrocio (483m) dove si svolta a destra
abbandonando il tracciato per la Valsugana e Levico Terme ed
imboccando a destra la stretta strada per Monterovere, Asiago e
Lavarone vietata al transito dei mezzi pesanti. Il tracciato
sale moderatamente fino al ponte (519m) sul torrente che percorre
la Valle dei Làresi dove la salita diventa dura e si snoda
tortuosa nel fitto bosco fino al 1° tornante (658m) dove si
sbuca sul tracciato proveniente da Levico Terme che presenta
pendenze segnalate al 12%. Un altro cartello ricorda il
divieto di transito ai mezzi pesanti che, in caso di mancanza di
rispetto del divieto, finiscono inevitabilmente incastrati nelle
successive strettoie. Il tracciato continua con ripide
pendenze ed affronta lo stretto 2° tornante (711m), dove si
lascia a destra una carreggiabile tra gli alberi ed il 3°
tornante (768m) ai piedi di una parete rocciosa con ampio
panorama sulla Valsugana. Si imbocca una valletta laterale e
si percorre la stretta e breve prima galleria scavata nella
roccia (ingresso 869m) prima di un impressionante tratto alla
base di una verticale parete rocciosa con il burrone sulla
destra; si attraversa la seconda stretta e breve galleria (uscita
887m) e si supera lo stretto 4° tornante (913m). Si
affrontano lo strettissimo 5° tornante (944m) dopo un tratto
tra gli alberi, lo strettissimo 6° tornante (991m) dopo un
tratto alla base di pareti rocciose ed il panoramico 7°
tornante (1040m) dove è stato ricavato uno spazio per
gustare la vista. Dopo un ripido traversone parzialmente
ombreggiato dagli alberi si supera l'ottavo tornante (1148m) e
dopo breve tratto nel bosco si incontra il 9° tornante
(1186m); il tratto impressionante è concluso ma le
pendenze rimangono sempre molto dure mentre si procede con
tracciato più ampio nel bosco fino all'incrocio (1249m)
con la strada che proviene da Lavarone a destra; svoltando a
sinistra si raggiunge in breve la località Monterovere
(1255m) dove si trova un bar-ristorante. Si lascia a destra la
diramazione per Luserna e si procede con pendenze molto
impegnative e tracciato tortuoso ma ampio nel bosco, poi la
pendenza si riduce ed in moderata ascesa si arriva al
passo.
Itinerario C). Nel centro di Carbonare di
Folgaria (1074m), frazione posta sul percorso che collega Trento
e Vicenza attraverso il Passo della Fricca (1110m), si seguono le
indicazioni per Luserna ed Asiago e si sale moderatamente con
strada bella ed agevole. Si percorre l'altopiano di Lavarone
con i suoi centri abitati sparsi fra pascoli e boschi: senza
difficoltà si superano Virti (1111m), ultima frazione di
Folgaria, il confine comunale (1140m) fra Folgaria e Lavarone,
l'ampio 1° tornante (1147m) e dopo aver lasciato a sinistra
ad un incrocio (1164m) la diramazione per Lanzino ed altre
frazioni si arriva in falsopiano a Chiesa (1171m). Il
tracciato discende leggermente fino ad un incrocio (1146m) presso
un albergo e poco più in alto rispetto al piccolo Lago di
Lavarone dove si tiene a sinistra sempre seguendo le indicazioni
per Asiago; si continua senza difficoltà con un tratto nel
bosco e si arriva ad una rotonda (1158m) all'inizio del centro
abitato di Gionghi, capoluogo del comune di Lavarone, che si
attraversa in sensibile salita transitando di fronte alla
cappella (1173m). Si continua in moderata ascesa oltrepassando
Gasperi (1210m), si supera il Passo Cost (1298m) e si entra in
uno splendido bosco di conifere procedendo in falsopiano e
leggera discesa fino all'incrocio (1217m) dove si distacca a
destra il tracciato a fondo chiuso per Masetti e la Malga
Laghetto. Il tracciato riprende a salire con pendenza
impegnativa e subito dopo l'incrocio (1249m) con la strada del
Menador si arriva in località Monterovere (1255m). Si
lascia a destra la diramazione per Luserna e si procede con
pendenze molto impegnative e tracciato tortuoso ma ampio nel
bosco, poi la pendenza si riduce ed in moderata ascesa si arriva
al passo.
(Itinerario percorso il 20 giugno 2025 salendo
da Asiago e scendendo da Carbonare di Folgaria).
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