| Il valico si
				trova nei Monti Lessini e collega la Val d'Illasi ad ovest con la
				Valle del Chiampo ad est; la zona è a cavallo tra le
				province di Verona e Vicenza ma la sommità del passo si
				trova in territorio veronese; la strada è interamente
				asfaltata, anche se il fondo in alcuni tratti è veramente
				brutto, e risulta molto impegnativa e solitaria su entrambi i
				versanti.
 Sul versante orientale da Arzignano (118m) e
				Chiampo (170m) si risale la Valle del Chiampo senza difficoltà;
				subito dopo un ponticello (329m) si incontra il cartello
				“Crespadoro” e si lascia a sinistra una diramazione;
				poco dopo ad un successivo incrocio si svolta a sinistra
				lasciando a destra il tracciato principale che raggiunge più
				in alto il centro del paese (363m) e si segue a sinistra la
				strada che continua a risalire il fondovalle del Chiampo dapprima
				in una stretta gola e poi in un ambiente leggermente più
				aperto e popolato.
 In frazione Ferrazza (370m) si lascia a
				destra la strada per l'alta valle e si svolta a sinistra
				cominciando a salire con vive pendenze nella stretta e boscosa
				Val Corbiolo; dopo 2 chilometri si affrontano i facili 1°
				tornante (510m) e 2° tornante (519m), poi si continua in
				severa ascesa; in corrispondenza del 3° tornante (600m) si
				lascia a sinistra una stradina alternativa molto stretta ma
				interamente asfaltata e poco trafficata che transita per Gaiga e
				si ricongiunge più in alto al tracciato principale.
 900
				metri dopo l'incrocio si arriva in contrada Bruni; non bisogna
				farsi ingannare dal cartello “Durlo” che precede le
				case di Bruni perché Durlo è una frazione composta
				di contrade sparse ma il centro di Durlo si trova 2 chilometri
				più in alto; in ripida ascesa si raggiunge la chiesetta
				(682m) della contrada Grandi e si lascia a destra la diramazione
				per Staudri (718m).
 Si continua in ripida ascesa e dopo il 4°
				tornante (720m) si entra nel bosco; presso il 5° tornante
				(784m) si lascia a sinistra il sentiero per il Bosco delle Fade e
				con pendenze sempre dure si arriva a Durlo (843m) dove si trovano
				alcuni bar e ristoranti; dopo la piazzetta dove si trova una
				fontana si transita davanti alla chiesa mentre si apre un bel
				panorama sui monti che chiudono la Valle del Chiampo.
 La
				strada presenta un tratto di falsopiano seguito da una serie di
				strappi alternati a tratti facili incontrando vari piccoli nuclei
				di abitazioni; ad un incrocio ben segnalato (863m) si tiene a
				sinistra e si sale sensibilmente; dopo una breve e facile discesa
				si superano gli ultimi insediamenti e si affronta una rampa molto
				dura nel bosco fino ad aggirare la testata di una valletta
				attraversando il torrente su un ponte (954m).
 La pendenza
				diminuisce e si procede in una galleria vegetale che fornisce
				molta ombra anche se purtroppo in questo tratto l'asfalto risulta
				molto rovinato; dopo un breve falsopiano si riprende a salire con
				pendenze impegnative e si incontra a quota 1030m il percorso
				alternativo che transita da Gaiga.
 Si esce dal bosco in mezzo
				ad ampi pascoli, si superano gli ampi e duri 6 ° e 7°
				tornante (1087m) ed il confine segnalato tra le due province; si
				entra in territorio veronese e sempre in impegnativa salita si
				raggiunge il passo.
 Vi sorge la stele in pietra che commemora
				l'apertura della strada e ricorda il secolare rapporto di
				amicizia fra le comunità di Durlo e Campofontana; nei
				pascoli circostanti pascolano numerose le mucche.
 Si gode un
				ampio panorama verso ovest su Campofontana e sui Monti Lessini e
				verso est sulla media e bassa Valle del Chiampo ed in lontananza
				sulla pianura veneta ed i Monti Berici.
 
 Sul versante
				occidentale da Selva di Progno (568m) si segue verso l'alta valle
				la strada di fondovalle, che raggiunge Giazza e si inerpica al
				Rifgio
				Alpino Revolto (1362m), in moderata ascesa fino ad un
				incrocio (602m) appena prima della contrada Bernardi (608m) dove
				si svolta a destra imboccando una stradina stretta e con asfalto
				rovinato che sale ripida con stretti e continui tornanti sul
				versante orientale della valle.
 Si affrontano in rapida
				successione il 1° tornante (606m), il 2° tornante (615m),
				il 3° tornante, il 4° tornante (630m), il 5° tornante
				(636m) ed il 6° tornante (648m); dopo il 7° tornante
				(661m) si oltrepassa un incrocio (670m), si aggira la testata
				(692m) di una valletta laterale e si raggiunge l'ottavo tornante
				in corrispondenza delle case di Vanti (697m).
 Si continua a
				salire con dure pendenze nel fitto bosco in una chiusa valletta
				affrontando il 9° tornante (716m), il 10° tornante,
				l'undicesimo tornante (768m), il 12° tornante (785m), il 13°
				tornante (814m); dopo il 14° tornante si percorre un lungo
				tratto in costa aggirando un crinale e dopo il 15° tornante
				(898m) si arriva all'incrocio (919m), dominato dalla statua della
				Madonna di Lourdes posizionata in una nicchia sulla parete dove
				si lascia a sinistra la strada diretta per Campofontana
				(1224m).
 Si tiene a destra effettuando il 16° tornante
				per affrontare una solitaria e stretta salita nel bosco con
				pendenza costantemente molto impegnativa; si incontrano i
				ravvicinati 17° tornante, 18° tornante (962m), 19°
				tornante (989m) e 20° tornante; il traffico è quasi
				inesistente ma bisogna fare sempre molta attenzione perché
				la sede stradale è molto stretta e priva di protezione
				verso valle.
 Il percorso diventa poi rettilineo e raggiunge
				una zona di fattorie, supera un breve tratto con fondo cementato
				e con pendenza più pedalabile raggiunge l'incrocio presso
				Tebaldi e Roncari (1095m) dove si lasciano a sinistra una strada
				alternativa per Campofontana ed a destra una strada che si
				sviluppa lungo il crinale fino a San Bortolo delle Montagne, da
				dove si può poi scendere su entrambi i versanti.
 Dopo
				l'incrocio e le poche case di Roncari si affronta l'ultimo tratto
				di salita che conduce al passo dopo aver superato l'ultimo ripido
				tornante (1127m).
 
 (Itinerario percorso il giorno
				24/05/2014).
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