COL DI PEALDA BASSA, 1471m (Verona)



Accesso da Sdruzzinà 13,8 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Sdruzzinà(146)-1° tornante(303)

1,5

147

9,80

1° tornante(303)-4° tornante(489)

1,9

186

9,79

4° tornante(489)-6° tornante(619)

1,4

130

9,29

6° tornante(619)-inizio piano(807)

1,7

188

11,06

inizio piano(807)-fine piano(810)

0,4

3

0,75

fine piano(810)-ponte(1166)

3,4

356

10,47

ponte(1166)-Sega di Ala(1220) 

1,0

54

5,40

Sega di Ala(1220)-Col di Pealda Bassa(1471)

2,5

251

10,04





Accesso da Peri 15,6 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Peri(144)-Fosse(930)
8,9

786

8,83

Fosse(930)-Tommasi(1143)

2,8

213

7,61

Tommasi(1143)-tornante(1271)

1,4

128

9,14

tornante(1271)-Col di Pealda Bassa(1471)

2,5

200

8,00




Il valico si trova nella parte occidentale dei Monti Lessini tra il Corno d'Aquilio (1545m) ad ovest ed il Monte Cornetto (1543m) ad est ed è attraversato da una strada recentemente interamente asfaltata sul versante settentrionale mentre sul versante meridionale si trovano ancora 1500 metri non asfaltati anche se con buon fondo.
Le pendenze sono molto ripide in diversi punti del versante settentrionale e nel finale del versante meridionale e sono molto impegnative su tutto il tracciato; si tratta sicuramente della salita più dura dei Monti Lessini.

Sul versante settentrionale si lascia il fondovalle della Val Lagarina ad un incrocio (146m) sulla strada statale del Brennero presso Sdruzzinà (160m) dove si imbocca la strada asfaltata che con moderata pendenza raggiunge ed attraversa il paesino dove si incontra una fontana; la pendenza aumenta progressivamente mentre il tracciato entra nel bosco e penetra nella Val Fredda; si incontra il fatidico cartello che indica pendenza al 20% e con grande fatica si affronta la prima ripida rampa e si raggiunge il primo tornante (303m) dove con un ponte si attraversa il torrente.
La pendenza diminuisce e si attesta sul 9/10% mentre si affrontano i tornanti sapientemente disegnati sul costone tra la Val Fredda e la Val Lagarina; si sale decisamente al 2° tornante (350m) poi si ritorna in Val Fredda per affrontare il 3° tornante e ci si dirige verso il panoramico 4° tornante (489m); dopo il 5° tornante (566m) si raggiunge l'ampio 6° tornante (619m) dal quale si gode un ampio panorama sulla Val Lagarina e la conca di Ala.
Si affrontano altri tre tornanti ravvicinati e ci si porta decisamente sul versante della Val Lagarina con pendenza molto ripida; dopo il 10° tornante il tracciato si restringe per percorrere una galleria (748m) lunga 35 metri scavata nella viva roccia; con pendenza molto dura si raggiunge l'undicesimo tornante e subito dopo si affronta il 12° tornante, dominato da una cima irta di antenne.
100 metri dopo il tornante ad un incrocio (807m) di fronte ad un cancelletto sulla destra inizia un tratto di falsopiano di 400 metri nel quale occorre rifiatare senza illudersi perchè il tratto più duro deve ancora venire.
Si attraversa facilmente la verde conca prativa dove si trova sulla destra la Malga Riondera al cui termine ad un incrocio (810m) si lascia a destra la carreggiabile per la malga; subito dopo di fronte ad una casa sulla sinistra si incontra il cartello che segnala pendenza al 20% e subito la strada si impenna con pendenze molto ripida fino al 13° tornante; con pendenza leggermente meno dura si raggiunge il 14° tornante dopo il quale la pendenza ridiventa molto ripida: si procede con estrema fatica nel fitto bosco che forma un'autentica galleria vegetale che garantisce frescura ed ombreggiatura nel momento del massimo sforzo.
Si affrontano 4 ripidi tornanti e finalmente dopo il 18° tornante ed una curva a destra la strada presenta 100 metri facili prima di impennarsi nuovamente per affrontare il 19° ed il 20° tornante; si incontrano 250 metri facili ma subito doopo la salita riprende dura anche se meno tremenda che nel tratto precedente.
Si procede seguendo il corso del torrente Viés che si attraversa su un ponticello (1166m) dopo una cappellina e si sbuca nell'altopiano della Sega di Ala procedendo con pendenze nell'ordine del 6/7%; si arriva ad un incrocio (1220m) nei pressi all'Albergo Alpino dove si lascia diritta la strada per il Passo Fittanze della Sega (1380m), si svolta a destra e si attraversa il torrente su un ponte; subito dopo si tiene a sinistra seguendo le indicazioni per Fosse e Sant'Anna di Alfaedo e si lascia a destra al secondo incrocio la diramazione che conduce al Villaggio di San Michele alle Fratte.
Si entra in Veneto e con strada strettissima si affronta tra i pascoli un tratto che presenta tre ripidi strappi seguiti da brevi pezzi in cui rifiatare ed un passaggio a rulli per bloccare le numerose mucche che si possono incontrare anche sulla sede stradale.
Dopo un tratto molto impegnativo si entra nel bosco e si affronta una rampa molto ripida fino ad un cippo; si procede tra prati e rari alberi con un altro strappo ripido seguito da un breve pezzo meno ripido e quindi si affronta la rampa più ripida dell'intero percorso con pendenze forse anche superiori al 20%!.
Dopo la rampa si continua in dura ascesa tra i pascoli con il valico ormai ben individuabile di fronte; gli strappi ripidi si susseguono ma dopo un altro passaggio a rulli finalmente il tracciato spiana svoltando a sinistra in corrispondenza del distacco a destra di una carregghiabile chiusa da un cancello e raggiunge la sommità del solitario valico, dove transita un elettrodotto e si trova un piccolo spazio per il parcheggio delle autovetture.
Si gode un ampio panorama verso nord sulla valle dell'Adige e sui Monti Lessini; all'estremità orientale della sella si apre anche il panorama verso sud-ovest sulla parte meridionale del Lago di Garda; una carreggiabile raggiunge il ripetitore RAI (1536m) del Monte Cornetto (1543m); nei pressi si apre la Spluga della Preta, una delle più profonde voragini conosciute in Italia.

Sul versante meridionale la salita più diretta inizia a Peri nella valle dell'Adige: all'estremità settentrionale (144m) di Peri (135m) si lascia la strada statale del Brennero che percorre il fondovalle dove scorre l'Adige per imboccare la famosa salita Peri-Fosse, un percorso classico per i ciclisti veronesi che sale per 8,9 Km con numerosi tornanti e forti, ma regolari, pendenze innalzandosi rapidamente rispetto al fondovalle in una zona disabitata e boscosa.
Dopo un breve tratto nella valletta del Rio delle Fontane si attraversa il torrente su un ponte (183m) e si sale duramente sul lato orientale della valle dell'Adige superando il 1° tornante, il 2° tornante (294m), il 3° tornante (352m), il 4° tornante (398m), il 5° tornante (453m), il 6° tornante (529m), il 7° tornante (596n) e l'ottavo tornante (653m).
Dopo il 9° tornante si percorre un lungo tratto in costa; dopo 7 Km di salita dura ma regolare le pendenze diventano ripidissime arrivando anche al 15%; dopo un tratto leggermente meno duro finalmente si imbocca il vallone che conduce a Fosse e, dopo il 10° ed ultimo tornante (918m), si arriva all'incrocio nel centro del paese (930m).
Si svolta a sinistra, si passa in forte ascesa presso la chiesa e si sale duramente tra i prati fino ad un dosso dove sorgono due croci in pietra (968m); si scende leggermente per breve tratto fino alla borgata Curto (970m), dove si riprende a salire con ripida pendenza tra i pascoli superando le case di Martelengo (1017m); dopo un tornante (1097m) dal quale nelle belle giornate è possibile vedere il Lago di Garda si raggiunge la località Adamoli (1117m), dove si trova un bar-ristorante.
Si continua in forte salita raggiungendo la località Tommasi (1143m) dove si trova un incrocio presso un pannello indicatore: si lascia a sinistra la breve strada che conduce alla borgata Coste (1157m) e si continua diritti; dopo 300 metri all'inizio del bosco si arriva al punto in cui termina l'asfalto e si continua con ripida pendenza nella Val Liana superando il ponte sul Vaio della Liana dove si ritrova un buon asfalto.
Dopo il successivo tornante (1271m) il fondo ridiventa brutto: si vede che in passato è stato asfaltato ma l'asfalto si è deteriorato e tranne in qualche breve tratto il fondo è ricoperto da sassolini pur essendo compatto; con una bicicletta da corsa si riesce a discendere con molta cautela.
Si sale con pendenze molto dure e si percorre una stretta gola boscosa al cui termine si ritrova un buon fondo asfaltato; si continua in ripida ascesa tra i pascoli e si aggira la testata di una valletta ai piedi del dosso dove sorgono i casolari di Pealda Bassa (1429m), si aggira il dosso stesso e si percorre la valletta a nord affrontando l'ultimo tornante (1448m); con bel panorama retrospettivo sul basso Lago di Garda si arriva al Col di Pealda Bassa (1471m).

Il tracciato circolare è facilmente realizzabile percorrendo entrambi i versanti perché tra Peri e Sdruzzinà ci sono solo 13 chilometri di facile strada di fondovalle nella valle dell'Adige.

(Itinerario percorso il 08/09/2015)



Panorama dal 6° tornante sulla Val Lagarina e la conca di Ala

Panorama dal passo verso nord

In cima al passo con il Monte Cornetto ed il ripetitore sullo sfondo

Il valico e l'ultima rampa arrivando da sud

Panorama sul Lago di Garda presso Adamoli

Il Corno d'Aquilio e sulla destra la valle che porta al passo


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