| Il rifugio si
				trova in alta Val d'Illasi nella parte orientale dei Monti
				Lessini e risulta raggiungibile mediante una strada asfaltata
				molto impegnativa nel tratto conclusivo; per l'esattezza il
				rifugio si trova presso l'ultimo tornante della strada asfaltata
				che termina 230 metri dopo il tornante presso una sbarra che
				precede di poco il confine regionale con il Trentino.
 A
				Caldiero (47m) si lascia la strada che collega Verona e Vicenza,
				si sottopassa l'autostrada A4 Milano-Venezia e si imbocca l'ampia
				Val d'Illasi percorrendo una buona strada che si snoda tra le
				coltivazioni; si lascia a destra il nucleo principale di
				Colognola ai Colli e si procede in leggera ascesa superando San
				Zeno (93m), Illasi (159m), Cellore (214m) ed il vasto centro
				abitato di Tregnago, dove ad un incrocio (276m) all'inizio del
				paese si può scegliere se attraversare il centro (317m)
				oppure percorrere la scorrevole circonvallazione; i due percorsi
				si ricongiungono presso il cimitero (338m).
 Dopo aver
				attraversato in falsopiano Cogollo (408m) si arriva in moderata
				ascesa a Badia Calavena; presso il cartello di inizio paese si
				percorre il Ponte Rosso (437m) e dopo le prime case si percorre
				il lungofiume con i parcheggi raggiungendo un semaforo presso un
				ponte a sinistra (449m).
 La valle tende a restringersi, si
				oltrepassa il bivio (492m) per Sprea e con salita ancora moderata
				dopo il bivio per San Bortolo delle Montagne e Campofontana
				(1224m) ed il ponte (510m) sul torrente Progno d'Illasi si
				raggiunge la frazione Sant'Andrea (512m); dopo aver
				riattraversato il torrente si arriva a Selva di Progno (568m alla
				chiesa e 574m all'incrocio subito dopo il municipio).
 Dopo
				l'incrocio (602m) per l'accesso diretto a Campofontana
				(1224m) e la contrada Bernardi (608m) si lascia a sinistra (627m)
				la strada per Velo Veronese e si affrontano i ravvicinati 1°
				tornante (667m) e 2° tornante (671m) ed una ripida rampa fino
				alla contrada Paradiso (744m), dove la salita diventa meno
				impegnativa fino alla contrada Faggioni (774m), dove si incontra
				un falsopiano seguito dalla leggera discesa che conduce a Giazza
				(758m), paese abitato da una popolazione di origine cimbra; dopo
				la diramazione (772m) per la chiesa ed il centro del paese sulla
				sinistra si incontra una fresca sorgente appena oltre il torrente
				e si affronta il 3° facile tornante (783m).
 Alla fine del
				paese si entra nel bosco e si sale con forti pendenze
				raggiungendo la contrada Boscangrobe (875m) dopo la quale inizia
				il tratto soggetto a chiusura invernale o in caso di eventi
				meteorologici particolarmente intensi; dopo aver costeggiato per
				un tratto il torrente con il quarto tornante (927m) si abbandona
				il fondovalle e si inizia una impegnativa salita sul versante
				orientale della valle nella fitta foresta di Giazza; si
				affrontano altri 3 tornanti molto ravvicinati e più avanti
				l'ottavo tornante ed il 9° tornante (986m).
 Il tracciato è
				molto ombreggiato perché gli alberi ad alto fusto formano
				quasi una galleria vegetale; dopo l'undicesimo tornante (1003m)
				si percorre un lungo traversone e si attraversa il torrente
				Progno d'Illasi su un ponte (1096m) che offre un bel panorama sul
				gruppo del Monte Carega (2259m) che chiude a nord la Val
				d'Illasi.
 Si continua in dura ascesa superando il centro di
				educazione naturalistica della Regione Veneto; in località
				Vecchia Dogana si affrontano il 12° ed il 13° tornante e
				subito dopo ad un incrocio (1158m) si lascia a destra la breve
				diramazione di accesso al Rifugio Boschetto (1155m).
 La
				pendenza risulta sempre impegnativa ma costante ed il tortuoso,
				stretto e tranquillo tracciato si snoda sempre nel bosco con
				continue curve ed altri tornanti: il 14° tornante (1200m), il
				15° tornante (1215m), il 16° tornante, il 17°
				tornante, il 18° tornante (1250m), il 19° tornante
				(1268m), il 20° tornante (1290m) ed il 21° tornante.
 In
				corrispondenza del 22° ed ultimo tornante asfaltato (1340m)
				si lascia a destra una brevissima diramazione a fondo naturale
				per il Rifugio Alpino Revolto (1336) e dopo un rettilineo di 230
				metri si arriva alla sbarra (1362m) che chiude la strada al
				termine dell'asfalto.
 Il fitto bosco chiude il panorama; solo
				verso est si apre una vista parziale sul Monte Plische (1991m),
				la Cima Tre Croci (1939m) ed il Monte Zevola (1855m).
 I
				ciclisti con bicicletta da montagna possono proseguire entrando
				in territorio trentino sulla strada sterrata che raggiunge il
				Passo Pertica (1522m) ed il Passo Pelagatta (1776m), presso il
				quale sorge il Rifugio Scalorbi.
 
 (Itinerario percorso il
				giorno 20/05/2011).
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