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				valico si trova sullo spartiacque tra due valli laterali della
				valle del fiume Var ed è attraversato da una impegnativa
				strada asfaltata che rappresenta l'unica via di accesso
				all'isolato paesino di Thiéry.Il percorso è
				molto tranquillo e si incontrano poche autovetture; ciclisti e
				motociclisti sono quasi inesistenti perché poco attratti
				dalla configurazione di strada a fondo chiuso; non si trovano
				fontane e l'approvvigionamento di acqua risulta
				difficoltoso.
 
 Sul versante orientale si abbandona
				l'importante e frequentata strada dipartimentale D6202, che
				percorre il fondovalle del Var ad un ben segnalato incrocio
				(262m) in località Villars-Gare, dove si trova la stazione
				ferroviaria di Villars-sur-Var; si imbocca la strada
				dipartimentale D26 e si sale decisamente con ampie curve dapprima
				tra le coltivazioni e poi nel bosco.
 Dopo lo stretto 1°
				tornante nel bosco e l'ampio 2° tornante si arriva nel
				villaggio di Villars-sur-Var dove si effettua il 3° tornante
				davanti alla chiesa (411m) subito dopo la quale si lascia a
				destra la strada dipartimentale D26 che conduce nella valle della
				Tinée toccando i paesi di Massoins e Tournefort e si
				imbocca la strada dipartimentale D226 seguendo le indicazioni per
				Thiéry.
 Si attraversa il paese in falsopiano ma presto
				si riprende a salire con pendenze impegnative; si procede con un
				lungo traversone su strada stretta e poco frequentata; ad un
				incrocio (445m) si lascia a destra una diramazione asfaltata a
				fondo chiuso per la parte alta del villaggio.
 Si percorre un
				tratto alla base di pareti rocciose sul versante settentrionale
				della valle del Var con ampio panorama; dopo un falsopiano di 500
				metri si riprende a salire e si raggiunge la località le
				Suyet (544m), formata da case sparse.
 Dopo un tratto di
				moderata ascesa si imbocca in forte salita la valle laterale del
				torrente Riou Blanc, affluente del Var; questa valle è
				scoscesa e disabitata con ripidi versanti boscosi ed il tracciato
				si snoda solitario sul versante orientale godendo al mattino di
				una buona ombreggiatura.
 Si risale a lungo il vallone e dopo
				la cisterna antincendio di Rioublanc ed il ponte (784m) su un
				torrentello laterale si aggira il crinale della Crete de
				Barbinière; in forte salita si aggira la testata della
				valle che si ramifica ai piedi della Pointe de Chavanette (1753m)
				oltrepassando l'incrocio (985m) con una carreggiabile sbarrata a
				destra e superando un 1° ponte (990m), un 2° ponte, un
				terzo ponte (1062m) ed un 4° ponte con moderna ringhiera di
				protezione sul Ravin de la Valle.
 Il tracciato si snoda ora
				assolato e con dure pendenze sul versante occidentale della
				valle, supera due franosi valloni e con un brevissimo falsopiano
				arriva al passo dove sorge una chiesetta dedicata alla Madonna;
				il cartello di valico indica la quota di 1183m, un po' abbondante
				rispetto alla quota effettiva.
 In contrasto con l'impervio
				vallone appena percorso il passo è un luogo ameno dove
				sorgono alcune costruzioni; si gode un bel panorama sui monti
				circostanti.
 
 Sul versante occidentale si scende dapprima
				con pendenze impegnative nel verde vallone che si apre ad
				occidente del valico e si effettua una diversione in una valletta
				dove si percorre il ponte (1103m) sul torrente; ad un bivio si
				lascia a sinistra una strada asfaltata per la parte bassa del
				paese e senza difficoltà si arriva al piazzale
				all'ingresso di Thiéry (1044m) dove la strada
				termina.
 
 (Itinerario percorso il 18/06/2022)
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