| Il
				valico, denominato Col de Sarenne o Sarennes a seconda delle
				carte geografiche, è situato sullo spartiacque tra le
				valli dei torrenti Sarenne e Ferrand, entrambi affluenti della
				Romanche, e risulta accessibile mediante una strada asfaltata
				denominata "Route pastorale" nel suo tratto più
				elevato che presenta ripide pendenze, sede stradale stretta e
				fondo rovinato; il maggior fastidio per il ciclista è
				rappresentato da numerosi scoli per l'acqua realizzati con grosse
				pietre piatte cementate.Sul versante occidentale il percorso
				coincide per la prima parte con il celebre tracciato che conduce
				all'Alpe-d'Huez; poiché da le Bourg-d'Oisans alla diga del
				Chambon ci sono 15 chilometri l'itinerario circolare risulta
				facilmente effettuabile; in questo caso è consigliato
				salire dal bellissimo e tranquillo versante est e scendere dalla
				strada dell'Alpe-d'Huez, molto bella ed ampia ma trafficata.
 
 Sul
				versante orientale si parte dal bivio per Les Deux-Alpes al
				Barrage du Chambon (1043m), sulla strada che congiunge Grenoble a
				Briançon attraverso il Col du Lautaret (2058m); si
				percorre in piano la diga e si costeggia brevemente il lago fino
				ad un bivio in cui si svolta seguendo i cartelli per Mizoen.
 Si
				sale molto ripidamente con tre tornanti guadagnando quota
				rispetto al lago artificiale; dopo essere passati attraverso le
				case di Mizoen (1184m), borgo situato in felice posizione
				panoramica, si entra nella valle del torrente Ferrand in moderata
				salita nel bosco poi, a quota 1210m, si scende ripidamente per
				400 metri fino ad un ponte (1174m) e si cambia versante salendo
				con pendenza molto dura fino al 4° tornante.
 La salita
				continua molto impegnativa con il 5° tornante ed un lungo
				tratto in costa nel quale si lascia a destra ad un incrocio
				(1291m) la strada per Besse.
 Si perviene al paesino di
				Clavans-le-Bas (1368m), dove si trova una bella fontana, e si
				continua in moderata ascesa nel bosco fino a Clavans-le-Haut
				(1430m).
 All'inizio del paese si svolta a sinistra e si
				affrontano 2 tornanti tra i prati per passare sopra il paese; si
				procede con pendenza impegnativa nel bosco e strada ancora
				abbastanza buona per 1,9 Km, poi si piega a sinistra ed un
				cartello avverte che si sta imboccando la "Route pastorale
				de Sarenne", che continua stretta ma con fondo ancora
				discreto e due tornanti isolati.
 Con il decimo tornante si
				lascia il fondovalle e si inizia a guadagnare quota sul versante
				occidentale della valle; dopo le poche case di Le Perron (1627m),
				situate presso il 12° tornante, si esce dal bosco e si sale
				con pendenze ripide tra i prati superando altri tornanti.
 Dopo
				il 18° tornante (1718m) si percorre un lungo tratto in costa
				fino a portarsi proprio sotto il valico, ora ben individuabile,
				con panorama che si apre meravigliosamente sul ghiacciaio di
				Mont-de-Lans e sull'ardita vetta della Meije (3983m).
 Dopo il
				20° tornante (1867m) si trovano due fastidiosi scoli per
				l'acqua e si procede con pendenze che arrivano al 12%; se si
				vogliono fare delle fotografie con i ghiacciai occorre arrestarsi
				in questo tratto perché dal passo non risultano più
				visibili.
 Gli ultimi due tornanti ravvicinati portano ad
				immettersi nella stretta sella ed in breve si raggiunge il
				valico, presso il quale sorge un rifugio; la vista è
				limitata sul vallone verso l'Alpe-d'Huez.
 
 L'itinerario sul
				versante occidentale inizia dal centro di le Bourg-d'Oisans
				(719m): si segue per 800 metri la strada per Briançon;
				dopo il ponte sulla Romanche (722m) si svolta a sinistra al bivio
				(725m) dove si imbocca la celebre strada asfaltata che conduce
				all'Alpe-d'Huez, uno dei traguardi più classici e famosi
				del Tour de France, in estate percorsa da moltissimi ciclisti.
 I
				21 celebri tornanti sono numerati a partire dall'alto e sono
				dedicati ai vincitori delle tappe con arrivo all'Alpe-d'Huez;
				poiché le tappe sono state più di ventuno alcuni
				tornanti sono dedicati a due ciclisti.
 Si procede in
				falsopiano tra numerosi campeggi per altri 800 metri, poi la
				strada, ampia e ben tenuta, si impenna ed inizia a salire con
				pendenze che raggiungono il 10%; ben presto si affronta il primo
				tornante (n. 21), dedicato congiuntamente a Fausto Coppi, primo
				vincitore su questa salita nel 1952, ed a Lance Armstrong.
 Dopo
				altri 4 ripidi tornanti si arriva in località la Garde
				(980m), dove si trova una fontanella e si lascia a destra la
				strada dipartimentale D211A per Auris-en-Oisans; la pendenza
				diminuisce leggermente per breve tratto ma poi ritorna dura
				mentre si affrontano in parte nel bosco i numerosi tornanti che
				consentono di superare la ripida parete superando le località
				di le Ribot d'en bas (1108m) e le Ribot (1150m).
 Il tornante
				n.7, dedicato a Gianni Bugno, è posto presso la chiesetta
				di Saint-Ferreol (1390m) ed introduce un tratto leggermente meno
				duro fino alla vicina Huez (1437m), dove si trova una bella
				fontana.
 Si aggira l'abitato di Huez mediante il tornante n.6,
				ancora dedicato a Gianni Bugno, e si sale con altri tornanti
				ormai in vista degli edifici dell'Alpe; dopo il n.4, dedicato a
				Roberto Conti, si lascia a destra ad un incrocio (1601m) una
				diramazione per l'ingresso alla zona est dell'Alpe, poi un
				momento di tristezza coglie il ciclista ai tornanti n.3 e n.2,
				entrambi dedicati a Marco Pantani, qui vincitore due
				volte.
 Finalmente si affronta il tornante n.1, dedicato a
				Giuseppe Guerini, e si entra nella stazione turistica
				dell'Alpe-d'Huez con una ripida rampa.
 La strada spiana per
				pochi metri per raggiungere l'incrocio presso la fontana della
				Vieil Alpe (1776m), dove alcuni ciclisti terminano la loro
				fatica.
 Si affrontano ancora due tornanti fra le case, poi si
				piega a destra e si scende moderatamente fino ad una grande
				rotonda, dove si imbocca la strada in direzione est; si
				attraversa la zona orientale, la più moderna,
				dell'Alpe-d'Huez e si sale a tornanti al grande edificio del Club
				Mediterranèe ed all'altiporto (1870m).
 Si supera un
				dosso e si scende con due tornanti tra i prati; il fondo stradale
				peggiora e si passa davanti ad una stalla, poi si riprende a
				salire fino a raggiungere un costone.
 Si entra nel pittoresco
				vallone di Sarenne, che verso valle presenta gole impraticabili,
				e si scende sensibilmente su strada stretta che si snoda alta in
				costa con numerosi passaggi su sconnessi canali di scolo.
 Si
				riprende a salire moderatamente e si arriva al fondo del vallone
				aggirandone la testata; dopo un tornante si affronta il lungo e
				durissimo tratto che con pendenze segnalate fino al 12% risale il
				vallone fino al passo.
 
 (Itinerario percorso il giorno 1
				agosto 2005 salendo dal versante orientale)
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