MONTE BIGNONE, 1206m (Imperia)



Accesso da San Remo/Ceriana 28,3 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

San Remo(13)-Poggio(160)

3,2

147

4,59

Poggio(160)-Santa Filomena(381)

5,7

221

3,88

Santa Filomena(381)-Ceriana(369)

3,7

-12

-0,32

Ceriana(369)-Madonna della Villa(580)

4,0

211

5,27

Madonna della Villa(580)-Passo Ghimbegna(898)

4,5

318

7,07

Passo Ghimbegna(898)-incrocio Conca di Bignone(1046)

6,0

148

2,47

incrocio Conca di Bignone(1046)-Monte Bignone(1206)

1,2

160

13,33





Accesso da San Remo/San Romolo 20,1 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

San Remo(13)-San Giacomo(254)  

5,4

241

4,46

San Giacomo(254)-San Romolo bassa(747)

8,1

493

6,09

San Giacomo(254)-bivio Eremo San Michele(413)

2,4

159

6,62

bivio Eremo San Michele(413)-bivio Pian Castagne(556)

2,0

143

7,15

bivio Pian Castagne(556)-tornante Bevino(709)

2,4

153

6,37

tornante Bevino(709)-San Romolo bassa(747)

0,6

38

6,33

San Romolo bassa(747)-San Romolo(763) 

0,5

16

3,20

San Romolo(763)-incrocio Conca di Bignone(1046)  

5,2

283

5,44

incrocio Conca di Bignone(1080)-Monte Bignone(1206)

1,2

160

13,33





Accesso da Capo Nero/San Romolo 24 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Capo Nero(44)-8° tornante(133)

1,6

89

5,56

8° tornante(133)-incrocio San Remo(225)

1,7

92

5,41

incrocio San Remo(225)-Coldirodi(238)

0,4

13

3,25

Coldirodi(238)-13° tornante(249)

1,3

11

0,85

13° tornante(249)-Mulattiera San Lorenzo(358)

1,4

109

7,79

Mulattiera San Lorenzo(358)-Gozo Superiore(515)

2,6

157

6,04

Gozo Superiore(515)-21° tornante(670)

2,1

155

7,38

21° tornante(670)-tornante Marzocco(737)

0,9

67

7,44

tornante Marzocco(737)-incrocio Perinaldo(844)

3,6

107

2,97

incrocio Perinaldo(844)-San Romolo bassa(747)

1,5

-97

-6,47

San Romolo bassa(747)-San Romolo(763) 

0,5

16

3,20

San Romolo(763)-incrocio Conca di Bignone(1046)  

5,2

283

5,44

incrocio Conca di Bignone(1080)-Monte Bignone(1206)

1,2

160

13,33




Il Monte Bignone è la montagna, culminante alla quota di 1299m, che si erge sopra il golfo di San Remo e protegge la città dei fiori dai venti settentrionali donandole il clima mite per cui è giustamente famosa; la strada asfaltata si inerpica con uno tratto conclusivo ripidissimo fino agli impianti radiotelevisivi posti a quota 1206m all'inizio della spianata sommitale.
Ci sono due itinerari principali che partono da San Remo e si riuniscono solo per l'ultima rampa; un terzo itinerario è meno diretto ma molto tranquillo e panoramico e ricalca il secondo da San Romolo alla vetta; altre strade possono consentire delle varianti nella parte inferiore.

Il primo itinerario inizia alla periferia orientale di San Remo, presso lo stadio comunale, dove ad un incrocio (13m) si lascia la strada statale N.1 "Aurelia" e si sale con sensibile pendenza ed alcuni tornanti al mitico Poggio effettuando in salita il percorso che la "Milano-San Remo" propone in discesa; nulla impedisce di salire al Poggio dal Capo Verde come per la classica corsa ciclistica.
Dopo l'incrocio (160m) con la strada proveniente da Capo Verde si attraversa Poggio (175m) con una ripida rampa, poi si procede in leggera discesa fino al Passo Croce di Pianavia (168m) tra la Valle Armea e la Val d'Olivi appena sopra il tracciato dell'autostrada; la salita riprende con un tornante (175m) ed una diversione nella Val d'Olivi; con un secco tornante (238m) ed un altro invece facile (243m) si ritorna in Valle Armea e si sale in costa con pendenza moderata e costante fino alla cappella di Santa Filomena (381m).
Si procede con sensibili saliscendi fino a Ceriana (369m), lungo paese dove si trova anche una breve galleria, dopo la quale si scende brevemente; si riprende a salire con pendenza sempre più impegnativa nel popoloso e coltivato fondovalle fino ad una fontana.
Si affrontano numerosi stretti e duri tornanti che conducono al santuario della Madonna della Villa (580m), in bella posizione panoramica.
La salita continua molto severa con tratti in costa ed alcuni tornanti fino a raggiungere la testata della valle; con duri tornanti nel bosco si raggiunge il Passo Ghimbegna (898m), valico tra la valle Armea e la valle del Nervia; appena prima del valico si svolta a sinistra lasciando a destra la strada asfaltata per la Valle Argentina ed il Monte Ceppo (1505m) e diritta la strada per Bajardo (900m) e la valle del Nervia.
Si sale dolcemente tra le pinete; a tratti si apre la vista sul Monte Ceppo (1627m) e le cime più alte delle Alpi Liguri; in questo tratto il traffico automobilistico risulta scarsissimo.
Con pendenza più accentuata si aggira il fianco orientale del Monte Bignone e con una curva (975m) in posizione molto ombrosa nel bosco si passa ai piedi del Passo le Saline (1023m); si supera il costone che separa la Valle Armea dal golfo di Sanremo con una stretta curva (1042m) e si apre una bellissima vista sulla città dei fiori ed il suo golfo; presso le Case Morini in località Conca di Bignone (1059m) inizia la discesa.
Subito dopo si trova un incrocio (1046m): svoltando a destra si imbocca una stradina asfaltata, ma con l'asfalto molto rovinato e dissestato, stretta e ripidissima, che sale con pendenze fino al 20%; si affrontano subito molto ravvicinati il 1° tornante ed il 2° tornante (1076m), seguiti da un tratto in costa verso nord al cui termine si affronta una serie di 10 ripidi e ravvicinati tornantini che conducono ai ripetitori radiotelevisivi costruiti a quota 1206m all'inizio dell'ampio ripiano sommitale.
Il tracciato continua quasi pianeggiante a fondo naturale fino alla cappella, al ristorante ed alla stazione terminale della funivia San Remo – San Romolo – Monte Bignone (1235m), considerata la più lunga del mondo ma attualmente inattiva; poco oltre si erge la vetta del Monte Bignone (1299m).

Il secondo itinerario inizia dalla centrale Piazza Colombo (13m) di San Remo dove si imbocca la Via Marsaglia e, superato l'incrocio di Largo Volta, la Via Zeffiro Massa in forte ascesa fino ad un incrocio dove si imbocca a sinistra la Via San Francesco che sale ampia in mezzo alla valle.
Si tiene poi a sinistra ad un incrocio (77m) ed in falsopiano si procede verso il mare; dopo un tornante (88m) si riprende a salire decisamente e si raggiunge il Santuario della Madonna della Costa (107m), che domina la città da una splendida posizione panoramica.
Si tiene poi a sinistra ed in falsopiano si procede verso il mare; dopo un tornante si riprende a salire decisamente e si raggiunge il Santuario della Madonna della Costa (107m), che domina la città da una splendida posizione panoramica.
La strada, stretta e frequentata, riprende a salire tortuosa con ripidi strappi attraverso la case che tendono a diradarsi; dopo due tornanti si supera la deviazione per il campo di golf; poco oltre, in località San Giacomo, dopo un breve falsopiano si lascia a sinistra ad un incrocio (254m) la circonvallazione mediana che raggiunge San Bartolomeo e discende al Corso degli Inglesi.
Si affronta un tratto di ripida salita mentre gli ulivi cominciano a sostituire le serre e le coltivazioni floricole; si gode una bella vista su Sanremo e sul sottostante campo da golf.
Si affrontano 2 tornanti ravvicinati (349m e 359m), seguiti da un terzo tornante (389m) ed un quarto tornante (413m) in corrispondenza del quale si distacca a destra la breve diramazione per l'Eremo di San Michele, poi si attraversa con pendenza leggermente meno severa una zona di ville; si entra nel bosco, si affronta un tornante (493m), si aggira un crinale ed in corrispondenza del successivo tornante (556m) si lascia a destra la diramazione per il Pian delle Castagne.
Dopo aver aggirato il crinale di Costa Roccaro (569m) si percorre un lungo falsopiano nel bosco; in prossimità di Borello, frazione di ville sparse, si riprende a salire sensibilmente, poi si affronta un tornante (709m) in corrispondenza del quale si distacca a sinistra una stradina per Bevino e si continua in forte salita.
Dopo aver lasciato a sinistra ad un incrocio (747m) nella zona bassa di San Romolo
la strada provinciale N.61 per Perinaldo si procede in falsopiano e leggera salita per 500 metri e subito dopo la cappella della Balma di San Romolo si arriva all'incrocio (763m) dove si lascia a sinistra la breve e ripida rampa che conduce al piazzale di San Romolo (777m), classica località di villeggiatura dei sanremesi nascosta tra i boschi.
Si scende sensibilmente fino ad un ponticello (746m) poi si riprende a salire con sensibili pendenze nel bosco e grandioso panorama sulla costa; si affrontano due ampi tornanti in località Acque Nere (879m) e Giro Bandiera (920m) e si percorre un impegnativo tratto in costa; con un curvone destrorso si passa ai piedi del Passo della Foea (1040m), che si trova 40/50 metri di dislivello sopra la strada asfaltata e risulta raggiungibile mediante un impervio sentiero pedonale; si continua superando un crinale fino a raggiungere l'incrocio (1046m), dove si imbocca a sinistra il ripidissimo tratto conclusivo già descritto che porta alla vetta.

Il terzo itinerario, meno diretto ma consigliabile per la sua tranquillità e la panoramicità, inizia a Capo Nero (44m), il promontorio che separa i golfi da San Remo e di Ospedaletti, dove si lascia la strada statale N.1 "Aurelia" per imboccare la Strada Capo Nero che sale con regolari ed impegnativi tornanti tra le case ed i pini marittimi: dopo il 1° tornante, il 2° tornante, il 3° tornante, il 4° tornante (87m), il 5° tornante, il 6° tornante (110m) ed il 7° panoramico tornante si sbuca (133m) sulla strada proveniente da Ospedaletti dove si svolta a destra effettuando quello che conteggiamo come ottavo tornante.
Questa strada può rappresentare una variante per chi proviene da ovest e per chi percorre la pista ciclabile realizzata sul vecchio tracciato ferroviario fino al suo termine nella zona ovest di Ospedaletti; dal termine della pista ciclabile si imbocca la strada che raggiunge la strada statale N.1 "Aurelia" con una breve rampa; si svolta a destra e subito dopo a sinistra imboccando il Corso Marconi che sale fortemente e dopo un tornante passa alto sopra il centro di Ospedaletti; dopo una breve discesa, una rampetta ed un falsopiano si arriva ad un incrocio dove si svolta a sinistra imboccando Corso Garibaldi per affrontare uno stretto tornante ed un ripido tratto di salita; dopo un breve tratto facile si continua in decisa ascesa fino all'incrocio con la strada proveniente da Capo Nero.
Dopo l'incrocio si sale con impegnativi e panoramici tornanti che offrono una bella vista su Ospedaletti ed il suo golfo, che si estende fino alla Costa Azzurra se il tempo è limpido; si affrontano il 9° tornante, il 10° tornante (160m) e l'undicesimo tornante (172m); dopo il 12° tornante (201m) si aggira il crinale sul capo portandosi sul lato di San Remo e si raggiunge l'incrocio (225m) all'estremità sud della frazione di Coldirodi dove si lascia a destra la Via Padre Semeria, principale accesso da San Remo a Coldirodi ma sconsigliata ai ciclisti per il forte volume di traffico; infatti è la strada che conduce al casello autostradale di San Remo.
Si procede in moderata salita per 400 metri tra le prime case di Coldirodi fino ad un incrocio (238m) dove occorre svoltare a destra seguendo le indicazioni per San Romolo lasciando diritta la strada che termina nel centro di Coldirodi (254m).
Si imbocca la stretta Via Monte Ortigara e si procede in leggera discesa e falsopiano per 1,1 Km fino ad oltrepassare il casello dell'autostrada, poi il tracciato si impenna con i ripidi e ravvicinati 13° tornante (249m) e 14° tornante; si procede in decisa ascesa tra le ultime coltivazioni e poi in mezzo alla macchia mediterranea percorrendo un primo vallone al cui termine si lascia a destra (358m) la Mulattiera San Lorenzo, una stradina che scende a San Lorenzo, frazione di San Remo.
Con un tratto di falsopiano si raggiunge la testata (371m) di un secondo vallone, dove si riprende a salire fortemente; si percorre un terzo vallone raggiungendo il ponticello alla sua testata (474m) e si raggiunge in località Gozo Superiore il 15° tornante (515m) in corrispondenza del quale si lascia a destra una stradina molto ripida che scende a San Bartolomeo, altra frazione collinare di San Remo.
Si affrontano ravvicinati il 16° tornante (535m), il 17° tornante (553m), il 18° tornante (566m) ed il 19° tornante (579m) e si percorre un tratto in costa nel bosco molto duro; dopo il 20° tornante (634m) si affronta il 21° tornante (670m) ed in dura ascesa si arriva al 22° panoramico tornante Marzocco (737m) dove si apre uno spettacoloso panorama sul golfo di Sanremo.
La pendenza diminuisce ed inizia un tratto di moderata salita nel bosco; dopo la sorgente Borea si continua in falsopiano e si sbuca (844m) sulla strada provinciale N.61 Perinaldo-San Romolo; si svolta a destra e si scende decisamente con due tornanti (831m e 794m) per 1,5 Km fino ad incontrare nella zona bassa di San Romolo (747m) la strada che sale direttamente da San Remo a San Romolo, descritta nel secondo itinerario; svoltando a sinistra si segue il percorso già descritto fino alla vetta.

(itinerario percorso il 20 agosto 1976)



L'imbocco del ripidissimo tratto finale visto arrivando da San Romolo

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