RIFUGIO BARBARA LOWRIE, 1753m (Torino)



Accesso da Villar Pellice 12 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Villar Pellice(664)-Perlà(723)

3,0

59

1,97

Perlà(723)-Arbaud(818) 

1,4

95

6,79

Arbaud(818)-Pautas(1020) 

2,1

202

9,62

Pautas(1020)-Pralapia(1230)  

1,5

210

14,00

Pralapia(1230)-Ponte Selle(1432) 

1,7

202

11,88

Ponte Selle(1432)-Rifugio Barbara Lowrie(1753)

2,3

321

13,96




Il rifugio sorge nella valle dei Carboneri, laterale della Val Pellice, e risulta raggiungibile mediante una la strada asfaltata ma molto ripida che parte da Villar Pellice o da Bobbio Pellice.
La salita asfaltata che conduce al rifugio Barbara Lowrie rappresenta però una delle salite più terribili d'Italia per le ripidissime pendenze (che in qualche punto raggiungono il 22%), la ristrettezza della carreggiata ed il cattivo stato dell'asfalto, specialmente nel tratto più basso.

Da Villar Pellice (fontana nella piazza principale) si segue la comoda e ben asfaltata strada di fondovalle che conduce a Bobbio Pellice senza difficoltà; dopo 2 Km si incontrano i cartelli per il rifugio Barbara e la Valle dei Carboneri: si svolta a sinistra attraversando il Pellice su un ponte e si procede in leggera salita su strada dall'asfalto molto rovinato fino al bivio con la strada che perviene da Bobbio Pellice in leggera discesa; questa strada rappresenta un'alternativa se si vuole partire da Bobbio Pellice, ma non risulta segnalata; davanti al municipio di Bobbio Pellice si trova una fontana, ultima possibilità di rifornimento d'acqua.
Dal bivio si sale facilmente alle poche modeste case di Perlà (723m), che si attraversa con fondo stradale pessimo; nell'abitato la strada si impenna e sale molto ripida per 300 metri fino ad imboccare la Valle dei Carboneri con una leggera discesa; l'alternativa, obbligatoria per le autovetture e segnalata dai cartelli, è rappresentata dalla strada asfaltata che sale con due ripidi tornanti prima della frazione e passa sopra le case in leggera salita riunendosi al vecchio tracciato alla sommità della rampa.
La strada segue il fondo della valle, molto stretta, ripida e boscosa adeguando la propria pendenza all'andamento dell'impetuoso torrente: di conseguenza si alternano ripide rampe e brevi falsopiani; la sede stradale è molto stretta e non c'è nessuna protezione verso valle; l'asfalto è in genere molto rovinato e solo in alcuni tratti è stato sistemato.
Dopo la borgata di Arbaud (818m) la rampe diventano più lunghe e ripide ed i tratti di leggera ascesa più corti e radi; si superano le poche case di Giraudin ed il vecchio edificio dell'ex-scuola romana presso la deviazione per la borgata Raymond (966m).
Dopo aver superato la deviazione a fondo naturale per la frazione Carboneri (1030m) ed una stradina sterrata che scende a superare il torrente con un ponticello (1015m) si oltrepassa la località Pautas (1020m) e si affronta un lungo tratto ripidissimo con pendenze massime che arrivano al 22%.
Presso la località di Pralapia (1230m) si attraversa il torrente su un ponticello e si risale con duri e stretti tornanti la parete orientale della valle; con pendenza meno ripida si attraversa una conca di pascoli ed in moderata ascesa si raggiunge il ponte Selle (1432m).
Dopo aver attraversato il torrente si passa presso le Grange Cialancia e si riprende a salire con pendenza molto dura percorrendo un lungo tratto in costa tra i prati e due tornanti sul lato occidentale della valle; in corrispondenza del primo tornante si distacca una carreggiabile per le Grange Ponset (1491m).
Si percorre un ripidissimo tratto in costa molto alti rispetto alla stretta gola in cui scorre il torrente; la mancanza di protezione verso il profondo burrone rende questo pezzo di strada piuttosto pericoloso e richiede la massima attenzione, soprattutto in discesa.
In mezzo al rado bosco si affrontano altri due durissimi tornanti ed un altro tratto dalla pendenza ripidissima che conduce al parcheggio del rifugio Barbara Lowrie (1753m), dove termina la strada asfaltata; per accedere al rifugio occorre percorrere alcuni metri di stradina dal fondo rovinato.
Sulla destra parte la ripida strada a fondo naturale per il Colle Barant (2373m), vietata ai veicoli a motore; per percorrerla occorre una mountain-bike.

(Itinerario percorso il 13/07/1996 ed il 13/09/2014)



Il vallone dei Carboneri visto dalla Val Pellice all'inizio della salita

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