PIAN DELLA MUSSA-RIFUGIO CITTA' DI CIRIE', 1850m (Torino)



Accesso da Lanzo Torinese 35,4 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Lanzo Torinese(471)-Germagnano(483)
2,4

12

0,50

Germagnano(483)-Biò(520)
3,7

37

1,00

Biò(520)-Pessinetto(590)
3,3

70

2,12

Pessinetto(590)-semaforo Val Grande(621)

1,8

31

1,72

semaforo Val Grande(621)-1° tornante(669)

1,5

48

3,20

1° tornante(669)-Ceres(704)  

0,7

35

5,00

Ceres(704)-Voragno(756)

1,6

52

3,25

Voragno(756)-Bracchiello(837)

1,4

81

5,79

Bracchiello(837)-Chiampernotto(846)

0,8

9

1,12

Chiampernotto(846)-Ala di Stura(1080) 

4,1

234

5,71

Ala di Stura(1080)-Mondrone(1257) 

4,3

177

4,12

Mondrone(1257)-Balme(1432)  

3,6

175

4,86

Balme(1432)-5° tornante(1521)

0,9

89

9,89

5° tornante(1521)-10° tornante(1618)

1,0

97

9,70

10° tornante(1618)-13° tornante(1702)

1,0

84

8,40

13° tornante(1702)-ponticello(1740)

0,6

38

6,33

ponticello(1740)-Pian della Mussa(1752) 

0,8

12

1,50

Pian della Mussa(1752)-Rifugio Ciriè(1850)

1,9

98

5,16




Il rifugio sorge alla testata della Val di Ala, la più importante tra le valli di Lanzo, che si incunea profondamente tra le montagne fino al confine con la Francia; una strada asfaltata risale la valle con pendenze moderate nella parte inferiore e molto dure nel tratto finale.
Lanzo Torinese (471m alla stazione ferroviaria) è il centro principale delle valli che ne prendono il nome ed è situato in una strettoia all'imbocco delle valli; la strada principale di accesso alle valli non è percorribile in bicicletta perché presenta una lunga galleria interdetta ai ciclisti, che quindi devono passare per il centro abitato, da cui si esce in moderata discesa su strada stretta e tortuosa che confluisce sul tracciato principale proveniente da Torino e Ciriè a monte della galleria.
Si percorre senza difficoltà la strada che segue l'ampia ansa della valle che si apre nella vasta conca di Germagnano (485m alla chiesa, 483m alla stazione ferroviaria); dopo aver sottopassato la ferrovia si arriva ad una rotonda (491m) dove si tiene a destra e subito dopo si lascia a sinistra la strada per Viù ed il Lago di Malciaussià (1810m) che attraversa la Stura su un ponte del 1791.
Si percorre senza difficoltà la strada che segue l'ampia ansa della valle che si apre nella vasta conca di Germagnano (485m); dopo la confluenza della Val di Viù si percorre una stretta gola ai piedi del Monte Bastia (931m), sul quale sorge il Santuario di Sant'Ignazio.
Dopo aver sottopassato le ferrovia si sale con forte pendenza presso le case di Funghera, ultima frazione di Germagnano, poi si scende brevemente e si continua con tracciato di fondovalle attraversando Rozello, dove si lascia a sinistra la diramazione per Traves capoluogo, e Biò (520m), frazione del comune sparso di Traves dove si trova la stazione ferroviaria di Traves; dopo le poche case di Grangia e Losa si raggiunge l'esteso centro abitato di Pessinetto (590m).
Subito dopo l'incrocio (616m) per Mezzenile si sottopassa il tracciato ferroviario e dopo 300 metri ad un incrocio semaforizzato (621m) si lascia a destra la strada per la Val Grande e Forno Alpi Graie (1219m); dopo la stazione ferroviaria di Ceres, che funge da capolinea della ferrovia locale per Torino, si affrontano il facile ed ampio 1° tornante (669m) presso la fine dei binari e lo stretto ed impegnativo 2° tornante (680m); in decisa ascesa si arriva nel centro di Ceres (704m) che si attraversa su strada stretta.
Si procede in sensibile ascesa superando Voragno (756m), dove si trovano alcune fontane, e la parte bassa di Bracchiello (837m); in falsopiano si raggiunge Chiampernotto (846m); la valle cambia aspetto diventando sempre più alpestre ed in impegnativa salita si percorre un tratto aspro e roccioso; dopo una brevissima galleria (lunga 17 metri) scavata nella roccia la valle si apre nell'ampia conca dove sorge Ala di Stura, il principale centro turistico della vallata, dominata dalla possente guglia dell'Uia di Mondrone (2694m), e la salita diventa moderata.
Con due duri tornanti ed un tratto di salita impegnativa si raggiunge la piazza della chiesa di Ala di Stura (1072m) dove si trova una bella fontana; si continua in impegnativa ascesa attraversando con strettoie la frazione di Cresto (1159m) e con pendenze più moderate si arriva a Martassina (1187m); dopo il paese si trova un ampio piazzale-parcheggio sulla sinistra mentre a destra sorge il suggestivo Santuario della Madonna di Lourdes, raggiungibile con una scalinata oppure con una stretta e ripida rampa asfaltata di 50 metri.
Subito dopo la strada provinciale abbandona il tracciato storico ed imbocca una moderna variante con 150 metri di forte discesa seguiti da una dura ascesa che conduce a Mondrone (1257m); la valle si restringe alle pendici dell'Uia di Mondrone e dopo il villaggio di Molette (1338m) si abbandona la vecchia strada seguendo la moderna variante che attraversa il torrente su un ponte e procede facile fino all'incrocio in cui si lascia a destra la diramazione per le borgate Molera e Chialambertetto (1359m).
Si sale duramente fino al ponte su cui si riattraversa il torrente; subito dopo si lascia a destra una seconda possibilità di accesso a Chialambertetto e si procede senza difficoltà nella conca ai piedi di Balme; dopo il ponte che accede all'altra sponda, dove si trova lo stabilimento di imbottigliamento dell'acqua minerale Pian della Mussa, si raggiunge in forte salita il centro di Balme (1432m); presso la chiesa e l'ufficio postale si trova una bella fontana.
Davanti alla chiesa la strada si impenna e si attraversa il paese con 400 metri molto ripidi; alla fine del centro abitato si incontra un breve tratto meno impegnativo prima di entrare nel bosco con sede stradale più stretta e pendenze molto impegnative.
Dopo il ponte storico di Bogone sul torrente a sinistra si affrontano l'ampio 5° tornante (1521m) e lo stretto 6° tornante in ambiente bucolico, primi di una serie di 10 impegnativi tornanti.
Dopo gli stretti 7° tornante (1559m) ed ottavo tornante si transita ai piedi di una impervia parete rocciosa con pendenza facile per breve tratto, ma presto la strada si impenna e la salita diventa molto dura; dopo una fontana presso le case di località Bogone si supera il 9° tornante (1605m) subito seguito dal 10° tornante (1618m).
Dopo un duro tratto nel bosco lungo il torrente si arriva in una zona boscosa caratterizzata dalla presenza di enormi sassi dove si affrontano l'undicesimo tornante (1668m), dove la pendenza diventa meno dura, il 12° tornante (1685m), il 13° tornante (1702m) ed il 14° tornante (1718m) regolarmente distanziati.
Dopo aver attraversato il torrente su uno stretto ponticello (1740m) finalmente si sbuca nello splendido Pian della Mussa (1752m), lungo altopiano di pascoli dominato da un grandioso cerchio di montagne culminanti nell'Uia Bessanese (3604m) ad ovest sul confine con la Francia e nell'Uia di Ciamarella (3676m) a nord-ovest.
Il Pian della Mussa ha origine da un antico ghiacciaio, sostituito poi da un lago che venne colmato da sedimenti alluvionali.
Il percorso oltrepassa in falsopiano un ampio piazzale presso una trattoria ed una colonia con campo di calcio prima di riattraversare il torrente su un ponte (1752m), poi transita davanti alla cappella della Madonna del Carmine e raggiunge il nucleo delle vecchie baite dove si trova un ristorante (1758m).
Dopo un altro gruppo di vecchie baite si percorre un lungo rettilineo dapprima senza difficoltà e poi con pendenza progressivamente più dura.
Dopo il Sacrario dei Bersaglieri ed una fontana a sinistra inizia l'ultima ripidissima rampa: si affronta il 15° panoramico tornante, in corrispondenza del quale si lascia a sinistra una carreggiabile per il vicino alpeggio, e con il 16° ed ultimo tornante si arriva nel piazzaletto dove la strada asfaltata termina davanti al Rifugio Città di Ciriè (1850m), importante punto di base per escursioni a piedi.

(Itinerario percorso il 18 luglio 2018).



Panorama sul Pian della Mussa

L'ultima ripidissima rampa vista dal penultimo tornante; nel riquadro panorama



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