| Il
				valico si trova sullo spartiacque tra la valle del Tanaro ad est
				e la valle del torrente Corsaglia ad ovest tra la Cima Ferrarine
				(2241), propaggine settentrionale del Pizzo di Ormea (2476m), e
				la Cima Ciuaiera (2172m), propaggine occidentale del Monte
				Antoroto (2144m), e risulta raggiungibile solo sul versante del
				Tanaro mediante una strada non asfaltata.
 Si parte dalla
				piazza principale di Ormea (736m) imboccando senza nessuna
				segnalazione la strada asfaltata che passa presso il monumento ai
				caduti; quando si arriva ad un ponticello sul torrente occorre
				imboccare la strada secondaria che costeggia il torrente sulla
				destra ed ignorare la successiva diramazione a sinistra tenendosi
				sempre a destra del torrente ed entrando nel bosco per breve
				tratto in forte salita.
 Dopo aver raggiunto la chiesetta
				alpina di San Mauro sul crinale si sale su tracciato stretto e
				senza protezione verso valle affrontando un tornante presso
				alcune case con bella vista di Ormea dall'alto.
 Dopo altri 200
				metri in corrispondenza del 2° tornante (821m) si lascia a
				sinistra il percorso per Valdarmella; la segnaletica non risulta
				molto chiara ma si possono seguire anche i cartelli per la
				località di decollo di deltaplani e parapendio.
 Si sale
				nel bosco con pendenze molto dure intervallate da brevi tratti
				meno ripidi; si affronta il 3° tornante presso una cappella
				ignorando la diramazione asfaltata a destra per la Borgata Pietre
				ed in corrispondenza del 4° tornante (959m) si ignora una
				pista sterrata a sinistra.
 All'uscita del 5° tornante si
				raggiunge la frazione Villaro (1037m); si continua in forte
				ascesa e si affrontano il 6° tornante (1108m), dove si ignora
				la pista a sinistra, e 3 stretti tornantini molto
				ravvicinati.
 Subito dopo il 10° tornante si oltrepassano
				le poche case rurali di Cascine (1221m) e subito dopo la borgata
				termina il tratto asfaltato.
 Il pezzo di tracciato a fondo
				naturale che sale con 14 tornanti al passo è
				caratterizzato da fondo ottimo solo in alcuni tratti dalla
				pendenza moderata, fondo dissestato sulle rampe più
				ripide, fondo impegnativo ma sempre ciclabile nella maggior parte
				del percorso; dopo Cascine non c'è più bosco e si
				rimane sempre esposti al sole.
 Dal termine dell'asfalto si
				sale sensibilmente tra i prati e con una ripida rampa abbastanza
				sconnessa si superano l'undicesimo tornante ed il vicinissimo 12°
				tornante; poco dopo si affronta il 13° tornante (1322m); si
				inizia un lungo traversone con pendenza moderata ed ottimo fondo
				che aggira un costone dal lato verso valle.
 Improvvisamente la
				salita si impenna e si affronta una lunga e ripida rampa
				dissestata: è l'unico punto in cui risulta molto probabile
				essere costretti a mettere piede a terra.
 La pendenza
				diminuisce, pur restando sempre elevata, il fondo migliora e si
				affrontano tre tornanti; si lascia a destra una diramazione per
				una fattoria in località Fontana Fredda e si raggiunge il
				17° tornante (1470m), punto di decollo per deltaplano e
				parapendio presso una cisterna d'acqua ai piedi della Rocca Fea
				(1529m).
 Il tracciato sale con forti pendenze tra i pascoli ed
				ignora una diramazione a destra per Piancavallo in corrispondenza
				del 18° tornante (1588m).
 Si inizia ora un lungo tratto in
				costa con ampio panorama; in particolare a sud-ovest svetta la
				sagoma piramidale del Pizzo d'Ormea; di fronte risulta ben
				individuabile il passo.
 Dopo il piccolo spiazzo di parcheggio
				ed il cartello indicante l'itinerario pedonale per il Monte
				Antoroto si scende leggermente per 200 metri, si supera un
				piccolo guado e si riprende a salire duramente fino a portarsi ai
				piedi del valico.
 Si affrontano 6 duri e regolari tornanti: il
				19° tornante (1796m), il 20° tornante (1833m), il 21°
				tornante (1876m), il vicino 22° tornante (1890m), il 23°
				tornante (1967m) ed il 24° tornante (1985m).
 Dopo un
				tratto ancora duro con un breve falsopiano si raggiunge il passo,
				dove sorge una struttura indicatrice in ferro battuto; la strada
				che scende verso la Val Corsaglia termina dopo circa 4 chilometri
				ed in seguito solo sentieri pedonali raggiungono i centri abitati
				nel fondovalle.
 Il panorama è vasto verso la Val
				Corsaglia e verso est, dove con tempo limpido risulta possibile
				vedere la costa ligure guardando sopra le montagne del versante
				orientale della valle del Tanaro.
 
 (Itinerario percorso il
				09/08/2005)
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