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				valico è situato sullo spartiacque tra la conca di Erba,
				idrograficamente appartenente al bacino del Lambro, e la sponda
				orientale del ramo di Como del Lario e risulta raggiungibile solo
				dal primo versante mediante una strada asfaltata fino all'Alpe
				del Vicerè ed in seguito a fondo naturale ed in alcuni
				punti al limite della ciclabilità.
 Il percorso
				inizia nella piazza centrale di Albavilla (427m), dove occorre
				imboccare una stradina seguendo i cartelli per l'Alpe del Vicerè
				ed il Buco del Piombo; dopo una curva a 90° si procede in
				leggera salita tra le case fino all'uscita dal paese.
 Alla
				distanza di 800 metri dalla chiesa di Albavilla la strada si
				impenna presso un incrocio (466m), dove si ignora la diramazione
				a sinistra, e sale molto ripida in una stretta e chiusa valletta
				boscosa, poi ne aggira la parete orientale con il 1° tornante
				(497m) ed il 2° tornante meno difficili ed affronta alcuni
				ripidi rettilinei nel bosco, che in questa fase iniziale risulta
				così fitto da formare un'autentica galleria vegetale.
 In
				corrispondenza del 3° tornante si lascia a destra una
				stradina che ridiscende nella parte orientale di Albavilla e che
				può fungere da alternativa ma che risulta totalmente prova
				di indicazioni.
 Dopo l'incrocio la pendenza diventa
				leggermente meno dura e si affronta il 4° tornante (565m),
				seguito da impegnativi rettilinei; alla distanza di 3 Km dalla
				chiesa di Albavilla, dopo l'incrocio (657m) con due sterrate, una
				a destra ed una a sinistra, la strada si impenna nuovamente e
				risulta veramente ripidissima per circa 300 metri.
 Si
				affrontano 4 tornanti impegnativi, ma quasi riposanti rispetto al
				tratto precedente: il 5° tornante, il 6° tornante (710m),
				il 7° tornante (737m) e l'ottavo tornante (754m).
 Si
				continua con altri duri rettilinei collegati da ampie curve; si
				incontrano il 9° tornante (795m) ed il 10° tornante e si
				imbocca un rettilineo che punta verso nord con pendenza per breve
				tratto moderata.
 La salita ritorna ad essere ripida, poi si
				interrompe brevemente di fronte all'edificio dell'ex
				albergo-ristorante "La Salute" (857m) dopo il quale si
				lascia a destra la diramazione per la grotta denominata “Buco
				del Piombo”; in dura ascesa la strada piega a destra (887m)
				passando attraverso un varco roccioso e subito dopo volge a
				sinistra per raggiungere l'arco d'ingresso al parco dell'Alpe del
				Vicerè (903m), amena località molto frequentata nei
				giorni festivi.
 Appena prima dell'arco all'incrocio (899m) si
				tiene a destra lungo una stradina quasi pianeggiante che
				costeggia il parco sfiorando alcune costruzioni ed un
				ristorante.
 Alla fine del tratto asfaltato presso il Rifugio
				Cacciatori (906m) si imbocca una stradina a fondo naturale che
				sale irregolare: si incontrano tratti facilmente pedalabili,
				altri molto duri e qualche rampa al limite della ciclabilità
				dove occorre impostare la traiettoria nel modo migliore;
				purtroppo la frequente presenza di pedoni e le irregolarità
				del fondo possono costringere in qualche caso a mettere il piede
				a terra.
 I canali di scolo delle acque, realizzati con sassi
				ben levigati, rappresentano un ulteriore elemento di disturbo per
				il ciclista.
 Con un tratto costantemente ripido si raggiunge
				un tornante presso il rifugio Capanna Mara; ormai in vista
				dell'arrivo si affronta il ripidissimo tratto conclusivo in terra
				battuta.
 Il valico è raggiungibile anche con gli
				itinerari di crinale, in gran parte ciclabili che partono da
				Brunate e dalla Cima Sormano; si gode un ampio panorama a sud
				sulla Brianza e la pianura padana ed a nord sul lago di Como ed i
				monti che lo coronano.
 
 (Itinerario percorso il 17/05/1992)
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