| La
				Cima Ciantiplagna (2849m) è la vetta più elevata
				sulla dorsale fra la valle di Susa e la valle del Chisone nel
				tratto compreso fra il Colle di Sestriere ed il Colle delle
				Finestre; l'ardita strada ex-militare arriva a quota 2785 metri
				sul versante sud, appena sotto la cima.La carreggiabile
				risulta in alcuni punti franata e non è percorribile con
				veicoli a motore; i ciclisti possono transitare in mountain-bike,
				anche se in numerosi punti occorre scendere dalla bicicletta per
				superare a piedi gli ostacoli anche su terreno esposto.
 Il
				tracciato non è assoggettato ad alcuna manutenzione per
				cui lo stato peggiora progressivamente ed ogni nuova frana o
				smottamento rende sempre più difficile il transito; la
				situazione descritta risale all'estate 1997.
 L'ascesa è
				consigliata dal Colle del Finestre, che collega Susa e la sua
				valle con la valle del Chisone mediante una strada non asfaltata
				molto impegnativa ma dal buon fondo, mentre il percorso sopra
				l'Alpe d'Arguel è percorribile in mountain-bike in fase di
				discesa ma estremamente difficoltoso in salita per il pessimo
				fondo e le terrificanti pendenze.
 
 Dal Colle
				delle Finestre (2176m) si scende per 300 metri verso la valle
				del Chisone, poi si svolta a destra (2152m) imboccando una
				carreggiabile molto ripida con fondo erboso e due profonde tracce
				che presenta difficoltà di ciclabilità; dopo due
				tornanti (2193m e 2232m) si percorre con fondo migliore e quasi
				sempre ciclabile un lungo tratto in costa con dura pendenza alla
				base del Monte Pintas (2543m).
 Dopo un breve falsopiano si
				affronta uno dei tratti più arditi, dove la strada era
				costruita in parte scavata nella roccia sul bordo di un profondo
				burrone; oggi i muri di sostegno sono in parte franati e rimane
				un sentiero in alcuni punti abbastanza largo e ben ciclabile, in
				altri molto stretto ed esposto, in altri pieno di sassi; occorre
				quindi mettere frequentemente piede a terra per superare gli
				ostacoli e stare molto attenti soprattutto nei tratti più
				pericolosi.
 Con tre tornanti ciclabili si raggiunge il Colle
				della Vecchia (2480m) e si entra nel Vallon Barbier, che si
				insinua tra la Cima Ciantiplagna ad ovest, la Punta del Mezzodì
				a nord e la Punta di Fattière (2715m) ad est.
 Il
				cartello lungo la strada, il cippo miliare all'imbocco del
				tracciato presso il Colle delle Finestre e le carte dell'IGM
				definiscono il Colle della Vecchia all'inizio del Vallon Barbier,
				mentre la Guida dei Monti d'Italia del TCI lo colloca sullo
				spartiacque principale presso la Punta del Mezzodì alla
				sommità del Vallon Barbier; in questa sede è stato
				scelto di seguire la segnaletica presente in loco e di chiamare
				Colle di Vallon Barbier il valico sullo spartiacque
				principale.
 Dopo il Colle della Vecchia si risale con dure
				pendenze il Vallon Barbier con buon fondo in mezzo a magri
				pascoli in dolce declivio; in confronto al tratto precedente si
				procede in tutta tranquillità.
 Dopo due tornanti (2531
				e 2551m) ed un tratto in costa si affrontano tre tornanti e con
				un tratto sassoso difficilmente ciclabile si raggiunge il Colle
				di Vallon Barbier (2605m), sullo spartiacque principale tra la
				valle del Chisone e la valle di Susa, sulla quale si apre uno
				stupendo panorama.
 Si aggira sul versante settentrionale la
				Punta del Mezzodì (2691m) e con un tratto di facile salita
				si raggiunge un colletto dove sorge una caserma parzialmente in
				rovina.
 Si riprende a salire ripidamente e si affronta un
				tornante non ciclabile (2705m); si prosegue pedalando sul lato
				orientale della Cima Ciantiplagna e si affrontano due tornanti;
				il percorso aggira quindi la montagna portandosi sul lato
				meridionale; nell'ultimo tratto la strada risulta quasi
				completamente franata e rimane un sentiero dal fondo buono ma
				molto esposto verso il ripido fianco a ghiaione che scende verso
				la valle del Chisone.
 Si raggiunge infine il piccolo spiazzo
				che rappresenta la sommità del tracciato a quota 2785
				metri ai piedi della vetta a quota 2849 metri.
 Il panorama è
				straordinario: ad ovest si dominano le montagne del crinale tra
				la valle di Susa e la Valle del Chisone ed il Colle di Sestriere;
				di fronte si erge il Monte Albergian, ad est si vedono il Monte
				Français Pelouxe, il Monte Pelvo ed il Monte Orsiera,
				dietro i quali appare la pianura piemontese; in basso si vede la
				valle del Chisone con i suoi paesi.
 
 Dopo un tratto dove la
				strada franata è diventata un sentiero stretto ed esposto
				si scende con ampi tornanti lungo la cresta fino al Colle delle
				Vallette (2551m); dopo il primo tornante una frana ha ostruito
				quasi completamente il tracciato, per il resto si procede
				agevolmente.
 Dopo il colle si sale leggermente lungo il
				versante settentrionale della Cima delle Vallette (2743m)
				incontrando alcune piccole frane che costringono a scendere più
				volte dalla bicicletta.
 Si scende al Colle di Vallon Creux
				(2552m) e si risale moderatamente con vista sul Lago Piccolo
				lungo il pendio detritico del versante settentrionale del Gran
				Pelà (2692m) superando alcune interruzioni del tracciato a
				causa di frane ed infine si raggiunge in leggera discesa il Colle
				del Gran Serin (2545m) con le ampie caserme in rovina.
 Si
				lascia la strada che sale alla Punta
				del Gran Serin (2610m) e si scende verso la valle di Susa su
				strada molto ripida e dal pessimo fondo, percorribile con
				attenzione in discesa, ma difficilmente praticabile in salita;
				questo percorso è assoggettato a lavori di manutenzione, a
				differenza del tratto precedente.
 Dopo un ripido tornante si
				raggiunge e costeggia il Lago Grande, che nonostante il nome è
				minuscolo, in una zona di vasti pascoli; dopo un breve falsopiano
				si scende tra i prati con numerosi ripidi tornanti e pendenze
				molto ripide.
 Si entra nel bosco e si continua con pendenze
				molto ripide, fondo in generale molto brutto e molti tornanti
				fino ai casolari sparsi dell'Alpe d'Arguel (1961m).
 Dopo un
				tratto di discesa moderata con buon fondo naturale la strada
				presenta un tratto molto ripido e dal pessimo fondo nel fitto
				bosco; si continua con alcuni tornanti; dopo aver lasciato una
				carreggiabile a destra il fondo migliora mentre ci si avvicina al
				Frais.
 Ad un incrocio si tiene a sinistra e si scende con due
				tornanti per trovare il fondo asfaltato ed entrare nella stazione
				turistica di Frais (1490m), dove si trovano una fontana, bar e
				ristoranti.
 Da Frais ci sono diverse alternative per la
				discesa; infatti è possibile raggiungere il fondovalle
				anche passando da Chiomonte oppure da Meana di Susa; seguendo la
				strada diretta per Susa si affronta una leggera contropendenza,
				poi si riprende a scendere fortemente con un lungo tratto in
				costa; dopo il bivio per il vicino Santuario della Madonna della
				Losa (1202m) si affrontano numerosi ripidi tornanti nel bosco
				tralasciando le numerose diramazioni che si presentano sui due
				lati della strada.
 Dopo aver lasciato a destra la strada per
				Meana di Susa si scende a tornanti ad Arnodera (701m), si
				sottopassa la ferrovia e si affronta una breve contropendenza;
				infine in forte discesa si sbocca sulla strada statale N. 24, del
				Monginevro, alle porte di Susa (493m alla stazione
				ferroviaria).
 
 (Itinerario percorso il 30/08/1997).
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