RIFUGIO FRATELLI LONGO, 2026m (Bergamo)



Accesso da Branzi 12,6 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Branzi(844)-Carona(1116)  
A
4,2

272

6,48

Carona(1116)-Pagliari(1313) 
N A
1,7

197

11,59

Pagliari(1313)-incrocio Rifugio Calvi(1654)
N A
3,4

341

10,03

incrocio Rifugio Calvi(1654)-Rifugio Fratelli Longo(2026)
N A
3,3

372

11,27




Il rifugio è situato nella Val Carisole, laterale dell'alta Valle Brembana, e risulta raggiungibile da Branzi (844m) mediante una strada asfaltata fino a Carona e non asfaltata con pendenze molto ripide nel tratto più elevato; per i ciclisti ben allenati il tracciato risulta comunque sempre percorribile in sella alla mountain-bike.

Dalla piazza centrale di Branzi (844m) si segue la strada per le stazioni turistiche dell'alta Valle Brembana che sale asfaltata con forte pendenza affrontando due tornanti ancora nell'abitato; ad un incrocio (961m) dopo il terzo tornante si svolta a destra seguendo le indicazioni per Carona e si procede in costa lungo la ripida parete che chiude a nord la conca di Branzi; in alcuni giorni è possibile ammirare la cascata del Borgoleggia che, unendosi a Branzi al Brembo di Carona ed al Brembo di Valleve, forma il fiume Brembo.
Dopo una breve galleria si passa presso una cava e si affrontano due tornanti imboccando la stretta Val Carisole; con pendenza meno severa si raggiunge Carona (1116m); all'ingresso dell'abitato occorre decidere quale tracciato seguire.
La prima possibilità è di attraversare in falsopiano il centro del paese passando di fronte all'imponente chiesa parrocchiale; al termine della strada principale si imbocca una stradina che sale ripida solo inizialmente asfaltata; dopo pochi metri diventa infatti una mulattiera con fondo sassoso sempre percorribile in mountain-bike ma con molta fatica ed attenzione; dopo due tornanti si sale molto ripidamente fino a sbucare sulla strada asfaltata; il chilometraggio e la pendenza media nella testata del capitolo sono calcolati su questo tracciato.
La seconda possibilità, con un tracciato più lungo di 200 metri e meno difficile per fondo e pendenze, consiste nello svoltare a sinistra all'ingresso del paese seguendo i cartelli indicatori per il rifugio; si sale con due duri tornanti e si procede in falsopiano sopra il paese; presso un tornante si lascia a sinistra la strada più larga per la seggiovia e si imbocca a destra una stradina asfaltata che scende brevemente fino all'incrocio con la mulattiera del primo itinerario.
Dopo la riunificazione dei tracciati si prosegue su strada asfaltata molto ripida fino a Pagliari (1313m); all'imbocco del piccolo centro abitato si trova una bella fontana; subito dopo termina l'asfalto e si procede su fondo sassoso con pendenza moderata.
La salita ritorna ad essere molto ripida e si affronta un tratto con fondo cementato solcato da canaline di scolo che richiedono attenzione soprattutto in fase di discesa; la cautela è necessaria anche per la mancanza di protezione verso valle,dove si spalanca un profondo burrone.
Si continua nel bosco alternando tratti a fondo cementato ad altri sassosi e con due ripidissimi tornanti (il primo quotato 1443m) si raggiunge Birone; dopo una stretta curva si procede con fondo in terra battuta e pendenza moderata.
La salita riprende ripida, si supera una bella cascata e si trova un altro tratto che consente di rifiatare; dopo un ponticello presso una cascatella si affronta un altro tratto ripido che termina presso il cartello che indica la scorciatoia solo pedonale per il rifugio Longo.
Si procede in falsopiano nel fitto bosco pedalando senza difficoltà per lungo tratto fino all'incrocio (1654m)
per il Rifugio Fratelli Calvi (2035m) presso il Lago del Prato (1650m), che non si può scorgere in questa posizione; il fondo naturale è molto buono.
All'incrocio si svolta a sinistra e si riprende a salire con ripida pendenza e fondo sconnesso.
Subito si incontra un incrocio dove si svolta a sinistra seguendo il cartello segnaletico per il rifugio; si affrontano tra i prati tre ripidi tornanti in rapida successione e, dopo un breve tratto in costa, un quarto difficile tornante.
Si procede poi lungo un tracciato che si snoda in costa alternando tratti di salita dura a rampe ripidissime e fondo buono in terra battuta a fondo molto sassoso; il percorso risulta comunque sempre ciclabile sia pure con fatica ed attenzione ed è anche sempre esposto al sole; il panorama diventa sempre più ampio sull'impervia e verde Val Carisole e le grandiose montagne circostanti.
Dopo aver superato un costone appare il rifugio e si continua in costa in faticosa ascesa fino a raggiungerlo; una mulattiera non ciclabile continua fino ad un sovrastante laghetto alla base del Passo Venina (2442m), che costituisce una via di collegamento solo pedonale con la media Valtellina.

(Itinerario percorso il 08/08/1998)



Al termine della salita presso il rifugio con panorama sulla Val Carisole

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