Il
Plan de Corones (in tedesco Kronplatz) è una possente e
tondeggiante montagna che domina la media Val Pusteria a nord, la
bassa Val Badia ad ovest, la Val di Marebbe a sud e la conca di
Valdaora ad est ed è ampiamente utilizzato per la pratica
degli sport invernali. La cima risulta accessibile mediante
una funivia che parte da Riscone, frazione di Brunico, ed altri
impianti di risalita; dalla conca che precede il Passo Furcia
(1759m) parte anche la ripida stradina di servizio degli
impianti, chiusa al traffico motorizzato non autorizzato, che
raggiunge la sommità del monte. Nel 2006 il Giro
d'Italia aveva previsto l'arrivo al Plan de Corones ed il fondo
era stato sistemato per consentire il passaggio con le biciclette
da corsa, ma il cattivo tempo ha costretto gli organizzatori a
far terminare la tappa al Passo Furcia; nel 2008 e nel 2010
invece la località è stata punto di arrivo di due
tappe a cronometro del Giro d'Italia con le vittorie
rispettivamente di Franco Pelizzotti e Stefano Garzelli. Il
Passo Furcia
(1759m) collega la Val di Marebbe, laterale della Val Badia, con
la conca di Valdaora e la Val Pusteria mediante una strada
interamente asfaltata, stretta nel settore più elevato,
che presenta pendenze durissime su entrambi i versanti anche se
non manca qualche tratto che consente di rifiatare.
Il
percorso inizia ad un incrocio (1184m) ben segnalato nel centro
di San Vigilio di Marebbe/St.Vigil im Emmeberg dove si imbocca la
strada per il Passo Furcia; si sale con forte pendenza su strada
ampia e panoramica attraverso le numerose case dell'esteso centro
turistico; dopo circa un chilometro di salita, alla fine
dell'abitato, la salita si trasforma in un lungo falsopiano, poi
la strada entra tortuosa nel bosco. Dopo la diversione in una
valletta ed il passaggio sul ponte (1243m) si riprende a salire e
si arriva con una ripida rampa a Corte/Curt (1284m); dopo 200
metri pianeggianti ad un incrocio (1280m) si lascia la strada per
Pieve di Marebbe svoltando a destra ed affrontando una stretta e
ripida salita nel bosco; ad un incrocio (1356m) si lascia a
destra la stretta strada per Rara e Misci. Dopo un falsopiano
si incontra un ripidissimo rettilineo fino al ponte (1401m) in
corrispondenza del primo dei 4 durissimi tornanti che conducono
tra i prati a Costamesana: si affrontano il 2° tornante
(1444m) presso un gruppo di case, il 3° tornante (1475m)
panoramico tra i prati ed il 4° tornante (1508m) dove si
lascia a sinistra la stradina di accesso alle sovrastanti case di
Costamesana. Si continua in costa con pendenza sempre molto
dura e con qualche rampa veramente micidiale superando l'incrocio
(1548m) dove si lascia a destra la stradina strettissima per le
sottostanti baite di Les Ciases ed il bivio (1592m) con una
ripida sterrata a sinistra. Dopo la stazione di partenza della
cabinovia per il Plan de Corones la strada diventa quasi piana,
sottopassa con una breve galleria artificiale una pista da sci e
raggiunge un pianoro con un albergo, un bar-ristorante ed una
cappella (1739m) prima dell'ultima dura rampa che in 300 metri
conduce al cartello che indica la sommità del Passo Furcia
(1759m), stretta sella ammantata di pinete aperta tra il Plan de
Corones (2273m) ed il Pizzo delle Pietre (2507m).
Dall'incrocio
(1739m) presso la cappella si supera la sbarra e si imbocca la
stradina chiusa al traffico motorizzato non autorizzato che sale
ripidamente lungo il tracciato di una seggiovia e sul bordo di
una pista di sci; il fondo era stato preparato con una speciale
miscela ecologica per il passaggio del Giro d'Italia ma ormai in
alcuni punti il rivestimento ha ceduto. Si affrontano
ravvicinati sul lato meridionale del Plan de Corones il 1°
tornante (1841m), il 2° tornante ed il 3° tornante; più
distanziati si incontrano il 4° tornante, dove si entra nel
bosco, il 5° ed il 6° tornante, il 7° tornante
(1935m), l'ottavo ed il 9° tornante. Si arriva ad un
incrocio (2006m) dove occorre scegliere il percorso da imboccare
per il tratto finale perché si può arrivare in cima
prendendo sia a destra che a sinistra. Il tracciato di
sinistra è la storica strada di servizio degli impianti
con pendenze meno accentuate mentre il tracciato di destra è
quello sistemato ed utilizzato per il Giro d'Italia con un finale
micidiale.
A) Se all'incrocio si prosegue diritti
ignorando il tracciato che effettua il tornante a sinistra si
incontrano subito due tornanti ravvicinati, si esce dal bosco
(2053m) per continuare tra ampie praterie sul versante orientale
del monte e si tiene a sinistra ad un incrocio (2086m) in un
tratto dalla pendenza moderata dove è bene rifiatare in
attesa del tremendo finale. Dopo la Geiselsbergerhutte (2099m)
si affronta l'ultimo tornante (2114m) dove il tracciato si
impenna ed inizia il durissimo tratto finale che presenta
pendenze sempre molto ripide ed addirittura due terribili muri
con pendenza massima al 24%. Si transita presso la stazione di
arrivo (2153m) di un impianto di risalita e con immensa fatica
tra i prati che in inverno diventano piste di sci si arriva al
grande edificio del ristorante e della scuola sci ed infine al
tempietto di Concordia 2000 con la campana sulla vetta; il
panorama è vasto ed entusiasmante in tutte le
direzioni.
B) Se all'incrocio (2006m) si tiene a sinistra
effettuando il 10° tornante si comincia ad aggirare in costa
la montagna con un normale fondo sterrato. Dopo aver lasciato
a destra la breve diramazione di accesso al Rifugio
Panorama/Panoramahutte ed il successivo incrocio (2093m) per il
Rifugio Graziani (2098m) si procede in piano fino alla curva
(2105m) che immette sul versante occidentale ed in leggera
discesa fino ad un ponticello (2073m). Si riprende a salire e
si aggira un costone presso un incrocio (2090m) dove si lascia a
sinistra una carreggiabile e ci si porta sul versante
settentrionale; dopo aver sottopassato (2110m) i cavi della
funivia e della telecabina che raggiungono da Riscone il Plan de
Corones si affronta l'undicesimo tornante (2172m); ormai alla
base della cima si incontrano il 12° tornante presso un
rifugio ed il 13° tornante (2236m) ed aggirando le stazioni
di arrivo degli impianti di risalita si raggiunge la tondeggiante
sommità.
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