Il
rifugio, denominato inizialmente Mondovì e successivamente
dedicato all'alpinista Havis de Giorgio, medaglia d'oro al valor
militare, si trova alla testata della valle del fiume Ellero, che
si insinua profondamente nel massiccio del Marguareis (2651m) ed
è raggiunto da una strada, in buona parte asfaltata ed a
fondo naturale nel tratto conclusivo, che presenta pendenze
impressionanti nel tratto che precede e segue il Ponte Murato. Le
indicazioni per il rifugio riportano a volte la denominazione
Rifugio Mondovì ed in altre occasioni Rifugio Havis De
Giorgio; in alcuni casi è riportata la scritta
completa. In tutto il mese di agosto e nei fine settimana da
metà giugno a metà settembre la percorrenza da
parte dei veicoli a motore del tratto fra Rastello e la Porta di
Pian Marchisio è soggetto al pagamento di un pedaggio come
da regolamento presente nel sito del comune di Roccaforte
Mondovì.
Il percorso inizia a Roccaforte Mondovì
ad una rotonda (575m) ai margini del centro del paese dove si
imbocca il tracciato asfaltato che si dirige verso sud seguendo
le indicazioni per “Alta Valle Ellero”. Si procede
in moderata ma costante ascesa con lunghi rettilinei dapprima fra
le case e poi fra prati e costruzioni sparse; si oltrepassano i
Casali Bertini (634m), la Borgata Annunziata (648m) con la sua
chiesa e la Borgata Norea, dove si ignora la diramazione a
sinistra per Baracco e si trova un albergo-ristorante. La
valle si restringe e diventa spopolata mentre le pendenze
diventano più impegnative; ad un incrocio (764m) si
abbandona la strada principale per Prea e si svolta a sinistra
seguendo le indicazioni per Rastello e l'alta valle. Si scende
brevemente per attraversare il fiume su un ponte e si risale
affrontando il 1° tornante, in corrispondenza del quale si
incontra a sinistra una stradina alternativa a traffico limitato
che percorre il fondovalle sul lato orientale. All'inizio
della frazione Rastello si incontra la stazione di partenza
(803m) di una seggiovia, dove si trova anche il punto di
pagamento del pedaggio, e dopo una breve rampa con pendenza
segnalata al 10% si arriva nel centro della frazione (826m) dove
presso una fontana di acqua potabile fresca si lascia a sinistra
una diramazione a fondo chiuso fra le case e si tiene a destra
seguendo le indicazioni per il rifugio. Il tracciato scende
brevemente per attraversare il fiume su uno stretto ponte; subito
dopo le pendenze diventano costantemente durissime e si procede
faticosamente nel fitto bosco fino a due baite dove si lascia a
destra la stradina di accesso alla borgata Tetti Nuovi. Si
rifiata per breve tratto e si continua con ripide rampe alternate
a brevi momenti dove la pendenza diventa ragionevole. Dopo il
successivo ponte si procede nella zona di Porta del Sale dove si
trovano diversi cartelli esplicativi ed una fontana di acqua non
controllata. Il tracciato presenta rampe con pendenza molto
ripida alternate a brevi momenti dove è possibile
rifiatare e si affrontano i durissimi 2° e 3° tornante
(1022m) e poco dopo altri 4 ripidi tornanti ravvicinati con buon
fondo asfaltato. Dopo un breve tratto facile si riattraversa
il fiume sul Ponte Murato (1231m), affiancato da un ponticello
pedonale in legno, e si affronta un tratto durissimo con pendenze
anche superiori al 20%. La terribile rampa termina poco prima
di un incrocio (1336m) dove si lascia a sinistra una
carreggiabile che scende verso il fiume. Si continua con
ripide rampe alternate a tratti più facili mentre il bosco
diventa più rado ed il tracciato completamente esposto al
sole. Dopo l'ottavo ed il 9° tornante (1485m) si incontra
il punto in cui termina provvisoriamente l'asfalto e si procede
su buon sterrato lasciando sulla sinistra un'area di
parcheggio. Si ritrova il fondo asfaltato appena prima della
Sella Pontetto (1546m), che collega due anse della valle e dove
si lascia a sinistra una breve diramazione per un vicino
parcheggio, e si procede con dure pendenze ed un traversone alto
rispetto al corso del fiume. Al termine definitivo del tratto
asfaltato la pendenza diminuisce e si procede in falsopiano fino
allo spiazzo per il parcheggio appena prima del valico denominato
Porta di Pian Marchisa o Marchisio (1634m) dove termina il tratto
liberamente percorribile da parte dei veicoli a motore. Vi si
trovano un parcheggio e numerosi cartelli indicatori tra cui
quelli per gli itinerari adatti alle mountain-bike; sui 2
cartelli presenti troviamo entrambe le denominazioni con quote
differenti, Porta Pian Marchisa (1630m) e Porta di Piano
Marchisio (1625m). Il tracciato scende brevemente fino nelle
vicinanze del fiume e percorre senza difficoltà
altimetriche il pianoro; in questo tratto si attraversano
numerosi piccoli guadi e due guadi più grandi dove esiste
un ponticello in legno per i pedoni; bisogna affrontare i guadi
con cautela soprattutto nella stagione del disgelo oppure dopo
forti piogge. Si gode un ampio panorama sull'alta valle del
fiume Ellero e le montagne circostanti; il rifugio appare in alto
ben individuabile da lontano. Al termine del pianoro la pista
si impenna con il primo (1659m) di tre durissimi tornanti
ravvicinati; in alcuni tratti si riesce a rimanere in sella ma
nei punti più sconnessi può essere necessario
mettere piede a terra ed effettuare qualche breve tratto a
spinta. Si oltrepassa il punto in cui si lascia a destra il
sentiero pedonale diritto per il rifugio tra i prati e si arriva
ad un incrocio (1735m) dove si lasciano a sinistra un ponticello
dal fondo cementato ed una carreggiabile che percorre il settore
superiore della valle che volge verso est raggiungendo il Gias
Gruppetti ai piedi del Monte Mongioie (2629m). Dopo un curvone
a destra si oltrepassa un alpeggio e con pendenze moderate e
tracciato ben ciclabile si arriva al rifugio situato alla Sella
Piscio in splendida posizione ai piedi della Cima delle Saline
(2612m).
(Itinerario percorso il 30/08/2025)
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