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Il
Monte San Bernardo (1408m), sul quale sorge il Santuario di San
Bernardo, si trova lungo la dorsale montuosa delle Prealpi
Biellesi che separa la solitaria e remota Val Sessera a nord,
percorsa dal torrente Sessera, affluente del fiume Sesia, con la
popolosa ed industrializzata valle del torrente Strona di Mosso,
affluente del torrente Cervo. La cima risulta raggiungibile
con una breve diramazione sterrata dalla strada asfaltata
“Panoramica Zegna” che raggiunge il punto più
elevato a Bielmonte
(1488m). Per la sua posizione e per la presenza del santuario
la montagna risulta facilmente individuabile sia dalla pianura
che in alcuni punti del percorso della “Panoramica
Zegna”.
Il percorso inizia nella frazione Lora
(755m) di Valdilana, comune sparso in una bella conca
caratterizzata dalla presenza di numerose fabbriche tessili,
istituito nel 2019 mediante fusione dei comuni di Mosso, Soprana,
Trivero e Valle Mosso. All'incrocio con la strada per Portula
nel centro del paese si può già vedere la cima
della montagna guardando in alto. Dopo 200 metri di salita e
la casa Zegna sulla destra si arriva ad una rotonda nella parte
alta del paese dove si imbocca a sinistra la "Panoramica
Zegna" che sale con ripidi e stretti tornanti presentando
una bella vista sulla conca di Trivero. Si continua in una
zona di boschi allietati da una splendida fioritura primaverile e
dopo il 5° tornante (913m) in località Baso nella
Conca dei Rododendri si effettua il vicino 6° tornante in
corrispondenza del Colle Craviolo (940m). Dopo il 7°
tornante (1021m) presso gli alti palazzi della frazione Zegna si
valica la Bocchetta di Caulera (1070m); si transita presso il
complesso (1079m) dell'istituto alberghiero Zegna e con un tratto
di ripida pendenza si raggiunge l'ottavo tornante (1166m), in
corrispondenza del quale si lascia a destra una diramazione a
fondo naturale sbarrata per la vicina Bocchetta di Pontiggie
(1176m). In forte salita nel fitto bosco si arriva alla
Bocchetta di Stavello (1206m), dove si trova un ampio
piazzale-parcheggio e si trova il Labirinto di Stavello. Si
procede con pendenze moderate transitando davanti alla Chiesetta
Alpina; poco dopo si perviene ad un incrocio (1285m), segnalato
dal cartello per il Santuario di San Bernardo, dove si svolta a
destra imboccando una pista a fondo naturale interamente
ciclabile aperta al traffico motorizzato che dapprima si snoda
parallela alla panoramica Zegna innalzandosi sopra di essa e poi
punta verso nord nel bosco fino a raggiungere la Bocchetta di
Rubello (1333m) dove si trova un piccolo spiazzo. Il valico si
trova tra il Monte Rubello (1417m) a sud-ovest ed il Monte San
Bernardo (1408m) a nord-est ed è denominato anche Colle
San Bernardo. Sulla destra inizia la carreggiabile chiusa da
una sbarra che procede con pendenze molto impegnative e fondo
generalmente discreto che consente una buona ciclabilità;
in alcuni punti più sassosi può essere necessario
mettere piede a terra; si incontrano con regolarità delle
canaline trasversali che in genere non creano problemi ma in
alcuni punti formano uno scalino fastidioso. Naturalmente la
ciclabilità dipende dalla bravura, dall'allenamento e
dall'agilità del ciclista; ho percorso a piedi alcuni
brevi tratti ma ritengo che ciclisti più giovani, forti ed
agili di me possano rimanere sempre in sella. Dopo un
traversone nel bosco si affronta il 1° tornante con fondo
abbastanza sconnesso, poi si supera lo strettissimo 2°
tornante e dopo il 3° tornante si percorre il tratto
conclusivo; presso un punto panoramico protetto da una ringhiera
si ignora il sentiero inerbato a destra per alcune panchine ed in
breve si arriva al punto in cui alcuni gradini ed una bassa
cancellata immettono nel prato di fronte al Santuario di San
Bernardo edificato sulla vetta dell'omonimo Monte San
Bernardo(1408m) in straordinaria posizione panoramica. Il
santuario è stato edificato nel XIV secolo e più
volte ristrutturato ed ampliato; l'ultimo intervento importante è
del 1948 ed ha conseguito l'aspetto attuale. Nelle giornate
limpide si gode verso nord un grandioso panorama sui monti della
Val Sessera in primo piano e sul Monte Rosa sullo sfondo mentre
verso est si osservano i rilievi prealpini e verso sud la sguardo
spazia sulle sottostanti colline biellesi e sulla pianura
padana.
(Itinerario percorso il 17/09/2025)
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