COL DU SANETSCH, 2243m (Vallese)



Accesso da Sion 28,6 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Sion(508)-Savièse(820)
5,9

312

5,29

Savièse(820)-ponte(905)

5,6

85

1,52

ponte(905)-Coppet(1270) 

4,4

365

8,30

Coppet(1270)-Plan de Cernet(1341)
0,8

71

8,87

Plan de Cernet(1341)-le Grand Dzou(1441) 

1,7

100

5,88

le Grand Dzou(1441)-14° tornante(1834)

4,8

393

8,19

14° tornante(1834)-imbocco galleria(2004)

2,2

170

7,73

imbocco galleria(2004)-Tsanfleuron(2110)

1,6

106

6,62

Tsanfleuron(2110)-Col du Sanetsch(2243)

1,6

133

8,31




Accesso da Diga del Sanetsch 4,5 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Diga del Sanetsch(2035)-Col du Sanetsch(2243)

4,5

208

4,62




Il valico, denominato anche Col de Sénin, è situato sullo spartiacque tra la valle della Morge, affluente del Rodano, e la valle della Sarine, facente parte del bacino idrografico del Reno, tra i gruppi delle Diablerets (3210m) ad ovest e del Wildhorn (3248m) ad est.
La lunga e difficile strada asfaltata non collega però le due valli perché l'accesso al passo risulta possibile solo dal versante del Rodano; sul versante settentrionale il tracciato si arresta 4,5 chilometri oltre il valico presso la diga del Sanetsch; a valle della diga la conformazione del terreno risulta così impervia da non aver consentito finora la costruzione della strada fino a Gsteig, che pure in linea d'aria risulta molto vicina; da Gsteig al lago il collegamento è assicurato da una cabinovia.
Il percorso è molto lungo e difficile, il dislivello è elevato e le pendenze sono decisamente impegnative; lo sforzo è tuttavia interrotto nella prima parte da tratti di discesa e falsopiani; la maggiore difficoltà per i ciclisti è rappresentata da una galleria che si incontra oltre quota 2000, lunga ben 800 metri, poco illuminata, dal fondo sconnesso e soggetta ad infiltrazioni d'acqua; in alcuni tratti essa risultava completamente buia per cui era necessario essere assistiti da una autovettura in grado di illuminare il percorso oppure essere muniti di una torcia ben potente; era assolutamente da evitare l'inoltrarsi al buio; mi è stato segnalato che recentemente la galleria è stata dotata di un modesto impianto di illuminazione, per cui risulta meno difficile che in passato; è tuttavia opportuno essere dotati di un valido strumento di illuminazione.
Il percorso presenta panorami bellissimi sulle montagne vallesane e si svolge in una valle tranquilla dove si incontrano solo alcuni chalet e gli alpeggi per il pascolo; si può incontrare traffico in occasione delle manifestazioni folcloristiche che vi si svolgono nel periodo della festa nazionale del primo agosto.

La salita inizia dal centro di Sion (508m), capoluogo del cantone del Vallese, seguendo le indicazioni per Savièse e dopo una rotonda al limite della città diventa subito dura; la strada si snoda bella ed ampia tra i vigneti ed effettua l'ampio 1° tornante; si prosegue poi con pendenza moderata fino alla rotonda subito a monte di Ormona (762m) dove si svolta a sinistra e si sale fortemente per raggiungere il centro di Savièse (820m).
La strada diventa più stretta e tortuosa dopo l'incrocio presso la chiesa ed esce quasi in piano dal paese prima di affrontare una ripida rampa che conduce a Granois (853m); si continua in piano e leggera discesa fino a Chandolin (816m) che si attraversa con una breve rampa.
All'uscita del paese si lascia il fianco della valle del Rodano, amena e coltivata, e si penetra con una ripida discesa di circa un chilometro nella stretta e rocciosa valle della Morge; dopo una breve galleria si riprende a salire in un ambiente pauroso ai piedi di enormi pareti rocciose e franose, come si nota dai numerosi detriti accuratamente spazzati e ammucchiati ai lati della strada.
Con una salita molto ripida si arriva al ponte sulla Morge (905m), gettato su una gola impressionante, strettissima e profonda, e si affrontano due brevi gallerie; si sale ora con sensibile pendenza e si affrontano il 2° tornante (938m) ed il 3° tornante (999m) lungo il boscoso versante occidentale della valle su strada abbastanza comoda ed agevole.
Si incontra il bivio (1029m) con la strada alternativa che sale da Pont de la Morge, 4 Km a valle di Sion, attraversando le zone vinicole di Conthey (561m), Sensine e Daillon (936m); dopo Pomeyron (965m) la salita si interrompe e presenta alcuni falsopiani ed una breve discesa, poi sale con forte pendenza al bivio col tracciato principale.
Dopo l'incrocio di riunificazione dell'itinerario si prosegue solitari nel bosco con continua e severa pendenza incontrando gli stretti 4° tornante (1137m) e 5° tornante (1178m) fino ad arrivare all'albergo-ristorante di Coppet (1270m); subito dopo si lascia a sinistra il tracciato per Mayens de My.
Si percorre un brevissimo falsopiano prima di affrontare una ripida rampa che conduce al Plan de Cernet (1341m), dove sorgono diverse villette ed un albergo-ristorante; vi si incontra anche l'unica fontana della vallata.
La salita prosegue irregolare alternando ripide rampe a falsopiani ed incontrando due tornanti molto ravvicinati fino alla località le Grand Dzou (1441m), dove sorge un altro albergo-ristorante che risulta l'ultimo punto di ristoro del tragitto.
Si ignora il tracciato a sinistra che costeggia il torrente e si svolta a destra attraversando il torrente su strada molto stretta che sale con forte pendenza lungo il costone che divide le due valli in cui si biforca la valle della Morge; ad un incrocio (1491m) si ignora la diramazione asfaltata a sinistra per l'alpeggio di Roua (1595m) e subito dopo si percorre una galleria scavata nella roccia, breve, ma stretta e dal fondo sconnesso.
Dopo il ponticello (1567m) sul torrente Nétage, che scende dal Wildhorn, si affrontano 5 stretti e ripidi tornanti e si riattraversa lo stesso torrente; si esce dal bosco e si affrontano i durissimi 13° tornante (1784m), 14° tornante (1834m), 15° tornante (1866m) e 16° tornante che consentono di risalire un grande costone di prati con splendida vista a sud sul Grand Combin (4314m) e sulle altre montagne che separano il Vallese dalla Valle d'Aosta.
Dopo un duro traversone tra i prati si supera l'incrocio con una pista davanti alla fermata dell'autobus in località Plan d'Agy e dopo un breve tratto di salita moderata si percorre una breve galleria; al suo termine si trova uno spiazzo da dove una stradina scende a sinistra al vicino alpeggio di Dorbagnon (1952m) mentre compare sulla sinistra il vicino ghiacciaio di Tsanfleuron, che scende dalle Diablerets (3210m), utilizzato per la pratica dello sci estivo.
Poco dopo gli ameni prati lasciano il posto alla verticale parete rocciosa di Les Fonjales che occorre superare con una galleria poco illuminata di 800 metri, il cui accesso è regolato a senso unico alternato mediante un semaforo; l'ingresso è a quota 2004m e l'uscita a 2029m; nel primo tratto qualche rada apertura consente un minimo di illuminazione, ma nel secondo si incontravano periodi di buio totale; la pavimentazione è a mattonelle, di cui talune mancanti, e le infiltrazioni d'acqua rendono fangoso e scivoloso il fondo: era quanto di peggio si possa immaginare per un ciclista! Attualmente con il nuovo impianto di illuminazione a panelli solari, che dovrebbe accendersi automaticamente al passaggio di veicoli, biciclette e pedoni, la situazione è migliorata ma è tuttavia opportuno essere comunque dotati di un buon strumento di illuminazione.
Dopo la galleria si riprende a salire con forti pendenze tra i pascoli lasciando a sinistra la breve diramazione di accesso all'albergo-ristorante del Sanetsch e raggiungendo l'alpeggio di Tsanfleuron (2110m) in splendida posizione panoramica di fronte al ghiacciaio omonimo.
Con un ultimo tratto di dura salita in ambiente di alta montagna si raggiunge il solitario valico; non vi sorge nulla tranne il segnale di fermata degli autobus postali di linea; sembra infatti incredibile ma anche su questo impervio percorso viene effettuato un regolare servizio.

Il tracciato scende ripido transitando presso le sorgenti della Sarine per poi costeggiare in falsopiano il lago artificiale del Sanetsch (2033m) e terminare presso la diga (2035m); nelle vicinanze si trovano un bar-ristorante e la stazione di arrivo (2063m) della cabinovia che rappresenta l'unico mezzo di collegamento con Gsteig (1189m) nella valle della Sarine.

(Itinerario percorso il 05/08/1991)



La valle della Morge e le sue montagne viste da Nendaz

Premi per tornare all'elenco dei passi o clicca per tornare alla HOME Page