| Il
				Passo di Pennes, in tedesco Penser Joch, collega la Valle
				Sarentina con Vipiteno e l'alta valle dell'Isarco mediante una
				ripida e tortuosa strada asfaltata che attraversa una regione di
				montagne aspre e poco frequentate; la rotabile, costruita nel
				1936-1938, può fungere da faticosa e pittoresca
				alternativa alla statale del Brennero nel tratto
				Bolzano-Vipiteno.Il versante meridionale risulta lunghissimo
				e con elevato dislivello complessivo e presenta una prima parte
				caratterizzata dalle pittoresche gole della bassa Valle Sarentina
				dove si incontrano molte gallerie; nella parte superiore delle
				gole il tracciato è già stato rimodernato e le
				originarie 24 gallerie sono diventate 21; nella parte bassa nel
				2013 sono in corso i lavori per rendere più scorrevole il
				percorso mediante la realizzazione di nuove e lunghe gallerie.
 La
				parte centrale della valle è ampia ed amena e le pendenze
				modeste mentre da Pennes al valico le caratteristiche sono di
				grande passo alpino; fino a Sarentino il traffico risulta
				sostenuto e nei giorni feriali non mancano anche i mezzi
				pesanti.
 Sul solitario versante settentrionale la lunghezza ed
				il dislivello sono inferiori ma le pendenze sono più dure
				ed il tracciato risulta sempre molto tortuoso e difficile.
 
 Sul
				versante meridionale dalla centrale Piazza della Vittoria di
				Bolzano (262m) si possono seguire le indicazioni stradali per la
				Val Sarentina, ma per i ciclisti è meglio imboccare la
				pista ciclabile che si snoda in leggera ascesa nel verde sul lato
				occidentale del torrente Talvera per 1,68 Km fino all'uscita
				dalla città dove con una rampetta si arriva sulla strada
				per la Val Sarentina che si percorre in falsopiano.
 Dopo aver
				superato il Castel Roncolo ed il Castel Novale che controllano lo
				sbocco della valle si comincia a salire duramente incontrando la
				prima breve galleria seguita dalla seconda, breve ma in curva, e
				dalle successive scavate nella viva roccia.
 Ad eccezione delle
				più corte le gallerie sono ben illuminate ma uno strumento
				di illuminazione risulta comunque opportuno; il tracciato risulta
				molto tortuoso e dopo la quinta galleria la salita si interrompe
				e si procede in falsopiano superando altre gallerie.
 Dopo la
				quindicesima galleria si percorre un tratto all'aperto e si
				osserva oltre il torrente l'impressionante e strapiombante rupe
				di San Giovanni (658m) in cima alla quale sorge l'antica
				chiesetta di San Giovanni.
 La sedicesima galleria è la
				più lunga (650 metri) ed inizia il tratto già
				rimodernato e con gallerie più ampie e rettilinee; al
				termine della galleria si passa sul ponte sul laterale Rio
				d'Avigna presso alcune case isolate e la salita riprende con
				pendenze moderate; il tracciato moderno prosegue più
				scorrevole tagliando le anse con moderne gallerie mentre i resti
				del vecchio percorso che seguiva le gole sono ormai
				impercorribili.
 All'uscita della diciannovesima galleria la
				valle si apre leggermente e si incontra la località
				Mezzavia Sarentino, poi la valle si restringe nuovamente e la
				strada moderna entra nella ventesima galleria, lunga 1075 metri e
				vietata alle biciclette, che devono svoltare a destra seguendo il
				vecchio tracciato che sale con un duro tornante, passa presso due
				costruzioni rurali ed in una zona rocciosa, scende leggermente e
				risale dolcemente fino a sbucare sulla strada moderna dopo la
				galleria.
 Dopo la ventunesima ed ultima galleria si raggiunge
				l'Osteria dei Turisti e subito dopo la rotonda dove si lascia a
				destra una strada asfaltata per l'altopiano del Renon,
				raggiungibile anche direttamente da Bolzano; quindi questo
				tracciato può fungere da alternativa molto impegnativa per
				chi non vuole percorrere le gallerie.
 Si continua nella
				stretta valle in ripida salita superando il ponte sul laterale
				Rio Danza, affrontando due tornanti e lasciando a sinistra la
				zona industriale di Sarentino; la pendenza diminuisce e si arriva
				a Ponticino/Bundschen (923m), paese pittoresco situato nella
				prima conca della vallata.
 Il percorso procede nella vallata
				diventata ampia ed amena e perviene senza difficoltà a
				Sarentino/Sarnthein (966m), principale centro della zona; il
				moderno tracciato si snoda in falsopiano sul lato orientale della
				vallata ed evita di attraversare il paese dove peraltro si
				trovano le uniche fontane per l'approvvigionamento idrico.
 Si
				supera Villa (955m) e si arriva a Campolasta/Astfeld (1021m) dove
				la valle si biforca: tralasciando il ramo orientale di Valdurna
				si risale a occidente con pendenze moderate alternate a qualche
				falsopiano ed ad alcune rampette più impegnative quella
				che prende il nome di val di Pennes.
 Si attraversa tre volte
				il torrente Talvera e si incontrano i piccoli nuclei rurali di
				Dosso (1151m), Corvara/Rabenstein (1253m), Fonditore (1294m),
				Sasso (1299m) e Caldo (1307m) prima di raggiungere
				Riobianco/Weissenbach (1342m).
 Dopo aver attraversato il ponte
				sul torrente Riobianco si piega a destra e si sale moderatamente
				a mezza costa tra i prati fino ad un gruppo di case dove la
				pendenza diventa impegnativa, poi si prosegue senza difficoltà
				fino a Pennes/Pens (1450m).
 Subito dopo il paese la salita
				diventa molto impegnativa e la strada guadagna quota lungo il
				lato occidentale della valle fino ad aggirare il crinale boscoso
				dell'Alpe della Casera mentre sul fondovalle si vede la stradina
				che raggiunge le baite di Laste/Asten.
 La valle si biforca in
				due rami ed il tracciato sale decisamente con lunghi rettilinei
				nella valletta di sinistra ai piedi del Corno Bianco/Weisshorn
				(2705m) fino all'ultimo ponte sul torrente Talvera a quota 1793m
				al limite della vegetazione boschiva.
 Si continua in ripida
				salita tra i pascoli nel vallone alla base del valico fino ad
				aggirarne la testata (1952m) poi si guadagna quota dirigendosi
				verso sud fino al cartello di quota 2000 metri ed ad un tratto
				molto panoramico.
 Dopo un tornante (2033m) si rientra nel
				vallone del valico che si individua senza difficoltà; si
				procede faticosamente fino ad un alpeggio (2160m) ormai
				all'ultimo chilometro con pendenza che diventa leggermente meno
				dura; in un grandioso ambiente naturale si arriva al passo,
				stretta sella tra la Punta di Campo (2322m) ed il Monte Laste
				(2327m); vi sorge un solitario alberghetto-ristorante e vi si
				possono ammirare ampi panorami sulle Alpi Atesine.
 
 Sul
				versante settentrionale il percorso inizia a Vipiteno/Sterzing
				(948m); alla grande rotonda (940m) sulla strada statale 12, del
				Brennero, all'ingresso meridionale della cittadina, si seguono i
				cartelli per Passo Pennes e Passo Giovo, si oltrepassa la rotonda
				per lo svincolo autostradale e si sottopassa il tracciato
				dell'autostrada.
 Subito dopo si svolta a sinistra ad un
				incrocio ben segnalato (941m) lasciando diritta la strada statale
				44 per il Passo
				di Monte Giovo (2099m) e si imbocca la strada statale 508;
				dopo un tratto pianeggiante si percorre il ponte (944m) sul Rio
				Ridanna e si sale leggermente con tracciato ancora ampio ed
				agevole fino all'incrocio a sinistra per la zona artigianale e
				l'autoporto.
 La sede stradale si restringe e la salita diventa
				più impegnativa nel bosco; ad un incrocio (978m) prima di
				una casa cantoniera in una radura si lascia a sinistra la strada
				di accesso all'adiacente frazione Pruno/Elzenbaum.
 La salita
				diventa costantemente ripida e si snoda nel bosco innalzandosi
				rapidamente rispetto al fondovalle; ad un incrocio si ignora la
				diramazione a destra per Schaitach e poco dopo (1137m) si
				tralascia a sinistra una carreggiabile in discesa; si effettua
				una profonda diversione in una valletta laterale attraversando il
				ponte (1255m) sul torrente.
 Dopo alcuni tratti rocciosi si
				continua nel bosco con dure pendenze e si arriva nell'amena conca
				dove si trovano le poche case di Dosso/Egg (1493m), che si
				lasciano a sinistra in corrispondenza del 1° tornante
				(1501m); dopo il vicino 2° tornante si transita alti sopra il
				villaggio oltrepassando un primo (1579m) ed un secondo (1625m)
				incrocio a sinistra per le baite sottostanti.
 Dopo un lungo
				traversone nel bosco si affrontano il 3° tornante (1830m) ed
				il 4° tornante (1880m); la sede stradale diventa ancora più
				stretta e si procede con pendenze costantemente dure ormai sempre
				esposti al sole fra i pascoli con vista sul passo.
 Si transita
				(2150m) alla base del Seiterbergjöchl (2157m), raggiungibile
				con un impervio anche se breve sentiero, e con un ultimo
				difficile pezzo di salita tra i magri prati di alta montagna
				ormai in vista dell'arrivo si raggiunge finalmente il
				passo.
 
 (Itinerario percorso il 05/07/2013 da Bolzano)
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