PASSO DEL GHIFFI, 1068m (Genova-Parma)



Accesso da Borzonasca 14,4 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Borzonasca(157)-ponte sul Rio Calandrino(396)

3,7

239

6,46

ponte sul Rio Calandrino(396m)-Prato Sopralacroce(563)

3,3

167

5,06

Prato Sopralacroce(563)-Vallepiana(629)

1,7

66

3,88

Vallepiana(629)-Belvedere(757)

1,7

128

7,53

Belvedere(757)-punto culminante(1090)

3,4

333

9,79

punto culminante(1090)-Passo del Ghiffi(1068) 

0,6

-22

-3,67





Accesso da Borgonovo Ligure 18,4 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Borgonovo Ligure(102)-San Siro Foce(490)
7,1

388

5,46

San Siro Foce(490)-Montemoggio(607) 

2,4

117

4,87

Montemoggio(607)-Passo del Bocco(956) 

6,0

349

5,82

Passo del Bocco(956)-Passo del Ghiffi(1068) 

2,9

112

3,86





Accesso da Pontestrambo 16,9 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Pontestrambo(604)-Passo del Bocco(956)

14,0

352

2,51

Passo del Bocco(956)-Passo del Ghiffi(1068) 

2,9

112

3,86




Il valico è situato sullo spartiacque tra la genovese valle del torrente Penna, affluente del torrente Sturla, che si unisce ai torrenti Lavagna e Graveglia per formare il torrente Entella che si getta nel Mar Ligure tra Chiavari e Lavagna, e l'emiliana valle del fiume Taro, affluente del Po.
Il passo è attraversato da una strada asfaltata che sale sul versante ovest dalla valle del Penna e sul versante est dal Passo del Bocco (956m), che collega Chiavari alla valle del Taro; risulta pertanto facilmente realizzabile in soli 36 Km l'itinerario circolare percorrendo il versante ligure del Passo del Bocco; il versante occidentale presenta pendenze decisamente ripide nella parte superiore mentre il versante orientale risulta molto più pedalabile; il traffico è quasi inesistente sul versante occidentale; il tranquillo e solitario ambiente naturale della Valle del Penna con i suoi grandiosi panorami rende l'itinerario affascinante.

Sul versante occidentale nella parte bassa di Borzonasca (162m) si abbandona la valle dello Sturla lasciando la strada per il centro del paese ad un incrocio (157m) presso una chiesetta ed un ponte per imboccare la stretta valle del Penna con una dura rampetta seguita da un tratto moderato e da un'altra rampa che conduce all'incrocio dove si lascia a destra la strada per Borzone e la sua abbazia; si tiene a sinistra e si attraversa il torrente su un ponticello, si passa presso una centrale elettrica (178m) che utilizza le acque dei laghi di Giacopiane e si sale duramente su tracciato stretto e tortuoso immerso nel bosco.
Si effettua una diversione in una valletta laterale passando su un ponticello, si tiene a destra ad un incrocio (285m) lasciando a sinistra la diramazione per Caroso e si riattraversa più in alto la stessa valletta; si ritorna nella valle principale e si affronta un tratto di salita esposto al sole con bella vista sull'alta valle e sulla parte conclusiva del tracciato.
Si effettua una nuova diversione per attraversare il ponte sul Rio Calandrino (396m), si passa presso una fattoria e si scorge l'abitato di Perlezzi abbarbicato su un ripido crinale; dopo il bivio (502m) per Perlezzi si procede in leggera ascesa per breve tratto, poi la salita ridiventa impegnativa fino al secondo bivio (574m) per Perlezzi situato all'ingresso del centro abitato di Prato Sopralacroce (563m); si procede in leggera discesa per circa 200 metri fino al centro del paese, dove si trova una fontana ed in forte discesa per altri 250 metri fino al ponte sul torrente (549m).
Dopo aver lasciato a sinistra il tracciato a fondo naturale per il rifugio Prato Mollo (1498m) ed il Passo della Spingarda (1547m) si riprende a salire moderatamente attraversando la parte bassa (533m) della frazione Zanoni, poi si entra nel bosco in decisa ascesa; dopo un ristorante la salita diventa ripida, supera Vallepiana (629m) ed affronta gli impegnativi 1° tornante (667m) e 2° tornante (737m) per raggiungere Belvedere (757m).
Dopo 400 metri facili la strada si impenna presso una stalla e si entra nel bosco con una rampa molto ripida fino al 3° tornante (824m); si effettua un lungo traversone con pendenza leggermente meno dura e si affronta il tratto più difficile (pendenze intorno al 15%) che precede e segue l'aereo e panoramico 4° ed ultimo tornante (930m) in mezzo ad ampi pascoli; si lascia a sinistra la carreggiabile per Malga Vallepiana e si percorre un lungo tratto in costa in forte ascesa; dopo aver aggirato la testa di un valloncello si percorre un tratto panoramico sulla valle sottostante e sul massiccio Monte Aiona (1695m) che la domina, si rientra nel bosco e si arriva al punto culminante a quota 1090m dopo il quale si scende decisamente fino al solitario valico ai piedi del Monte Ghiffi (1237m).
Il panorama è limitato ad ovest dal bosco e più ampio verso est sul Passo del Bocco ed il Monte Zatta (1404m) alle sue spalle.

Sul lato ligure del versante orientale a Borgonovo Ligure (102m) si abbandona la valle dello Sturla e si imbocca la strada che conduce in Emilia attraverso il Passo del Bocco; il tracciato sale impegnativo dapprima sul versante orientale della valle e poi, dopo il ponte sul torrente, sul versante occidentale snodandosi in costa tra prati e boschi.
Dopo le case sparse di Borgonovo si affrontano il 1° tornante (321m) ed il 2° tornante (352m) passando presso alcune case e si procede in mezzo al bosco con pendenza regolare, poi si aggira la testata della valle attraversando il torrente Mogliana su un ponte (420m) e si incontra un breve falsopiano; dopo il 3° tornante (430m) si continua in forte salita nel fitto bosco fino ad aggirare nuovamente la testata della valle lasciando a destra la strada per Semovigo ad un incrocio (470m) presso un ponte.
Con pendenza moderata si raggiunge San Siro Foce (490m) con la sua antica chiesa costruita in posizione panoramica; si continua in costa tra prati e boschetti in sensibile salita fino a Montemoggio (607m), situata in splendida posizione panoramica su un crinale tra la Valle Sturla e la valle che conduce al Passo del Bocco.
Si continua in impegnativa salita nel bosco che alterna castagni e conifere affrontando il 4° tornante (620m), il 5° tornante (722m), il 6° tornante (761m), il 7° tornante e l'ottavo tornante (847m); si continua poi in costa con ampio panorama fino a raggiungere il Passo del Bocco (956m).
Appena prima della sommità del valico si svolta a sinistra imboccando la strada asfaltata con le segnalazioni per “Sopralacroce” che sale in breve al crinale poco ad ovest del Passo del Bocco, entra in territorio emiliano e si snoda in costa con pendenze moderate e lunghi rettilinei fino al passo.

Sul lato emiliano del versante orientale versante si parte dall'incrocio (604m) presso un ponte sul Taro subito a monte delle poche case di Pontestrambo (595m) dove si lascia a destra il tracciato che conduce al Passo del Chiodo (1456m) e si segue senza difficoltà il tortuoso fondovalle; quasi subito si riattraversa il Taro su un ponte (607m).
Dopo un tratto solitario si attraversa il ponte (635m) sul Rio Overarlo e si raggiunge la località Pelosa (636m) dove si trova un agriturismo e si lascia a destra una stradina per Strinata; più avanti si riattraversa il fiume su un ponte (636m) e successivamente ad un incrocio (662m) si ignora la diramazione a destra per Giuncareggio; si oltrepassa la borgata Case Fazzi (670m) con la chiesa di Nostra Signora di Fatima ed in località Molino Nuovo (674m) si lascia a destra la diramazione per Codorso.
Dopo le poche case di Cerosa (702m) si arriva a Molino del Passo dove si lascia a destra la strada per Menta appena prima di un ponte (709m) su un ruscello laterale; si arriva a Santa Maria del Taro (717m), paese raccolto intorno all'omonimo santuario; all'inizio del paese si lascia la strada per il centro e si tiene a sinistra attraversando il Taro su un ponte (717m).
Si imbocca in facile ascesa la valle del torrente Tarola, affluente del fiume Taro, e presso il cartello di fine centro abitato si lascia a destra la breve diramazione che scende a Valleombraria (727m); si superano il ponte (769m) sul Rio della Valle della Cereta ed il ponte (775m) sul Rio della Valle della Schiasa; la salita diventa più impegnativa e subito dopo il ponte (837m) sul Rio Surla si abbandona la provincia di Parma entrando nella provincia di Genova.
Si continua in decisa salita nel bosco e, dopo aver superato la frazione Giaiette, si raggiunge il Passo del Bocco; subito dopo la sommità si svolta a destra per imboccare il tratto conclusivo.

(Itinerario percorso in data 8 maggio 2011 salendo da Borzonasca e scendendo dal Passo del Bocco)



Panorama sul Monte Aiona ed un tratto di salita

Panorama sul Lago di Giacopiane ed i monti ad ovest durante la salita

Il Passo del Ghiffi

Panorama sul Monte Zatta ed il Passo del Bocco dal Passo del Ghiffi

Il valico di Monte Pollano ed il Monte Zatta visti dal Passo del Ghiffi

Il Passo del Bocco col suo laghetto; sullo sfondo la strada per il Passo del Ghiffi

Il Monte Aiona ed il Passo del Ghiffi visti salendo dal Passo del Bocco verso il Passo di M.Pollano

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