| Il valico è
				situato sullo spartiacque tra la genovese valle del torrente
				Penna, affluente del torrente Sturla, che si unisce ai torrenti
				Lavagna e Graveglia per formare il torrente Entella che si getta
				nel Mar Ligure tra Chiavari e Lavagna, e l'emiliana valle del
				fiume Taro, affluente del Po.Il passo è attraversato
				da una strada asfaltata che sale sul versante ovest dalla valle
				del Penna e sul versante est dal Passo del Bocco (956m), che
				collega Chiavari alla valle del Taro; risulta pertanto facilmente
				realizzabile in soli 36 Km l'itinerario circolare percorrendo il
				versante ligure del Passo del Bocco; il versante occidentale
				presenta pendenze decisamente ripide nella parte superiore mentre
				il versante orientale risulta molto più pedalabile; il
				traffico è quasi inesistente sul versante occidentale; il
				tranquillo e solitario ambiente naturale della Valle del Penna
				con i suoi grandiosi panorami rende l'itinerario
				affascinante.
 
 Sul versante occidentale nella parte bassa
				di Borzonasca (162m) si abbandona la valle dello Sturla lasciando
				la strada per il centro del paese ad un incrocio (157m) presso
				una chiesetta ed un ponte per imboccare la stretta valle del
				Penna con una dura rampetta seguita da un tratto moderato e da
				un'altra rampa che conduce all'incrocio dove si lascia a destra
				la strada per Borzone e la sua abbazia; si tiene a sinistra e si
				attraversa il torrente su un ponticello, si passa presso una
				centrale elettrica (178m) che utilizza le acque dei laghi di
				Giacopiane e si sale duramente su tracciato stretto e tortuoso
				immerso nel bosco.
 Si effettua una diversione in una valletta
				laterale passando su un ponticello, si tiene a destra ad un
				incrocio (285m) lasciando a sinistra la diramazione per Caroso e
				si riattraversa più in alto la stessa valletta; si ritorna
				nella valle principale e si affronta un tratto di salita esposto
				al sole con bella vista sull'alta valle e sulla parte conclusiva
				del tracciato.
 Si effettua una nuova diversione per
				attraversare il ponte sul Rio Calandrino (396m), si passa presso
				una fattoria e si scorge l'abitato di Perlezzi abbarbicato su un
				ripido crinale; dopo il bivio (502m) per Perlezzi si procede in
				leggera ascesa per breve tratto, poi la salita ridiventa
				impegnativa fino al secondo bivio (574m) per Perlezzi situato
				all'ingresso del centro abitato di Prato Sopralacroce (563m); si
				procede in leggera discesa per circa 200 metri fino al centro del
				paese, dove si trova una fontana ed in forte discesa per altri
				250 metri fino al ponte sul torrente (549m).
 Dopo aver
				lasciato a sinistra il tracciato a fondo naturale per il rifugio
				Prato Mollo (1498m) ed il Passo della Spingarda (1547m) si
				riprende a salire moderatamente attraversando la parte bassa
				(533m) della frazione Zanoni, poi si entra nel bosco in decisa
				ascesa; dopo un ristorante la salita diventa ripida, supera
				Vallepiana (629m) ed affronta gli impegnativi 1° tornante
				(667m) e 2° tornante (737m) per raggiungere Belvedere
				(757m).
 Dopo 400 metri facili la strada si impenna presso una
				stalla e si entra nel bosco con una rampa molto ripida fino al 3°
				tornante (824m); si effettua un lungo traversone con pendenza
				leggermente meno dura e si affronta il tratto più
				difficile (pendenze intorno al 15%) che precede e segue l'aereo e
				panoramico 4° ed ultimo tornante (930m) in mezzo ad ampi
				pascoli; si lascia a sinistra la carreggiabile per Malga
				Vallepiana e si percorre un lungo tratto in costa in forte
				ascesa; dopo aver aggirato la testa di un valloncello si percorre
				un tratto panoramico sulla valle sottostante e sul massiccio
				Monte Aiona (1695m) che la domina, si rientra nel bosco e si
				arriva al punto culminante a quota 1090m dopo il quale si scende
				decisamente fino al solitario valico ai piedi del Monte Ghiffi
				(1237m).
 Il panorama è limitato ad ovest dal bosco e
				più ampio verso est sul Passo del Bocco ed il Monte Zatta
				(1404m) alle sue spalle.
 
 Sul lato ligure del versante
				orientale a Borgonovo Ligure (102m) si abbandona la valle dello
				Sturla e si imbocca la strada che conduce in Emilia attraverso il
				Passo del Bocco; il tracciato sale impegnativo dapprima sul
				versante orientale della valle e poi, dopo il ponte sul torrente,
				sul versante occidentale snodandosi in costa tra prati e boschi.
 Dopo le case sparse di Borgonovo si affrontano il 1°
				tornante (321m) ed il 2° tornante (352m) passando presso
				alcune case e si procede in mezzo al bosco con pendenza regolare,
				poi si aggira la testata della valle attraversando il torrente
				Mogliana su un ponte (420m) e si incontra un breve falsopiano;
				dopo il 3° tornante (430m) si continua in forte salita nel
				fitto bosco fino ad aggirare nuovamente la testata della valle
				lasciando a destra la strada per Semovigo ad un incrocio (470m)
				presso un ponte.
 Con pendenza moderata si raggiunge San Siro
				Foce (490m) con la sua antica chiesa costruita in posizione
				panoramica; si continua in costa tra prati e boschetti in
				sensibile salita fino a Montemoggio (607m), situata in splendida
				posizione panoramica su un crinale tra la Valle Sturla e la valle
				che conduce al Passo del Bocco.
 Si continua in impegnativa
				salita nel bosco che alterna castagni e conifere affrontando il
				4° tornante (620m), il 5° tornante (722m), il 6°
				tornante (761m), il 7° tornante e l'ottavo tornante (847m);
				si continua poi in costa con ampio panorama fino a raggiungere il
				Passo del Bocco (956m).
 Appena prima della sommità del
				valico si svolta a sinistra imboccando la strada asfaltata con le
				segnalazioni per “Sopralacroce” che sale in breve al
				crinale poco ad ovest del Passo del Bocco, entra in territorio
				emiliano e si snoda in costa con pendenze moderate e lunghi
				rettilinei fino al passo.
 
 Sul lato emiliano del versante
				orientale versante si parte dall'incrocio (604m) presso un ponte
				sul Taro subito a monte delle poche case di Pontestrambo (595m)
				dove si lascia a destra il tracciato che conduce al Passo del
				Chiodo (1456m) e si segue senza difficoltà il tortuoso
				fondovalle; quasi subito si riattraversa il Taro su un ponte
				(607m).
 Dopo un tratto solitario si attraversa il ponte (635m)
				sul Rio Overarlo e si raggiunge la località Pelosa (636m)
				dove si trova un agriturismo e si lascia a destra una stradina
				per Strinata; più avanti si riattraversa il fiume su un
				ponte (636m) e successivamente ad un incrocio (662m) si ignora la
				diramazione a destra per Giuncareggio; si oltrepassa la borgata
				Case Fazzi (670m) con la chiesa di Nostra Signora di Fatima ed in
				località Molino Nuovo (674m) si lascia a destra la
				diramazione per Codorso.
 Dopo le poche case di Cerosa (702m)
				si arriva a Molino del Passo dove si lascia a destra la strada
				per Menta appena prima di un ponte (709m) su un ruscello
				laterale; si arriva a Santa Maria del Taro (717m), paese raccolto
				intorno all'omonimo santuario; all'inizio del paese si lascia la
				strada per il centro e si tiene a sinistra attraversando il Taro
				su un ponte (717m).
 Si imbocca in facile ascesa la valle del
				torrente Tarola, affluente del fiume Taro, e presso il cartello
				di fine centro abitato si lascia a destra la breve diramazione
				che scende a Valleombraria (727m); si superano il ponte (769m)
				sul Rio della Valle della Cereta ed il ponte (775m) sul Rio della
				Valle della Schiasa; la salita diventa più impegnativa e
				subito dopo il ponte (837m) sul Rio Surla si abbandona la
				provincia di Parma entrando nella provincia di Genova.
 Si
				continua in decisa salita nel bosco e, dopo aver superato la
				frazione Giaiette, si raggiunge il Passo del Bocco; subito dopo
				la sommità si svolta a destra per imboccare il tratto
				conclusivo.
 
 (Itinerario percorso in data 8 maggio 2011
				salendo da Borzonasca e scendendo dal Passo del Bocco)
 |