PASSO DEL PRADACCIO, 1617m (Lucca-Modena)

(VALICO DI SAN PELLEGRINO IN ALPE)



Accesso da Castelnuovo di Garfagnana 18,1 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Castelnuovo di Garfagnana (270)-bivio Campori(398) 
3,9

128

3,28

Bivio Campori(398)-Pellissana(778)

4,4

380

8,64

Pellissana(778)-Chiozza(923) 

1,7

145

8,53

Chiozza(923)-Case Boccaia(1199) 

3,7

276

7,46

Case Boccaia(1199)-San Pellegrino in Alpe(1523) 

3,0

324

10,80

San Pellegrino in Alpe(1523)-Passo del Pradaccio(1617)

1,4

94

6,71





Accesso da Passo delle Radici 1 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Passo delle Radici(1529)-Passo del Pradaccio(1617)

1,0

88

8,80




Il passo di Pradaccio, denominato anche Valico di San Pellegrino in Alpe,è situato sullo spartiacque tra l'emiliana valle del torrente Dragone e la toscana valle del torrente Sillico, in Garfagnana.
La strada asfaltata sale stretta e ripida da Castelnuovo di Garfagnana e scende brevemente fino al Passo delle Radici (1529m), dove si incontra la strada statale N. 324; è generalmente considerata la più dura salita appenninica per le durissime pendenze che caratterizzano il tratto che conduce al Santuario di San Pellegrino in Alpe.
La salita è stata affrontata nel corso del Giro d'Italia del 2000 e la sua durezza ha consentito a Francesco Casagrande di staccare tutti gli avversari, vincere la tappa e conquistare la maglia rosa.

Il percorso inizia a Castelnuovo di Garfagnana (270m), il principale centro dell'alta valle, dove si imbocca la strada in direzione del Passo delle Radici e del confine emiliano.
Si affrontano subito gli impegnativi 1° tornante (310m) e 2° tornante (321m) che conducono al Piano Pieve che si percorre in falsopiano lasciando sulla sinistra ad un incrocio (355m) la diramazione per il centro di Pieve Fosciana (369m); al termine del paese ad un incrocio (398m) si svolta a destra imboccando una stretta strada asfaltata che dopo poche centinaia di metri supera la piccola frazione di Campori (420m) e si inerpica ripida e solitaria tra fitti boschi che consentono un'ottima ombreggiatura seguendo il crinale tra due valli laterali della valle del Serchio.
Si affrontano il 3° tornante (531m), il 4° tornante, il 5° tornante (560m), il 6° tornante (591m), il 7° tornante (636m), l'ottavo ed il 9° tornante, il 10° e l'undicesimo tornante (788m).
Un breve pianoro conduce a Pellissana (778m) ma subito dopo le poche case la salita ridiventa impegnativa, effettua una diversione verso est, supera il 12° tornante (812m) e sale severamente a Chiozza (923m).
Nel centro del paesino si svolta a destra e si affronta una ripida rampa con la quale si esce dall'abitato; si continua con un tratto di pendenza moderata seguito da un'altra dura rampa e da un pezzo facile; la salita diventa poi costantemente dura fino ad una casa isolata presso un passo che consente di cambiare versante.
La salita diventa moderata e raggiunge alcune case, dove si impenna per alcune centinaia di metri, poi si affronta una breve ma sensibile discesa che conduce alla località di Case Boccaia (1160m).
Si riprende a salire duramente per quasi un chilometro; un brevissimo falsopiano consente di raggiungere un altro gruppetto di case presso le quali si incontra il temuto cartello che indica pendenza al 18%.
Si affronta la durissima rampa con pendenza che resta al 18% per 500 metri prima di poter rifiatare per breve tratto; dopo un agriturismo si affronta un'altra ripidissima rampa e si supera una doppia curva ad esse che conduce nel bosco.
Si affrontano ravvicinatissimi il 13° tornante (1441m) ed il 14° tornante, che non sono durissimi, ma all'uscita del secondo si incontra il tratto più duro con pendenze superiori al 20%; con il 15° tornante (1472m) ed il 16° vicinissimo tornante si arriva ai piedi del nucleo medievale costruito intorno al santuario e lo si costeggia sul lato orientale prima di svoltare a sinistra ed arrivare sempre con una ripida rampa alla piazzetta di San Pellegrino in Alpe (1523m); un corridoio in pietra consente l'accesso al suggestivo santuario; intorno alla piazzetta ci sono alcuni luoghi di ristoro e vendita di prodotti tipici.
Si continua in salita ancora dura, ma non paragonabile al tratto precedente, fino a quando la pendenza diminuisce percorrendo una radura; si entra nel bosco e senza difficoltà si raggiunge il passo, segnalato solo dai cartelli di limite delle province di Lucca e Modena; una strada a fondo naturale si distacca verso est e dopo un lungo giro alle pendici del Monte Albano raggiunge Barga.

Dal Passo delle Radici (1529m) si imbocca la strada che sale ripidamente passando davanti ad una fontanella ed al Santuario della Madonna Addolorata; con ampio panorama sul versante emiliano si raggiunge in breve il valico.

Dal momento che la strada del Passo delle Radici inizia proprio a Castelnuovo Garfagnana l'itinerario circolare risulta facilmente realizzabile; è consigliabile percorrere in discesa la strada del Passo delle Radici.
Il percorso che attraverso San Pellegrino in Alpe ed il Passo di Pradaccio congiunge la Garfagnana con la Pianura Padana è il tracciato storico di collegamento, la cosiddetta "Strada Vandelli", ed è stato molto frequentato nel passato fino all'apertura della più comoda ed agevole strada del Passo delle Radici.

(Itinerario percorso il 02/06/2004)



L'ingresso sud al complesso di San Pellegrino in Alpe

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