LAI DA VONS, 2030m (Grigioni)



Accesso da Sufers 5,9 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Sufers(1429)-Foppa(1870) 
4,3

441

10,26

Foppa(1870)-cartello lago(1970)

0,9

100

11,11

cartello lago(1970)-fine asfalto(2030)
0,7

60

8,57




L'idilliaco laghetto (1994m) si trova sul versante settentrionale della valle dell'Hinterrhein ed è raggiunto da una ardita stradina asfaltata molto ripida che parte da Sufers, paesino che si trova a 4,2 Km da Splugen sulla strada che conduce al Passo dello Spluga ed al Passo di San Bernardino; guardando dal lago di Sufers la parete non sembrerebbe possibile l'esistenza di un tracciato stradale, invece esiste ed è stato magistralmente disegnato nel bosco.
La strada non conduce propriamente al laghetto ma passa ad occidente di esso in una vicina conca; tutta la zona viene denominata usando come toponimo il nome del laghetto per cui la salita viene identificata con il nome Lai da Vons; il percorso è quasi interamente asfaltato, però nell'estate 2011 si incontrano alcuni punti in cui la parte verso valle risulta praticamente priva di asfalto, un tratto di circa 200 metri a metà salita dove a causa di una frana l'asfalto è molto rovinato o quasi sparito ed un tratto di 140 metri pianeggianti di ottimo sterrato prima dell'ultima rampa; la sede stradale è molto stretta e risulta difficoltoso persino l'incrocio tra una bicicletta ed un'autovettura o un trattore, ma fortunatamente il traffico è scarsissimo.

Presso lo svincolo lo svincolo (1406m) dell'autostrada di Sufers sulla sponda settentrionale dell'omonimo lago artificiale si lascia la strada cantonale e si imbocca la strada ben segnalata che in 200 metri conduce al centro di Sufers (1429m), paese che si trova in posizione leggermente elevata rispetto al lago ed alle due arterie che lo costeggiano.
Dopo aver superato la posta ed il municipio si supera un primo quadrivio presso una fontana e si svolta a destra all'incrocio subito successivo; presso un'altra fontana dopo pochi metri si piega leggermente a sinistra e si comincia a salire passando presso una stalla; si raggiunge rapidamente il primo tornante dove si ignora la diramazione a destra e si continua in forte ascesa tra i prati affrontando il secondo tornante (1474m) dopo il quale si gode un ampio panorama sul lago e la valle prima di entrare nel bosco con pendenza che diventa ancora più dura.
Si incontrano diversi punti in cui sul lato valle l'asfalto è sparito ed è stato sostituito da terra e sassolini, comunque risulta sempre possibile pedalare restando verso monte sull'asfalto data la scarsissima quantità di traffico sul percorso; si continua in ripida ascesa superando il terzo tornante (1561m); dopo il 4° tornante si incontrano una galleria (1727m) di 80 metri scavata nella roccia con il fondo bagnato per le infiltrazioni di acqua ed un tratto di circa 200 metri in cui l'asfalto è quasi scomparso a causa di una frana ma comunque si riesce a stare in sella anche con una bicicletta da corsa.
Si ritrova un buon asfalto, si percorre un ponticello sul torrente emissario del lago che scende formando diverse cascatelle, si affronta il 5° tornante e si percorre un tratto alto sulla profonda gola dove scorre il torrente, che si riattraversa appena prima di uscire dal bosco in ampie ma ripide praterie; si raggiungono le baite di Foppa (1870m) presso il 6° tornante, poi si affrontano gli ultimi due durissimi tornanti tra i prati e si raggiunge una palina segnaletica (1970m) con la scritta Lai da Vons e le indicazioni per raggiungere il lago in pochi minuti a piedi lungo un sentierino non ciclabile neanche in mountain-bike.
Si continua a salire raggiungendo una casa (1991m), dove si dirama una sterrata a destra, e con pendenza solo leggermente meno dura si effettua un ampio curvone a destra tra i prati; si incontrano 140 metri pianeggianti di ottimo sterrato tranquillamente ciclabile con qualsiasi bicicletta prima dell'ultima ripida rampa di 150 metri che conduce al termine della strada asfaltata (2030m) presso una costruzione rurale in legno.
Il lago non è visibile perché nascosto da un dosso erboso; per poterlo vedere bisogna continuare lungo la sterrata in falsopiano per circa 200 metri finché lo specchio lacustre appare sulla destra in un grandioso scenario montano dove spiccano verso sud il Suretta (3027m) ad est ed il Pizzo Tambò (3275m) ad ovest; la strada sterrata presenta un incrocio : a sinistra si dirige verso la Cufercalhutte (2385m) mentre proseguendo diritti una ripida breve rampa conduce al vicino Vizanpass (2075m).

(Itinerario percorso il 31/07/2011).



Sufers e la parete dove si inerpica la strada

Panorama durante la salita sulla valle con il Pizzo Tambò a sinistra e l'Adula a destra

La fine della strada asfaltata con il Pizzo Tambò sullo sfondo

Panorama sul laghetto con il Suretta sullo sfondo

La rampa finale che conduce al Vizanpass sul crinale

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