BORMIO 3000 – CIMA BIANCA, 3012 (Sondrio)



Accesso da Bormio-ponte sul Frodolfo 17,1 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Bormio(1203)-3° tornante(1356)
A
2,5

153

6,12

3° tornante(1356)-7° tornante(1622)
A
3,1

266

8,58

7° tornante(1622)-10° tornante(1781)
A
2,1

159

7,57

10° tornante(1781)-Bormio 2000(1952) 
A
2,1

171

8,14

Bormio 2000(1952)-la Rocca(2165)
N A
1,9

213

11,21

la Rocca(2165)-Valbella(2527)
N A
2,7

362

13,41

Valbella(2527)-Cimino(2636)
N A
0,7

109

15,57

Cimino(2636)-Cima Bianca(3012)
N A
2,0

376

18,80




La cima domina la conca di Bormio ed è raggiunta dalla funivia più elevata del comprensorio sciistico bormiese e da una strada non asfaltata di servizio degli impianti che risulta in gran parte ciclabile con fondo generalmente buono ma presenta alcuni strappi dove bisogna scendere di sella e spingere la bicicletta per le pendenze micidiali ed il fondo in qualche punto difficoltoso.
Dalla vetta partono alcuni tracciati di downhill e sono numerosi i ciclisti che salgono con la funivia per effettuare la discesa lungo le apposite piste; sono molto più rari invece i ciclisti che affrontano la lunghissima e durissima ascesa.

A Bormio si lascia la strada statale N.38 del Passo dello Stelvio e si imbocca per 300 metri in leggera discesa la strada per la Valfurva ed il Passo di Gavia (2621m); quando questa piega a sinistra lungo il torrente Frodolfo si procede diritti per attraversare il torrente su un ponte (1203m) che rappresenta l'inizio della salita che ancora per 800 metri risulta molto facile.
Alla prima rotonda si imbocca la terza strada in uscita quasi parallela a quella con cui si è entrati nella rotonda, si procede tra le case, si svolta a destra ed alla successiva rotonda si tiene a sinistra; si svolta a destra a due incroci ben segnalati e si raggiunge una galleria di 140 metri sotto le piste di sci.
In galleria si comincia a salire fortemente e con un'impennata al 10% si esce dal territorio del comune di Bormio e si raggiunge Eira, piccola frazione del comune di Valdisotto, dove si affronta il primo tornante a sinistra in corrispondenza del quale si distacca a destra la strada per l'estesa frazione di Piatta.
Si sale fra i prati con ampia vista sulla conca di Bormio e si affronta il 2° tornante; in corrispondenza del 3° tornante si lasciano sulla destra le case di un nucleo alto della frazione Piatta (1356m).
Si entra nel bosco sempre in forte salita e si affrontano il 4° ed il 5° tornante; in corrispondenza del 6° tornante si lascia a sinistra la strada agro-pastorale a fondo naturale San Pietro-Foce; poco dopo si raggiunge San Pietro e si attraversa la parte più moderna dove si incontra una bella fontana (1511m) mentre il nucleo più vecchio e la chiesa (1492m) restano a quota inferiore sulla destra.
La pendenza è molto dura, intorno al 10/12%, e si mantiene tale mentre si continua con un lungo tratto abbastanza rettilineo nel bosco dove si lascia a sinistra (1582m) la diramazione per Ciuk (1638m); dopo il 7° tornante (1622m) la pendenza diminuisce leggermente pur restando sempre impegnativa; si superano l'ottavo tornante, il 9° tornante (1736m), dove si trova uno spiazzo per il parcheggio, ed il 10° tornante (1781m), dopo il quale si incontrano un agriturismo a destra e la baita Remondaccia a sinistra.
Si affronta l'undicesimo tornante (1834m) e con gli ultimi due tornanti in continua ascesa si imbocca il rettilineo finale con strada molto ampia per consentire il parcheggio sui due lati; si arriva alla piccola aiuola spartitraffico con il cartello “Bormio 2000” e con una brevissima ripida rampa si termina la salita presso la stazione di arrivo della cabinovia proveniente da Bormio sulla sinistra e la stazione di partenza della funivia per Bormio 3000 sulla destra.
Si svolta a destra seguendo le indicazioni per “Chalet dei Rododendri” appena prima della stazione della funivia effettuando il 14° tornante; di fronte alla cappella termina il tratto asfaltato e si imbocca una pista dal buon fondo naturale che dopo 100 metri facili fra i prati entra nel bosco in forte salita.
La pendenza diminuisce leggermente e si ignora una diramazione a destra; in ripida ascesa si affrontano tre tornanti, poi si effettua un lungo traversone che incrocia la funivia ed attraversa le piste da sci di Pian dei Larici.
Con un ripido strappo ma ancora con piena ciclabilità si arriva al 18° tornante davanti allo Chalet dei Rododendri in località La Rocca (2165m) e si effettua un lungo traversone tra le piste da sci incrociando la funivia; dopo un tratto di salita moderata cominciano i problemi di ciclabilità con la rampa dove si ignora la diramazione a destra per le Baite Vallecetta (2234m).
Ai limiti della ciclabilità si arriva al 19° tornante e senza problemi si supera il 20° tornante ma prima e dopo il 21° tornante bisogna scendere e spingere la bicicletta; si torna in sella per affrontare il 22° ed il 23° tornante, passare presso un pilone della funivia ed attraversare nuovamente le piste da sci.
Si incrocia la pista di downhill ed a piedi si raggiunge il 24° tornante destrorso dove si ritorna in sella per raggiungere senza difficoltà la località Valbella (2527m) dove arriva una seggiovia da Bormio 2000 e parte un'altra seggiovia per Bormio 3000-Cima Bianca; la strada si mantiene sempre vicino al tracciato di questa seggiovia e leggermente ad est di questo nell'ultimo tratto.
Si tiene a sinistra e dopo un tratto pedalabile si effettua a piedi una ripida e sconnessa rampa che conduce al panoramico 25° tornante (2606m) ancora destrorso dove si torna in sella per raggiungere senza difficoltà il Cimino presso la stazione di arrivo di una seggiovia (2636m); si tiene a sinistra e si procede a piedi per un centinaio di metri lungo una ripidissima pista da sci.
Si continua cercando di rimanere in sella lungo l'ampia pista costeggiata dal tracciato di downhill; la larghezza consente di salire zigzagando nei punti più duri.
Si alternano tratti ciclabili ed altri impossibili; dopo un pilone della seggiovia si scende per pochi metri prima di una rampa durissima; si entra in una conca che si risale con pendenze dure ma tracciato ciclabile fino all'inizio della ripidissima ed un po' sconnessa rampa finale dove bisogna procedere a piedi per poi ritornare in sella e sbucare sulla spianata sommitale che si percorre fino ad arrivare sulla terrazza in legno dietro la stazione della funivia a quota 3012m.
Presso la stazione della funivia ma leggermente più in basso si trova anche la stazione di arrivo della seggiovia sulla quale è scritta la quota 3011m.
Il panorama è eccezionale anche se purtroppo la stazione della funivia rovina un angolo di visuale; da nord verso est si ammirano la Cresta di Reit (3075m) ed il Monte Cristallo (3434m), l'Ortles (3905m), il Gran Zebrù (3851m), il Monte Confinale (3370m) in primo piano, il Monte Cevedale (3757m), il Monte Vioz (3645m) e la Punta San Matteo (3678m) che dominano la sottostante Valfurva; a sud est svetta il Monte Sobretta (3296m) separato da Cima Bianca dalla Valle di Sobretta con i suoi laghetti; vicinissimo a sud-ovest si trova il Monte Vallecetta (3156m).
Posizionandosi tra la stazione della seggiovia e quella della funivia si riescono a vedere il gruppo del Bernina (4049m) ad ovest, la Cima de' Piazzi (3439m) sull'opposto versante della conca di Bormio, le montagne di Livigno ed intorno al Lago di Cancano ed un ampio cerchio di montagne; la conca di Bormio è ben visibile 1800 metri più in basso.

(Itinerario percorso il 03/08/2015)



L'ultima ripidissima rampa che conduce alla vetta

Panorama sulla conca di Bormio; in primo piano il Cimino e la strada di salita

Panorama sulla conca di Bormio e le montagne circostanti

In vetta davanti alle stazioni di arrivo di funivia e seggiovia

In vetta con il vicino Monte Sobretta sullo sfondo

Il vicino Monte Vallecetta

Il Monte Sobretta e l'omonima valle che lo separa da Cima Bianca

Panorama sulla Valfurva, l'Ortles Cevedale, il Gran Zebrù ed il M.Confinale


Per vedere il video del punto di arrivo e del panorama clicca



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