FORCELLA LAVARDET, 1542m (Udine-Belluno)



Accesso da Patuscera 23,2 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Patuscera(522)-Avausa(652)
A
4,2

130

3,09

Avausa(652)-Pieria(680)
A
1,6

28

1,75

Pieria(680)-Pesariis(758)
A
2,0

78

3,90

Pesariis(758)-Culzei(933)
A

5,4

175

3,24

Culzei(933)-Pian di Casa(1236)
A

4,9

303

6,18

Pian di Casa(1236)-Forcella Lavardet(1542) 
A

5,1

306

6,00






Accesso da Santo Stefano di Cadore 13,6 Km

NON ASFALTATA

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Santo Stefano di Cadore(908)-Campolongo(940) 
A

2,5

32

1,28

Campolongo(940)-Forcella Lavardet(1542)
N A

11,1

602

5,42




Il passo collega la friulana valle del torrente Pesarina, appartenente al bacino del Tagliamento, con la veneta valle del Piave mediante una strada asfaltata solo sul versante friulano; il versante veneto non è asfaltato, risulta interessato da movimenti franosi ed è vietato al traffico.

Il percorso sul versante orientale inizia ad un incrocio (524m) a nord di Ovaro (525m) ed a sud di Comeglians (553m) dove si abbandona la strada che percorre la valle del torrente Degano, affluente del Tagliamento, si percorre un lungo e stretto ponte sul torrente stesso, si attraversa senza difficoltà Patuscera (522m), ultima frazione di Ovaro e si imbocca la Val Pesarina, famosa con la qualifica di valle degli orologi.
Quando la valle si restringe e diventa boscosa e spopolata si sale fortemente per circa 1 chilometro fino a quando la vallata si riapre e si incontra Croce, la prima frazione di Prato Carnico.
La salita diventa moderata e si raggiunge Avausa (652m), presso la cui chiesa si incontra una brevissima contropendenza, poi una torre pendente annuncia il centro abitato di Prato (686m), dove si trova un ristorante; subito dopo si arriva al capoluogo Pieria (680m) che si attraversa con alcune strettoie.
Dopo un falsopiano si sale duramente attraversando Osais (722m) dove si trova una bella fontana e dopo un tratto facile si arriva a Pesariis (758m) che si lascia sulla sinistra salendo sensibilmente sul lato destro della valle.
Si passa davanti ad una fabbrica di orologi (797m) e si affronta un tratto con pendenza moderata seguito da un falsopiano e da un'impegnativa e tortuosa salita con vista sul prospiciente Monte Creta Forata (2462m).
La salita si interrompe presso una breve galleria paravalanghe ed il tracciato si restringe ed entra in una stretta gola dove si passa un ponticello e si raggiunge la località Culzei (933m) con la sua bella cappellina dove inizia una rampa impegnativa; la strada diventa quasi pianeggiante e percorre 3 moderne ed ampie semigallerie paravalanghe.
Si supera l'ex-ristorante Rio Bianco (1015m) e si riprende a salire con decisione, si supera con un ponte moderno uno scosceso canalone che scende dalla ripida parete rocciosa del Monte Siera e si affrontano i primi due impegnativi tornanti.
Dopo il ponte su un altro canalone si sbuca in un'ampia conca prativa che si risale con due tornanti tra i quali si trova in bella posizione panoramica l'albergo-ristorante Pradelbosco (1175m).
Si continua in decisa salita nel bosco e si arriva a Pian di Casa (1236m) dove si trovano un bar-ristorante ed il parcheggio alla partenza delle piste di sci di fondo; si continua con un lungo rettilineo nel bosco e si affronta il tratto conclusivo con il 5° e 6° tornante ed un lungo tratto tortuoso nel bosco con impegnativa pendenza.
Dopo il 7° ed ultimo tornante si supera l'incrocio (1539m) per Sella di Razzo e Sella Ciampigotto (1790m) e con 200 metri pianeggianti si arriva alla sommità del passo dove non sorge nulla, nemmeno il cartello di valico; si trova solo il cartello di divieto di transito; il passo è dominato a nord dal Monte Terza Grande (2586m).

Sul versante occidentale veneto si parte da Santo Stefano di Cadore (908m) seguendo la strada per Sappada fino a Campolongo (940m), dove si imbocca la strada asfaltata che percorre il ponte sul fiume Piave, attraversa la frazione Pomare (941m) e risale la parte iniziale della valle del torrente Frison attraversando il torrente; al successivo ponte si arriva al termine del tratto asfaltato.
Il percorso continua a fondo naturale e dopo aver attraversato il torrente (1181m) affronta 14 spettacolari tornantini ravvicinatissimi e riattraversa il torrente al Ponte in cima alla Merendera (1281m).
Dopo il ponte successivo (1334m) il tracciato si innalza rispetto al torrente e continua su fondo naturale abbastanza malridotto con forti pendenze fino al valico; esiste un divieto di transito anche se poco rispettato; il tracciato comunque risulta impercorribile con biciclette da corsa e richiede l'uso di mountain-bike; anche per i veicoli a motore risultano adeguati solo auto e moto da fuoristrada.

Dall'incrocio (1539m) 200 metri prima del passo una buona strada asfaltata, che si mantiene sempre in Veneto, raggiunge l'incrocio (1725m) dove si lascia a sinistra il tracciato di collegamento tra il Cadore e la Carnia che supera la Sella di Razzo (1760m) e la Sella di Rioda (1801m) e discende a Sauris e nella valle del torrente Lumiei mentre a destra si sale alla Sella Ciampigotto (1790m) dalla quale si può scendere nella valle del Piave.

(Itinerario percorso il 26/07/2013)



Panorama sul Monte Creta Forata durante la salita

La sommità del passo tra i boschi

Il Monte Terza Grande domina il passo da nord



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