Il
valico, posto sullo spartiacque tra la valle di Susa e la valle
del Sangone, è percorso da una strada asfaltata, stretta
ed impegnativa. L'itinerario, breve ma ricco di panorami e di
interessi culturali, transita presso la Sacra di San Michele,
monumentale complesso di edifici medievali costruito sulla
sommità del Monte Pirchirano (962m), con completo dominio
dell'imbocco della valle di Susa.
Sul versante
settentrionale dalla zona moderna di Avigliana (346m) ai piedi
del borgo antico (383m) si segue il Corso Laghi in leggera salita
fino al Santuario della Madonna dei Laghi (358m) dove si inizia a
costeggiare il Lago Grande (o di Avigliana) (346m) fino alla
rotonda con la strada proveniente da Orbassano e Trana, in
località Meana (355m). La strada percorre poi lo
stretto istmo che separa il Lago Grande a nord dal Lago Piccolo
(o di Trana) (354m) a sud ed affronta una breve rampa. Ad un
incrocio (381m) si abbandona la strada provinciale per Giaveno e
si svolta a destra seguendo le indicazioni per il Colle Braida e
la Sacra di San Michele; si comincia subito l'ascesa nel fitto
bosco con pendenza generalmente impegnativa ma con qualche breve
tratto più facile. Dopo l'ampio 1° tornante e lo
stretto 2° tornante (450m) si lascia a sinistra un primo
accesso al Villaggio Primavera e dopo il 3° tornante si
ignora sempre a sinistra ad un incrocio (537m) un secondo accesso
al villaggio. Si affronta lo stretto 4° tornante e si
raggiunge l'incrocio dove si lascia a sinistra la strada
asfaltata per la borgata Case Vai del comune di Valgioie e per
Giaveno; poco dopo ad un incrocio (627m) si lascia a sinistra la
breve diramazione di accesso alla Certosa di Avigliana. Dopo
un tratto con pendenza segnalata al 10% si perviene all'incrocio
(645m) di accesso alla frazione Mortera e si percorrono alcune
centinaia di metri di forte discesa ed un tratto di falsopiano
fino al ponte (592m) sul Rio Fico dove si passa dal territorio
del comune di Avigliana a quello del comune di Sant'Ambrogio di
Torino. Si riprende a salire ripidamente in costa lungo il
dirupato versante della valle di Susa, ammirando da considerevole
altezza i paesi del fondovalle; all'uscita di una curva appare
maestosa la Sacra di San Michele. La via percorsa è
denominata "Strada dei principi" perché
utilizzata nel 1836 per il trasporto alla Sacra delle salme dei
principi sabaudi. Si sfiora la borgata di San Pietro (769m),
piccolo agglomerato ai piedi della Sacra in una verde conca;
presso un ponticello subito dopo il paese inizia il tratto che
nei giorni festivi risulta a senso unico percorribile solo in
salita fino al Colle Braida. Dopo il 5° tornante (794m) si
prosegue in dura ascesa nel bosco per arrivare al Colle della
Croce Nera (861m), sul costone che congiunge l'isolato Monte
Pirchirano (962m) alla parete meridionale della valle di Susa. A
destra si distacca la stradina asfaltata, stretta ed a tratti
molto ripida, che percorre il costone per alcune centinaia di
metri fino all'ingresso della Sacra di San Michele. Sul colle
si effettua il 6° tornante e dopo il vicino 7° tornante
si percorre un impegnativo traversone tra i boschi con bella
vista sulle montagne dell'alta valle di Susa; dopo la borgata
Basinatto il tracciato piega verso sud in una valletta laterale
ed in breve raggiunge il valico, ampia e verde sella punteggiata
di villette. La sommità del passo è esattamente
tra la cappella dedicata a Santa Rosa da Lima ad est e lo sbocco
di una stradina ad ovest presso un ristorante-pizzeria.
Il
tracciato sul versante meridionale si snoda in un ambiente
completamente diverso: la felice esposizione a sud di questo
versante e la protezione offertagli dalle montagne circostanti lo
hanno reso una zona densamente popolata e ricca di coltivazioni
in netto contrasto con il selvaggio versante nord. Il percorso
inizia alla rotonda (509m) all'ingresso di Giaveno, principale
centro della Val Sangone, presso il ponte sul Rio Tortorello,
dove si seguono le indicazioni per Valgioie ed il Colle Braida e
si imbocca la Via Sacra San Michele, tratto urbano della strada
provinciale 188. Si comincia a salire con pendenza subito
impegnativa uscendo da Giaveno con un lungo rettilineo; si entra
nel territorio del comune di Valgioie e dopo il ponte sul Rio
Orbana si incontra il 1° tornante (597m) in borgata
Molino. Dopo un tratto fra case sparse si affronta lo stretto
2° tornante (625m) al limite del bosco e con un traversone
fra ville e coltivazioni si arriva in borgata Bussone e dopo un
breve tratto nel bosco ad un incrocio (712m) si lascia a sinistra
l'accesso alla parte centrale della borgata con la chiesa di
Sant'Anna. Si affrontano in rapida sequenza il 3°
tornante, dove si ignora la diramazione a destra, il panoramico
4° tornante ed il 5° tornante (760m), dove si trova il
cartello della borgata Combravino; dopo il 6° tornante presso
una piccola area attrezzata si aggira con il larghissimo 7°
tornante il nucleo centrale della borgata Combravino. Con un
rettilineo si raggiunge la borgata Modoprato (845m); subito dopo
si oltrepassa la borgata Chiodrero e si arriva a Chiapero
(toponimo utilizzato dalla carta tecnica regionale e presente sul
sito del comune) o Chiappero (toponimo presente sui cartelli
stradali), il capoluogo del comune di Valgioie; ad un incrocio
(869m) presso il parcheggio si lascia a sinistra la breve
diramazione per la chiesa parrocchiale ed il municipio. Nella
parte alta del paese si affronta l'ottavo tornante ed in borgata
Levrette si incontra lo stretto 9° ed ultimo tornante; con un
duro traversone nel bosco si raggiunge il passo.
Fra
Giaveno ed il bivio di Meana ci sono solo 5,5 Km con moderata
pendenza, per cui risulta facile completare l'itinerario
circolare.
(Itinerario percorso il 28/09/1985 salendo dal
versante settentrionale e scendendo dal versante meridionale)
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