PASSO DELLA MENDOLA, 1363m (Bolzano-Trento)



Accesso da Bolzano 24,9 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Bolzano(262)-San Michele(411)  
9,7

149

1,54

San Michele(411)-primo tornante(680)
4,8

269

5,60

primo tornante(680)-sesto tornante(910)
3,7

230

6,22

sesto tornante(910)-settimo tornante(1180)
3,9

270

6,92

settimo tornante(1180)-Passo della Mendola(1363)
2,8

183

6,54





Accesso da Mezzolombardo 46,7 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Mezzolombardo(223)-Denno(429)

9,5

206

2,17

Denno(429)-Terres(593)

5,9

164

2,78

Terres(593)-Tuenno(629)

4,7

36

0,77

Tuenno(629)-Dermulo(548)

5,2

-81

-1,56

Dermulo(548)-Sanzeno(640) 

3,8

92

2,42

Sanzeno(640)-Cavareno(973)

8,6

333

3,87

Cavareno(973)-Ronzone(1084)

2,5

111

4,44

Ronzone(1084)-Passo della Mendola(1363) 

6,5

279

4,29




Il valico collega la conca di Bolzano e la valle dell'Adige con la Val di Non, laterale della stessa valle dell'Adige; la strada risulta interamente asfaltata, facile sul versante dell'Anaunia, impegnativa da Bolzano; il traffico è in genere piuttosto fastidioso.

Sul versante orientale altoatesino il percorso principale inizia da Bolzano ma nel primo tratto esiste una variante con partenza da Caldaro che può risultare utile per chi proviene da Trento.
Si parte da Bolzano (262m) correndo in piano tra i frutteti nel largo e coltivato fondovalle; dopo il passaggio a livello sulla ferrovia per Merano ed il ponte sull'Adige si comincia a salire moderatamente; la strada moderna evita i centri abitati di San Paolo (394m) e San Michele (411m), sede del comune di Appiano; una rampa con pendenza al 18% conduce invece al centro di San Paolo, da dove si continua in piano per San Michele; oltre il paese si ritrova la statale che procede senza difficoltà fino ad un primo bivio per Caldaro; dopo il quale si comincia a salire con impegnativa pendenza ed ampi curvoni nel bosco fino a raggiungere il secondo bivio per Caldaro.
Per i ciclisti è però conveniente seguire la pista ciclabile Bolzano-Appiano seguendo dapprima la pista ciclabile lungo l'Adige per poi imboccare la fantastica pista ciclabile che sale moderatamente tra coltivazioni e boschi sempre lontana dalle strade trafficate; si percorrono anche due brevi gallerie; quando si arriva sulla strada statale all'altezza di San Michele la pista ciclabile ha termine e bisogna immettersi sul trafficato tracciato..
La variante di Caldaro inizia ad un incrocio ai piedi del paese e sale subito ripida con bella vista sul Passo della Mendola; si lascia a destra il centro di Caldaro e si affrontano due ampi tornanti; con pendenza meno severa si oltrepassa la frazione Sant'Antonio, dove si trova la stazione della funicolare per il Passo della Mendola, e si attraversa sul pavè la frazione San Nicolò, dove si trova una fontana; in decisa salita si raggiunge l'incrocio con la strada statale.
Subito dopo l'incrocio si incontrano il primo tornante (680m); in totale i tornanti sono 15 ed ognuno risulta classificato col suo numero progressivo e la quota esposti su un cartello; si procede nel fitto bosco con altri tornanti e la strada, bella ed ampia, sale per diversi chilometri con pendenze costantemente impegnative; si incontrano due fontane classificate come non potabili.
Dopo il sesto tornante (910m) si esce dal bosco imboccando un lungo traverso in costa tagliato nella roccia della strapiombante parete della montagna con splendido panorama sul lago di Caldaro in basso e sulle Dolomiti ad est; la sede stradale è stretta, il tracciato tortuoso, il fondo rovinato dala frequente caduta di sassi e la pendenza moderata.
Dopo questo tratto la strada ridiventa buona, rientra nel bosco mentre appare il sovrastante valico, raggiunge il settimo tornante (1180m) ed affronta gli ultimi ravvicinati 9 tornanti che conducono al passo, attrezzata località turistica; sulla sinistra si incontra una breve diramazione che conduce alla stazione della funicolare che sale da Caldaro presso la quale si gode un grandioso panorama sulle Dolomiti; subito dopo il punto di scollinamento si estendono i numerosi edifici e gli esercizi turistici che ne fanno una rinomata località di soggiorno; una ripida strada a pedaggio sale in 3,9 Km alla panoramica vetta del Monte Penegal (1737m).

Sul versante occidentale trentino il percorso inizia a Mezzolombardo (223m), paese situato nell'ampio sbocco dell'Anaunia nella Valle dell'Adige; si oltrepassa l'incrocio (235m) per Fai della Paganella sbucando sulla trafficata strada statale 43 che evita Mezzolombardo con una lunga galleria naturalmente vietata alle biciclette; si costeggia la ferrovia locale fino alla Chiusa della Rocchetta, stretta gola allo sbocco della Val di Non.
Si attraversa il Noce al Ponte della Rocchetta (242m) e subito dopo si imbocca la galleria Rocchetta (lunga 170 metri ed illuminata); dopo poche centinaia di metri ad un incrocio si ignora a sinistra la strada statale 421 per Andalo e Molveno che attraversa il Noce su un ponte (247m); la valle si allarga in un ampio fondovalle dove si incontra la stazione ferroviaria di Crescino.
Poco dopo la strada classica di fondovalle è stata trasformata in superstrada con divieto di transito ai ciclisti che devono svoltare dapprima a destra e poi a sinistra seguendo le indicazioni per ciclisti in direzione Cles.
Si sale con impegnative pendenze e 4 tornanti a Denno (429m), poi si continua con altri 4 tornanti fra i frutteti fino ai grandi edifici del Consorzio Melinda; la salita diventa più facile e si arriva a Cunevo (572m), il cui centro resta leggermente a monte; si continua in leggera ascesa superando Fiavon (575m) e Terres (593m), poi si comincia a scendere decisamente nel bosco per superare il profondo intaglio della Val Tresenga; dopo il ponte si sale decisamente con due tornanti fra i frutteti fino a Tuenno (629m); 1 chilometro dopo il paese inizia la dolce discesa verso Cles, ma subito si incontra il bivio dove si svolta a destra scendendo per raggiungere Tassullo e Dermulo (548m), dove termina il tratto di superstrada interdetto alle biciclette.
Si sale con sensibili pendenze fra i boschi a Sanzeno (640m), dove sorge l'imponente basilica-santuario dedicata ai tre Santi Martiri Anauniensi Sisinio, Martirio ed Alessandro, originari della Cappadocia ed inviati da Sant'Ambrogio al vescovo di Trento San Vigilio per l'evangelizzazione della Valle di Non; una diramazione di 3 Km conduce al suggestivo santuario di San Romedio (732m), costruito sopra una rupe in luogo solitario e suggestivo .
Con pendenza leggermente più accentuata si sale a Malgolo (806m) e Romeno (961m); si continua quasi in piano fino a Cavareno (973m); poco dopo ci si immette sulla strada statale N.42 proveniente dal Passo del Tonale (1883m) e da Fondo.
Dopo Ronzone (1084m) si sale con viva pendenza superando un tornante in località Belvedere (1121m); poco dopo la salita diventa più dolce e s e si snoda nel bosco senza difficoltà fino a raggiungere il valico.

(Itinerario percorso il 06/08/1994, il 14/06/2009 ed il 06/07/2013)



Il Passo della Mendola visto da Caldaro

Il Passo della Mendola come appare arrivando da Bolzano

Panorama dal belvedere della Mendola sulle Dolomiti verso nord-est

Panorama dal belvedere della Mendola sulle Dolomiti verso sud-est



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