LAGO DI LUZZONE, 1609m (Ticino)



Accesso da Olivone 10,3 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Olivone(891)-bivio Lucomagno(951)  
1,3

60

4,62

bivio Lucomagno(951)-imbocco galleria(1073) 
1,3

122

9,38

imbocco galleria(1073)-fine galleria(1139)
1,5

66

4,40

fine galleria(1139)-ponte Campo Blenio(1205) 
1,5

66

4,40

ponte Campo Blenio(1205)-Aquilesco(1217)

0,6

12

2,00

Aquilesco(1217)-2° tornante(1271)

0,6

54

9,00

2° tornante(1271)-7° tornante(1361)

1,0

90

9,00

7° tornante(1361)-Monte Cesura(1450)

1,0

89

8,90

Monte Cesura(1450)-Lago di Luzzone(1609) 

1,5

159

10,60




Il grande lago artificiale di Luzzone si trova in alta Val Blenio ed è alimentato dal torrente Brenno di Luzzone; l'imponente diga, lunga 510 metri ed alta 225 metri, completata nel 1963 ed innalzata nel 1995/1998, risulta raggiungibile mediante una strada asfaltata molto ripida nel tratto conclusivo; la parete della diga è attrezzata per l'arrampicata sportiva.

Dal ponte (891m) sul Brenno della Greina ai piedi del paese di Olivone (902m) si inizia a salire moderatamente seguendo la strada per per il Passo del Lucomagno (1916m) e lasciando sulla destra la frazione di Scona (927m); appena prima di un ponte (951m) ad un incrocio si svolta a destra per salire duramente effettuando un ampio circolo fino all'imbocco (1073m) della Galleria della Toira.
Questa galleria, lunga 1500 metri, rettilinea, in moderata ascesa e ben illuminata ma con fondo abbastanza umido, ha consentito di togliere dal secolare isolamento l'alta Val Blenio, area denominata anche Soprassosto, superando la stretta e pittoresca gola del Sosto che congiunge la media e l'alta Val Blenio perché la vecchia strada che percorreva la gola risultava molto pericolosa soprattutto in inverno e durante forti precipitazioni; per i ciclisti è consigliato disporre di un apparato di illuminazione; il Monte Sosto (2221m) con la sua piramide rocciosa domina l'impervia gola a cui dona il nome dall'opposto versante della valle .
Dopo l'uscita (1139m) dalla galleria si percorre in moderata ascesa una semigalleria paravalanghe, si lascia sulla destra il Ponte Semina (1193m) di fronte ad un ristorante e si raggiunge in breve Campo Blenio (1215m), principale centro dell'alta valle, situato alla confluenza delle diverse vallette terminali della Val Blenio; non si entra in paese, dove si trova una bella fontana nella piazzetta, ma presso le prime case si tiene a destra percorrendo il ponte (1205m) sul torrente Brenno; dopo una boscosa valletta percorsa senza difficoltà si arriva ad Aquilesco (1217m), la prima delle frazioni che compongono Ghirone, e si affronta una ripida rampa fino all'incrocio (1247m) dove si lascia a sinistra la durissima strada per Pian Geirett (2012m) e si imbocca a destra il ripido tratto conclusivo.
Si affrontano subito il primo tornante destrorso e poco dopo il secondo tornante (1271m) continuando in forte salita fra i prati; dopo il settimo tornante (1361m) si percorrono un tratto in costa ed una breve galleria scavata nella roccia prima di aggirare un costone ed entrare nella conca alla base della diga.
Nella radura dove si trovano le baite di Monte Cesura si incontra un bivio (1450m) dove si tiene a sinistra lasciando a destra la strada che raggiunge la base della diga.
In corrispondenza dell'ottavo tornante si ignora una diramazione a destra e poco dopo si lascia a destra una carreggiabile chiusa al traffico che funge da sentiero pedonale di accesso alla diga; dopo il 9° ed ultimo tornante si percorre un ripidissimo traversone nel bosco e si raggiunge un bivio.
Si tiene a sinistra lasciando a destra una strada asfaltata che entra in un parcheggio al cui termine imbocca una breve galleria che conduce quasi alla diga per poi entrare in una galleria ricavata nella diga stessa ed uscirne presso l'estremità meridionale del bacino; il tracciato continua molto ripido a fondo naturale con 4 tornanti prima di imboccare una lunga e stretta galleria per il Passo Muazz (1696m) e la Val di Carassino, impraticabile nella sua parte più bassa.
Subito dopo si arriva ad un piazzaletto (1603m) dove si affacciano 3 gallerie:
- a destra si raggiunge dopo una brevissima galleria il ristorante costruito in ardita posizione panoramica presso la diga
- al centro si imbocca in forte salita la galleria illuminata scavata nella roccia, lunga 100 metri, che conduce al parcheggio sopra la diga che rappresenta il punto asfaltato più elevato ma non quotato; dalla fine dello spiazzo inizia una stradina dissestata che si inerpica con 4 tornanti e termina a quota 1700m.
- a sinistra dopo la facile galleria di 130 metri (il cartello indica 150 metri ma in realtà è leggermente più corta), illuminata e con marciapiede per pedoni, si sbuca sulla diga (1609m) che si può percorrere per tutta la sua lunghezza (510 metri) in un grandioso ambiente montano dominato dal Piz Terri (3149m); al termine della diga si trova l'imbocco di una stretta galleria lunga 833 metri che consente di oltrepassare un imponente parete rocciosa sulla sponda meridionale del lago e sbucare sulla sponda più ad est per costeggiarla dove diventa meno impervia.

(Itinerario percorso il 25/06/2019)



Panorama verso il lato meridionale del lago dal centro della diga

Panorama verso il lato settentrionale del lago dal centro della diga

Panorama verso la Val Blenio dal centro della diga con vista della ripida strada di accesso



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