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Il
valico collega il Canale di Raccolana, laterale della valle del
fiume Fella, affluente del Tagliamento con la Valle Rio del Lago
e la conca di Tarvisio, situata già a nord dello
spartiacque principale alpino nel bacino danubiano e collegata
alla valle del Fella mediante la facile Sella di Camporosso
(814m); vi sorge un'attrezzata stazione turistica e di sport
invernali. La strada provinciale asfaltata N.76 presenta una
prima parte facile seguita dall'impegnativa salita conclusiva sul
versante occidentale mentre sul versante nord-orientale risulta
quasi sempre facile tranne in un tratto della parte
finale. Seguendo fra Tarvisio e Chiusaforte la strada statale
13 di fondovalle si può effettuare l'intero itinerario
circolare in 75 Km.
A Chiusaforte si lascia la strada
statale di fondovalle ad un incrocio (382m), si percorre il ponte
sul fiume Fella e si sfiora il paese di Raccolana (380m); dopo
aver sottopassato l'autostrada il tracciato procede in falsopiano
ed attraversa su un ponte (391m) il torrente Raccolana. Subito
dopo la chiesa di San Floriano (416m) si imbocca la suggestiva
gola denominata Canale di Raccolana in leggera ascesa e si
percorre in leggera discesa la galleria Culc (lunga 225m,
ingresso a 422m, uscita a 410m) che non è illuminata ma
presenta delle aperture che forniscono aria e luce. Dopo un
impianto idroelettrico si riattraversa il torrente Raccolana sul
Ponte Corite (439m) e si lascia a sinistra la strada asfaltata
per Patocco e Planmora proseguendo in falsopiano lungo il
fondovalle; si costeggia il torrente e lo si attraversa
nuovamente al Ponte delle Lastre (451m). Si supera una piccola
diga e si oltrepassa il nucleo basso (475m) di Pezzeit, al cui
nucleo alto principale (515m) accede una diramazione che si
distacca a destra ad un incrocio (486m) appena prima di un
ponte. Si lasciano sulla destra le poche case di
Sotmidons/Samedons (489m) e dopo un rettilineo si transita sul
ponte (496m) su un torrente laterale; si arriva all'incrocio
(502m) dove si può decidere se attraversare il paesino di
Saletto (506m) oppure percorrere la circonvallazione. Si
procede senza difficoltà lungo l'ameno fondovalle e dopo
aver lasciato a destra la breve diramazione per Tamaroz (607m) si
attraversa il torrente al Ponte di Tamaroz (551m); si inizia a
salire moderatamente e dopo il cimitero di Piani (584m) si arriva
a Piani di Sotto (601m). Si percorre una gola costeggiando
senza difficoltà il torrente, si lascia a sinistra ad un
incrocio (647m) la diramazione per Pianatti (679m) e si
attraversa il torrente su un ponte (659m) presso una trattoria al
Pian della Sega mentre sull'opposto versante della valle sorge il
villaggio di Stretti (753m). La salita diventa impegnativa e
si affronta il 1° tornante (716m); subito dopo il Ponte Volt
da l'Aghe (839m) si lascia a sinistra la diramazione di accesso a
Stretti poco prima di percorrere la galleria Volt da l'Aghe
(lunga 180m, ingresso a 843m, uscita a 860m) non illuminata; si
affrontano il 2° tornante (900m) ed il 3° tornante (932m)
a metà del quale si entra in una breve galleria non
illuminata ed in curva; é opportuno essere dotati di uno
strumento di illuminazione. Si continua con forti pendenze e
si affrontano il 4° tornante (1003m), il 5° tornante, che
presenta una breve galleria non illuminata, il 6° tornante
(1050), il 7° tornante (1063m) che termina anch'esso con una
breve galleria non illuminata; dopo un tratto di semigalleria ben
illuminato ed areato si percorre una breve galleria non
illuminata in curva. In corrispondenza dell'ottavo tornante
(1123m) si incontra il cartello di benvenuto a Sella Nevea ed in
mezzo ai primi edifici e parcheggi della stazione turistica si
raggiunge il 9° tornante (1152m), dove si lascia a sinistra
la ripidissima strada asfaltata per l'Altopiano
del Montasio (1540m). Si passa tra gli edifici e le
strutture della stazione che si trova sul versante occidentale
della sella del valico e nel bosco si arriva alla sommità
del valico (1190m).
A Tarvisio Inferiore (713m) si imbocca
la strada statale N.54 che si dirige verso sud senza difficoltà;
dopo essere usciti dal centro abitato si arriva ad un incrocio
(735m) presso il cimitero dove si lascia sulla sinistra la strada
per l'Austria e la Slovenia; si sottopassa il tracciato della
ferrovia e si procede nella vallata del torrente Slizza superando
Plezzut (750m) e subito dopo attraversando due volte il
torrente. A Rio Freddo (814m) si attraversa nuovamente il
torrente e si sale decisamente per breve tratto affrontando il 1°
tornante, poi si continua in leggera ascesa e dopo aver superato
un'antica zona mineraria si perviene a Cave del Predil (902m)
dove si riattraversa il torrente; si sale moderatamente ad un
incrocio (968m) dove si lascia a sinistra la strada statale N.54
per il Passo
del Predìl (1156m) ed il confine sloveno. Si
imbocca la strada provinciale N.76, si costeggia in falsopiano il
Lago del Predìl (959m) e si continua senza problemi lungo
l'ampia Valle Rio del Lago; in salita moderata si raggiunge dopo
una curva a sinistra il ponte (987m) sul Rio Bianco e poco dopo
il ponte (993m) sul Canale della Trincea. Si continua senza
difficoltà fino al Prato dell'Orso dove si attraversa un
ponte (1019m); la salita diventa progressivamente più
impegnativa quando ci si avvicina alla testata del vallone e si
affrontano ravvicinati il 2° tornante (1089m), il 3°
tornante (1103m), il 4° tornante (1126m) nel bosco ed il 5°
tornante (1139m) in mezzo ai prati della Casera Cregnedul di
Sotto; si rientra nel bosco e con pendenza meno accentuata si
raggiunge il passo.
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