FORCELLA DI OLINO, 1158m (Lecco)



Accesso da Lecco 18,7 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Lecco(214)-Rancio(375)
4,0

161

4,02

Rancio(375)-Laorca(420)
0,8

45

5,62

Laorca(420)-Sella di Ballabio(640)
2,6

220

8,46

Sella di Ballabio(640)-ponte(623)

0,4

-17

-4,25

ponte(623)-9° tornante(812)

3,0

189

6,30

9° tornante(812)-13° tornante(874)

1,0

62

6,20

13° tornante(874)-16° tornante(1054)

3,3

180

5,45

16° tornante(1054)-cima tornanti(1126)

1,0

72

7,20

cima tornanti(1126)-ponte(1093)

0,6

-33

-5,50

ponte(1093)-Forcella di Olino(1158)

2,0

65

3,25





Accesso da Morterone 3,8 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Morterone chiesa(1037)-Olino(1093)

2,9

56

1,93

Olino(1093)-Forcella di Olino(1158)

0,9

65

7,22




Il valico, posto sullo spartiacque tra la conca di Lecco e la Val Taleggio, tributaria della Val Brembana, consente il collegamento tra la città ed il piccolo comune di Morterone, situato nell'alta Val Taleggio, ma raggiungibile solo attraverso la strada in esame.
La strada è molto frequentata nel tratto tra Lecco e Ballabio, mentre risulta tranquilla e panoramica tra Ballabio e Morterone.
Morterone è uno dei comuni meno popolosi d'Italia ed appartiene alla provincia di Lecco pur trovandosi nella parte più elevata della Val Taleggio, che appartiene in gran parte alla provincia di Bergamo.

Da Lecco (214m) si seguono i segnali stradali per la strada vecchia della Valsassina, si sale alla frazione Acquate, dove si svolta a sinistra, e si continua a salire moderatamente sempre nel centro abitato con numerose curve; si entra in una valletta e si arriva a Malavedo, dove si attraversa il torrente Gerenzone e si affronta il 1° tornante, e senza soluzione del centro abitato a Rancio, dove si affronta il 2° tornante (376m).
Il tracciato prosegue stretto e tortuoso e presenta alcuni improvvisi restringimenti della carreggiata fra le numerose costruzioni che costeggiano il tracciato.
Si attraversa la frazione di Laorca (420m) e finalmente si esce con tre tornanti dalla zona abitata guadagnando quota con strada più ampia ma ripida; la pendenza in questo tratto arriva al 10%; con gli ampi 6° tornante (568m) e 7° tornante (595m) si arriva al margine meridionale di Ballabio Inferiore.
Ad un incrocio ben segnalato sulla Sella di Ballabio (640m) si abbandona la strada per la Valsassina, seguendo la quale si possono raggiungere gli imbocchi delle salite che conducono ai Piani Resinelli (1278m) ed al
Culmine San Pietro (1254m), si imbocca a destra la strada provinciale 63 e si scende leggermente in mezzo alla valle fino al ponte (623m) sul torrente Grigna.
Subito dopo si riprende a salire sensibilmente su strada stretta e tranquilla nel bosco portandosi a ridosso della parete montuosa sul lato orientale, si affronta il 1° tornante (643m) si aggira un costone e si penetra in impegnativa salita nella solitaria Val Boazzo.
Si affronta una serie di 8 stretti tornanti con vista spettacolare sulla sottostante città di Lecco, i laghi ed il Monte Barro: il 2° tornante (722m), il 3° tornante (742m), il 4° tornante (764m), il 5° tornante (781m), il 6° tornante, il settimo tornante, l'ottavo tornante ed il 9° tornante (812m).
Il tracciato attraversa una breve galleria scavata nella roccia e continua con un tortuoso traversone fino al primo di altri 6 stretti e ravvicinati tornanti: il 10° tornante, l'undicesimo tornante (849m), il 12° tornante (869m), il 13° tornante (874m), il 14° tornante (884m) ed il 15° tornante.
Dopo aver aggirato un costone (900m) si continua con un traversone dapprima facile e poi impegnativo ai piedi di impressionanti pareti rocciose oltrepassando due ponticelli (938m e 973m); dopo la diversione nella Valle Medde per attraversarne il torrente su un ponte (1024m) si transita tra due rocce e si vedono di fronte i tornanti che si stanno per superare.
Si affrontano gli stretti 16° tornante (1054m), 17° tornante (1080m) e 18° tornante (1102m) e si valica un passo innominato (1126m) tra due vallette laterali della Val Boazzo nel punto in cui sorge un casotto.
Il tracciato scende dolcemente nel bosco aggirando la testata di una valletta fino ad un ponte (1093m), poi si riprende a salire moderatamente attraversando una breve galleria (1103m) e si continua con pendenza moderata e due corti tratti di leggera discesa fino alla breve galleria di valico (1158m); subito dopo la galleria si incontra il cartello indicante Morterone presso uno spiazzo.

Dopo il passo si scende velocemente alla conca dove sorgono le poche case sparse di Morterone (1070m), uno dei comuni più piccoli d'Italia.
La prima frazione dopo una pista sterrata a sinistra è Olino (1093m), poi dopo un tornante (1076m) si transita in località Pradelli e si attraversa un torrente (1051m); si scende ancora fino ad una casa (1041m) in località Bosco e si procede in falsopiano fino al ponte (1042m) sul torrente della Valle Fornione.
Si continua in leggera ascesa e dopo l'incrocio (1062m) con una carreggiabile che scende in località Medalunga si aggira un crinale e si transita davanti ad una cappellina; si superano alcune case con una trattoria (1061m) e si scende brevemente all'incrocio (1047m) dove si lascia a sinistra la diramazione a fondo chiuso per Carigone.
Subito dopo si incontra un bivio dove si può prendere indifferentemente a destra o a sinistra perché i tracciati più avanti si ricongiungono; prendendo a sinistra si arriva subito alla chiesa parrocchiale ed al municipio di Morterone (1037m) e dopo aver attraversato un torrente si sale con pendenza molto ripida ad un gruppo di case (1069m) dove si ignora una diramazione a sinistra fra le abitazioni.
Tenendo a destra si arriva in costante ascesa all'incrocio (1085m) dove arriva anche il tracciato di destra che si snoda più in alto in costante ascesa; subito dopo il vicino tornante si raggiunge il parcheggio dal quale la strada prosegue ancora per breve tratto asfaltata per poi divenire una pista sterrata che conduce al Passo del Palio (1363m).

(Itinerario percorso il 25/06/2005 ed il 20/09/2025)



La breve galleria di valico

Gli spettacolari tornanti della Val Boazzo (foto M.C.)

Panorama sul versante nord del Resegone (foto M.C.)

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