MONTE LESIMA, 1720m (Pavia-Piacenza)



Accesso da Casanova Staffora/Cencerate 18,7 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Casanova Staffora(546)-Fego(658)
3,1

112

3,61

Fego(658)-Pianostano(782)  

4,7

124

2,64

Pianostano(782)-Cencerate(979)  

2,3

197

8,57

Cencerate(979)-16° tornante(1129)

1,7

150

8,82

16° tornante(1129)-bivio Brallo(1370)

2,9

241

8,31

bivio Brallo(1370)-bivio Lesima(1475) 

2,0

105

5,25

bivio Lesima(1475)-Monte Lesima(1720)

2,0

245

12,25




Il monte, su cui sorge un impianto radar dell'aviazione civile che lo rende facilmente identificabile anche a distanza, sorge sul crinale tra la Val Staffora e la Val Trebbia e risulta raggiungibile mediante una stradina interamente asfaltata, anche se l'asfalto è piuttosto rovinato, ed in alcuni tratti molto ripida che si inerpica sul versante nord-occidentale del monte; la vetta è la più alta della zona e presenta un panorama molto ampio in ogni direzione.
La situazione orografica ed amministrativa del territorio è piuttosto complessa perché i confini amministrativi non seguono le linee di cresta orografiche e ci sono aree appartenenti alla provincia di Piacenza in Valle Staffora ed aree appartenenti alla provincia di Pavia nel bacino della Val Trebbia.
La strada di accesso si snoda in parte in provincia di Pavia ed in parte in provincia di Piacenza e l'ultima rampa sul crinale si trova proprio sul confine provinciale e regionale.

L'itinerario di salita più diretto parte da Casanova Staffora (546m), capoluogo del comune di Santa Margherita di Staffora, dove si trova una fontana nella piazzetta di fronte ad un bar; si attraversa lo Staffora su un ponte (558m) e si sale moderatamente per circa un chilometro fino al bivio ove si lascia a destra la strada che conduce a Pian dell'Armà.
Si procede in falsopiano fino ad un ponticello (621m), poi si sale con una rampa impegnativa al 1° tornante (655m) ed in breve si raggiunge senza difficoltà l'incrocio (658m) alla base del paesino di Fego (677m); la strada procede stretta nella chiusa valle alternando tratti di impegnativa salita a falsopiani e brevi discese; al mattino il tracciato risulta ben ombreggiato.
Ad un incrocio all'inizio della piccola frazione di Pianostano (782m) si lascia a destra la strada provinciale 48 che sale direttamente al Passo del Giovà (1368m) e si tiene a sinistra seguendo i cartelli per Cencerate ed il Passo del Brallo ed imboccando la strada provinciale 131 che sale subito ripida con 4 tornanti in una stretta e boscosa valletta.
Dopo aver lasciato a destra la diramazione a fondo chiuso per Samboneto si affrontano il 6° ed il 7° tornante e si aggira la testata della valletta; dopo una suggestiva cappellina ed una fontana si ritorna sul versante orientale della Val Staffora con un breve tratto facile.
Con due ampi tornanti tra i prati si arriva a Cencerate (968m); all'inizio del paese si ignora una diramazione a sinistra in corrispondenza del 10° tornante di fronte ad un bar-ristorante, poi si affrontano altri 3 tornanti tra le case sparse.
All'incrocio (979m) nella parte alta del paese si tiene a destra abbandonando la strada provinciale 131 per il Passo del Brallo a sinistra e si effettua il 14° tornante; si affronta una rampa molto ripida che in 250 metri conduce al cimitero, oltre il quale la pendenza diminuisce leggermente mentre l'asfalto presenta uno stato deteriorato.
Con un breve tratto di salita moderata si entra nel bosco e si riprende a salire duramente; ad un incrocio (1082m) si ignora una stradina a fondo naturale a sinistra e poco dopo si arriva alla base dei 9 tornanti, immersi nel bosco e ben ombreggiati.
Dopo il 15° tornante si percorre un tratto facile ma dopo il 16° tornante (1129m) la salita ridiventa molto dura; dopo il 17° tornante ed il 18° tornante si incontra un breve pezzo meno difficile ma presto la pendenza ridiventa progressivamente molto ripida; dopo un casotto di legno in una radura ed una fontana si supera il 19° tornante.
Dopo il 20° tornante (1246m) il fondo asfaltato diventa pessimo e dopo il 21° tornante (1273m) diventa ancora peggiore; si oltrepassa una fontana per l'abbeveramento del bestiame ed al limite dei pascoli si affrontano il 22° ed il 23° tornante; dopo una baita si sbuca (1370m) sulla strada provinciale asfaltata n. 88 che dal Passo del Brallo aggira la testata della valle raggiungendo il Passo del Giovà.
Si svolta a destra dirigendosi verso sud ed aggirando ad ovest (1416m) il Monte Terme (1489m) in forte salita; con pendenze più dolci si passa ai piedi del Passo della Ritorta (1447m), raggiungibile spingendo la bicicletta nel prato per 80 metri, si entra in provincia di Piacenza e si raggiunge il bivio (1475m) dove inizia la durissima strada vietata ai veicoli motorizzati non autorizzati che conduce alla vetta; lo stato dell'asfalto è rovinato nonostante la riasfaltatura sia stata eseguita da pochi anni.
Mentre la strada provinciale continua diritta per il Passo del Giovà si svolta a sinistra superando una sbarra e si affronta una prima ripidissima rampa asfaltata con pendenza al 20%; si superano 6 tornanti molto ripidi, il primo nel bosco e gli altri 5 fra i prati dove pascolano le mucche, e si affronta una seconda rampa micidiale con pendenze che arrivano al 25%.
Si percorre un aereo curvone a sinistra con la protezione di un staccionata di legno e dopo 1,2 Km faticosissimi il tracciato diventa facile mentre sulla destra appare l'impianto radar sulla vetta del monte.
Si procede senza difficoltà con pendenza irregolare ed anche una brevissima contropendenza rientrando in provincia di Pavia; mantenendosi in vista del radar si continua lungo il crinale ed il confine regionale fino alla base dell'ultima ripidissima rampa che consente di arrivare alla vetta dove sorge l'impianto.
Il panorama è vastissimo in ogni direzione sui monti e la valli della zona; in giornate particolarmente limpide a nord la vista spazia sulla pianura padana ed il cerchio delle Alpi mentre a sud lo sguardo può spingersi sul Mar Ligure fino alla Corsica.

In alternativa alla parte bassa dell'itinerario descritto si può raggiungere l'incrocio alla base del terribile tratto conclusivo con i diversi percorsi di accesso al vicino Passo del Giovà (1368m).

(Itinerario percorso il 23 giugno 2018)





Il radar sulla vetta visto al termine del tratto micidiale



La strada di accesso vista dalla vetta



Panorama verso ovest su Capanne di Cosola ed il M:Chiappo; in basso il Passo del Giovà



In alto a destra il radar del M.Lesima visto dal Passo del Giovà




Per vedere il video clicca



Premi per tornare all'elenco delle salite o clicca per tornare alla HOME Page