| L'importante
				e famosa stazione turistica si trova in una bella conca della Val
				Scalcoggia, una laterale della Valle di San Giacomo, percorsa
				dalla strada statale N.36, che conduce al Passo
				dello Spluga (2118m); da questa una breve diramazione
				asfaltata conduce a Madesimo attraverso una galleria.
 Da
				Chiavenna (325m), nodo stradale all'estremità superiore
				del Piano di Chiavenna, la strada dello Spluga comincia a salire
				subito ripida fra le case della parte alta della cittadina; dopo
				la frazione Bette con la chiesa di San Gregorio (363m) di fronte
				ad un parcheggio si assiste ad un improvviso cambiamento
				dell'ambiente: dal vasto pianoro prativo ed abitato si entra in
				una valle stretta e rocciosa con boschi di castagni interrotti da
				macigni ciclopici che si aggirano con stretti tornanti.
 Dopo
				aver affrontato ripide rampe interrotte da un paio di falsopiani
				si sale duramente con i primi 4 tornanti a San Giacomo Filippo
				(522m), dove occorre prestare attenzione in discesa ad un
				restringimento di carreggiata; ancora tra le case si affrontano
				il 5° ed il 6° tornante.
 Si continua nella stretta
				valle boscosa con un tratto in costa; dopo il 7° tornante
				(652m) si percorre una breve semigalleria artificiale e dopo
				l'ottavo tornante si transita nella galleria illuminata Conoia
				(lunga 216 metri), poi si affrontano i ravvicinati 9°
				tornante (688m) e 10° tornante (693m).
 Dopo i vicinissimi
				undicesimo tornante (767m) e 12° tornante (771m) si arriva al
				Santuario dell'Apparizione della Vergine Maria di Gallivaggio
				(796m), costruito in posizione solitaria e suggestiva; dopo
				essere transitati alla base della chiesa si effettuano i
				ravvicinati 13° tornante (796m) e 14° tornante (803m),
				dal quale si accede al piazzale del Santuario.
 Dopo il
				Santuario si tira brevemente il fiato percorrendo un ardito
				ponte, poi si riprende in ripida ascesa con il 15° tornante
				(830m) ed il 16° tornante (834m) e si raggiungono le poche
				case di Lirone, dove si affrontano il 17° tornante (857m) ed
				il vicino 18° tornante.
 Dopo il 19° tornante (890m) ed
				il 20° tornante si arriva a Cimaganda (918m); si percorre la
				galleria Stuz (lunga 342m, uscita a quota 1022m) e si raggiunge
				Prestone (1065m), all'imbocco del pianoro di Campodolcino; nel
				paese, dove la salita si interrompe, si incontra una bella
				fontana.
 Si scende leggermente, poi si procede in falsopiano
				prima di risalire moderatamente fino alla chiesa di Campodolcino
				(1103m); si scende sensibilmente tra le case, poi si procede in
				falsopiano fino ad un incrocio (1086m) situato verso la fine del
				paese dove si può scegliere se seguire la strada statale
				oppure svoltare a sinistra per percorrere la variante di Isola;
				la soluzione migliore è di affrontare in fase di salita il
				vecchio tracciato ed in discesa la variante moderna di
				Isola.
 Scegliendo la statale si affronta ora il tratto più
				ardito ed impegnativo del percorso, autentico capolavoro di
				ingegneria: la statale si inerpica sulla verticale parete
				rocciosa con 10 ripidi tornanti e molte brevi gallerie scavate
				nella viva roccia presentando panorami da brivido; dopo
				un'iniziale semigalleria artificiale si affrontano il 21°
				tornante (1218m), il 22° tornante (1232m), il 23°
				tornante (1243m), il 24° tornante, il 25° tornante, il
				26° tornante (1266m), seguito da una breve galleria, il 27°
				tornante (1294m), il 28° tornante in semigalleria, il 29°
				tornante (1323m) dopo due brevi gallerie, il 30° tornante
				(1337m) dopo altre due brevi gallerie; con due gallerie brevi ed
				una galleria più lunga si arriva a Pianazzo (1401m).
 Da
				Pianazzo partiva la vecchia strada per Madesimo, stretta e
				tortuosa attraverso una selvaggia gola; oggi questo tracciato
				risulta abbandonato e forse percorribile solo in
				mountain-bike.
 Poco dopo, in corrispondenza del 31°
				tornante, si incontra a sinistra lo sbocco del tracciato
				alternativo che ricalca il percorso della prima strada
				carrozzabile: all'incrocio (1086m) situato verso la fine del
				paese di Campodolcino si svolta a sinistra scendendo per breve
				tratto, poi si percorre un tratto di falsopiano e si comincia a
				salire moderatamente; con maggiore pendenza ed alcune brevi
				gallerie si raggiunge la diga che genera il piccolo lago di
				Isola, poi si scende sensibilmente ed in falsopiano si raggiunge
				Isola (1268m); con due tornanti si inizia a salire sulla parete
				che chiude ad est la conca, poi il tracciato si inerpica molto
				ripido in costa fino a ricongiungersi con la statale poco a monte
				di Pianazzo.
 Subito dopo, in corrispondenza del 32°
				tornante (1462m), si abbandona la strada per il Passo dello
				Spluga presso un ampio tornante e si imbocca una moderna galleria
				di 556 metri, larga e ben illuminata; al suo termine si entra
				nella conca di Madesimo in località Case Scalcoggia
				(1514m) e si costeggia in piano un piccolo bacino artificiale.
 Si
				raggiunge la parte bassa dell'esteso centro abitato dove si trova
				l'incrocio (1532m) dove si lascia a destra la strada per l'Alpe
				Motta (1851m) e si può scegliere se attraversare il
				centro in pavè, chiuso al traffico automobilistico, oppure
				percorrere la strada asfaltata; continuando a salire si raggiunge
				la parte alta (1560m) di Madesimo.
 
 (Itinerario percorso il
				28/06/1987).
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