La
vasta conca prativa ai piedi del Pizzo dei Tre Signori (2554m),
un tempo frequentata soprattutto dai pastori con i loro greggi e
le loro mandrie, oggi è diventata una località
turistica raggiungibile mediante una buona strada asfaltata che
presenta pendenze molto ripide nel tratto conclusivo.
Il
percorso inizia a Lenna (463m), raggiungibile mediante la strada
di fondovalle della Valle Brembana, che collega senza difficoltà
altimetriche, ma con un forte volume di traffico, il capoluogo
Bergamo (249m) a Sedrina (324m), Zogno (310m al piazzale del
mercato dove inizia la ciclabile della Val Brembana), San
Pellegrino Terme (358m), San Giovanni Bianco (448m) ed appunto
Lenna. Da alcuni anni la vecchia sede della ferrovia locale
disattivata è stata trasformata in pista ciclabile
asfaltata da San Pellegrino Terme a Lenna con un'ottima
operazione degna delle amministrazioni locali più
evolute. Dalla ex-stazione ferroviaria di Lenna si segue la
pista ciclabile attraverso le case di Lenna e, dopo un curvone,
attraverso una zona di fitta vegetazione; con una galleria
illuminata lunga 304 metri si raggiunge il piazzale della
ex-stazione ferroviaria di Piazza Brembana; svoltando a destra
poco dopo si arriva nel centro del paese (536m). Alla fine del
paese si sbuca sulla strada statale 470 che evita Lenna e Piazza
Brembana con una lunga galleria interdetta alle biciclette; il
percorso risale il fondovalle alternando tratti in moderata
ascesa a falsopiani. Dopo aver superato il santuario della
Madonna dei Campelli (531m) si giunge a Cugno (537m), la frazione
più bassa di Olmo al Brembo; ad un incrocio (541m) si
lascia a sinistra la strada per Valtorta e Ceresola
(1348m). Nel centro di Olmo al Brembo (556m) si lascia a
destra la strada per Piazzatorre, Mezzoldo ed il Passo
di San Marco (1995m), si attraversa il fiume e si affronta
una rampetta; si continua nello stretto fondovalle con un tratto
di salita impegnativa seguito da uno in moderata ascesa e si
arriva ad Averara (636m). Si scende ad attraversare il
torrente, si passa davanti al municipio ed alla chiesa
parrocchiale, si sale decisamente e si entra nel territorio del
comune di Santa Brigida, dove iniziano i tornanti; dopo tre
tornanti si tocca la frazione Bindo, poi la strada piega a
sinistra e con altri duri tornanti raggiunge la frazione Colle
Muggiasca (805m); senza soluzione di continuità
dell'abitato si raggiunge con un tratto di falsopiano il centro
di Santa Brigida (861m); si riprende a salire e si passa tra il
municipio e la chiesa parrocchiale. Dopo il 10° tornante
si esce dal paese passando in prossimità del santuario
della Beata Vergine Addolorata, antica chiesa parrocchiale,
abbellito da notevoli affreschi. Si entra nel bosco con
pendenze meno impegnative e con tratto in costa ci si porta ai
piedi di Cusio che si raggiunge con altri tornanti; dopo il 14°
tornante si incontra una fontanella, prezioso punto di
rifornimento idrico, e dopo il 15° tornante si arriva nel
centro di Cusio (1040m) dove si incontra un breve tratto quasi
pianeggiante. Alla fine del paese la strada si restringe, il
fondo asfaltato peggiora e la pendenza diventa molto dura; dopo
il 19° tornante si affronta un tratto durissimo che conduce
al Colle di Santa Maria Maddalena (1231m), dove sorge la
chiesetta eponima; al passo si cambia valle uscendo dalla valle
di Cusio e passando nella Val Salmurano, dove si trova Ornica;
subito dopo il valico si incontra un bar. Si prosegue con
pendenza leggermente meno dura ma sempre molto impegnativa ed un
lungo tratto in costa nel bosco; dopo due tornanti si incontra un
altro tratto molto duro con punte di pendenza del 12%. Dopo il
22° tornante si supera la località Scioc (1514m), dove
sono parcheggiate molte autovetture perché punto di base
per escursioni a piedi; si affrontano tre duri tornanti
ravvicinati e si raggiunge l'aereo 26° tornante che già
da diversi chilometri si poteva osservare durante l'ascesa. Dopo
il tornante si affronta una ripida rampa, si supera il 27° ed
ultimo tornante e si imbocca un rettilineo al cui termine si esce
dal bosco e si sbuca alla base dei Piani dell'Avaro. La strada
asfaltata termina subito dopo il rifugio "La Baita";
con 250 metri di sterrato percorribile con attenzione anche con
biciclette da corsa si passa davanti al piccolo ligneo santuario
di Santa Maria Assunta e si sale al rifugio "Monte Avaro"
che troneggia su un dosso in mezzo alla conca. L'ampia conca
prativa ai piedi del Monte Avaro viene utilizzata in inverno per
una modesta pratica sciistica ed in estate come base per
escursioni a piedi e come pascolo per bovini.
(Itinerario
percorso il 21/06/2008).
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