| Il lago
				artificiale si trova nel ramo occidentale in cui si apre nella
				parte superiore la Valle di Antrona, laterale della Val d'Ossola
				e risulta raggiungibile mediante una strada asfaltata; la valle è
				tranquilla, ignorata dai grandi flussi turistici e poco
				frequentata anche nelle domeniche primaverili ed estive.
 Nel
				centro di Villadossola (257m) si lascia ad una rotonda il
				fondovalle dell'Ossola e si sale moderatamente in paese; con un
				tratto in pavè si attraversa un ponte e si svolta a
				sinistra per iniziare la dura salita che con due tornanti conduce
				a Noga (336m) prima di imboccare la stretta apertura della Valle
				di Antrona.
 Si affrontano due tornanti ravvicinati e si sale
				decisamente superando Boschetto, ultima frazione di Villadossola;
				dopo la diversione in una valletta laterale con breve
				semigalleria paravalanghe si arriva a Cresti (512m), capoluogo
				del comune di Montescheno; di fronte al municipio la salita si
				interrompe.
 La strada prosegue senza difficoltà
				altimetriche fino a Seppiana (557m), dove si riprende a salire
				moderatamente per breve tratto; si continua in falsopiano
				superando Viganella (582m) con la bella Parrocchiale-Santuario
				della Natività di Maria e Rivera (571m); dopo il ponte sul
				torrente la salita ricomincia moderata superando San Pietro
				(649m), Prabernardo (684m) e Madonna, che prende il nome
				dall'oratorio di Santa Maria del Carmelo, presso il quale si
				trova una fontana.
 Si lascia a destra una diramazione per
				Schieranco (772m); dopo Locasca (743m) e la centrale elettrica di
				Rovesca la valle si restringe e la salita ridiventa molto
				impegnativa; dopo due tornanti nel bosco si attraversa il
				torrente ed in dolce salita si raggiunge Antronapiana (902m),
				capoluogo del comune di Antrona-Schieranco, graziosa località
				di villeggiatura e base per escursioni situata nel punto di
				divisione della valle nei due rami occidentale e
				settentrionale.
 Nel centro del paese si tiene a sinistra ad un
				incrocio ben segnalato lasciando a destra il tracciato per
				Cheggio
				(1497m) e si segue un tracciato con asfalto abbastanza rovinato
				dapprima quasi pianeggiante; dopo una bella fontana la salita
				diventa progressivamente più impegnativa e si entra in un
				bellissimo bosco.
 Si affronta il tratto di ascesa più
				duro, rappresentato da un chilometro con 5 ripidissimi tornanti
				seguiti da alcuni rettilinei con pendenza ben superiore al 10%
				sempre nell'ameno bosco.
 La salita si interrompe con una
				brevissima contropendenza, seguita da un tratto di moderata
				ascesa ed una breve facile discesina fino ad un ponte in
				fastidiose pietre; una ripida rampa conduce ad Antrona Lago,
				località composta da semplici strutture turistiche.
 Con
				300 metri di facile discesa si raggiunge il ponticello (1120m)
				sull'emissario del Lago di Antrona (1083m), pittoresco bacino
				naturale frequentato dai turisti in estate.
 La salita riprende
				dura con sede stradale molto stretta e fondo rovinato e spesso
				sporco di ghiaia e rametti e si inerpica nel bosco con 14
				tornanti ravvicinati sulla parete che chiude la valle a sud-est
				presentando scorci panoramici vertiginosi sul lago di Antrona; il
				tracciato al mattino risulta molto ombreggiato e fresco.
 Dopo
				il 14° tornante si passa vicino ad alcune baite e la salita
				si interrompe trasformandosi in un gradevole falsopiano;
				improvvisamente si affrontano 300 metri di ripida discesa, al cui
				termine si passa sotto uno spuntone di roccia per superare una
				breve rampa.
 Dopo un breve falsopiano si attraversa un
				ponticello di legno e si riprende a salire con dura pendenza e
				due tornanti.
 Si arriva all'estremità della diga; a
				sinistra una diramazione di 150 metri sale ripidamente alla
				stazione di partenza di una teleferica; superando la sbarra
				all'inizio della diga si può percorrere pedalando tutta la
				diga, lunga 270 metri, fino al lato dove sorge la casa dei
				guardiani; sull'interno della diga sono ben visibili gli
				indicatori di quota.
 Da questo punto di vista si apre lo
				splendido panorama sul bacino e sulle montagne superiori ai 3000
				metri che coronano la valle; la strada asfaltata costeggia in
				piano il bacino per poche centinaia di metri con una lunga e
				stretta galleria e termina presso la piccola centrale elettrica
				ben visibile dal centro della diga.
 
 (Itinerario percorso
				il 04/06/2006)
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