| Macugnaga è
				una rinomata località di villeggiatura e base per
				escursioni sul massiccio del Monte Rosa situata alla testata
				della Valle Anzasca, una delle principali valli dell'Ossola, e
				risulta raggiungibile mediante una strada asfaltata che alterna
				tratti ripidi ad altri molto facili.La valle risulta molto
				impervia all'inizio e nella parte alta mentre si apre
				maggiormente nella fase centrale ed il percorso alterna il
				vecchio tracciato scavato in alcuni tratti nella viva roccia sul
				bordo di profondi burroni ai moderni pezzi di strada con alcune
				gallerie; è opportuno essere dotati di un buon sistema di
				illuminazione anche se le gallerie sono generalmente illuminate;
				le numerose fontane presenti nei paesi che si attraversano
				consentono un approvvigionamento idrico senza problemi; Macugnaga
				è stata sede di arrivo di tappa nel corso del Giro
				d'Italia 2011 ed in tale occasione buona parte del tracciato è
				stato riasfaltato.
 
 Il percorso inizia a Piedimulera
				all'incrocio (243m) subito ad ovest del sottopasso ferroviario e
				vicino al torrente Anza dove si lascia a destra la strada per il
				centro del paese e per Domodossola e si procede in falsopiano
				costeggiando il torrente e lasciando sulla destra il centro
				abitato.
 Dopo il ponte a sinistra per Pieve Vergonte si
				comincia a salire con ripide pendenze intorno al 10% nelle
				profonde gole terminali della Valle Anzasca; si incontra la
				galleria Gozzi lunga 540m ed in curva ma ben illuminata; il
				vecchio tracciato esterno non è più percorribile
				come alternativa; dopo essere usciti dalla galleria si raggiunge
				sempre in dura ascesa la frazione Gozzi Sotto (383) dove si
				lascia a destra la diramazione per Cimamulera.
 La salita
				diventa meno ripida e si percorre un moderno viadotto che ha
				sostituito una piccola diversione in una valletta laterale
				passando alla base di ripide pareti rocciose; si oltrepassa
				l'incrocio (450m) per Meggiana e dopo un altro tratto di forte
				salita ed un breve falsopiano si sale con pendenza impegnativa
				fino al bivio (488m) a destra per Selvavecchia ed a Castiglione
				(520m), dove l'ascesa si interrompe.
 Si percorrono lunghi
				falsopiani ed un tratto di moderata discesa per arrivare nella
				frazione Molini (466m) dove un sentiero scalinato scende a
				varcare il torrente e conduce al Santuario della Madonna della
				Gurva visibile sull'altra sponda.
 Si oltrepassa il ponte sul
				torrente (460m) e dopo una piccola diga con relativo laghetto si
				riprende a salire senza difficoltà oltrepassando il bivio
				(498m) per Calasca, capoluogo del comune di Calasca-Castiglione,
				ed arrivando a Pontegrande (524m), frazione del comune di
				Bannio-Anzino, dove si lascia a sinistra una diramazione che
				attraversa il fiume e biforcandosi raggiunge con ripide pendenze
				i due nuclei di Bannio (669m) ed Anzino (687m) sull'opposto
				versante della valle; da Bannio una ripida e stretta strada
				asfaltata raggiunge l'Alpe
				Piè di Baranca (1210m).
 Si prosegue in moderata
				ascesa superando la frazione di San Carlo (565m) ed il capoluogo
				comunale Vanzone (677m), poi presso Croppo (734m) si incontra un
				lungo falsopiano che supera Borgone (732m) e conduce al comune di
				Ceppo Morelli (753m).
 La salita ritorna impegnativa e si
				percorre la lunga galleria (995m) Ceppo Morelli, in genere ben
				illuminata ma vietata a pedoni e ciclisti in caso di guasto
				all'impianto di illuminazione; sull'esterno si trova il vecchio
				tracciato che può essere imboccato seguendo le indicazioni
				per Prequartera dal lato valle per Campioli dal lato monte ma
				bisogna verificarne sul posto l'intera percorribilità.
 Ad
				un incrocio (865m) subito dopo la galleria si lascia a destra la
				diramazione per Mondelli (1181m); si procede in ripida e tortuosa
				ascesa in una stretta gola, si incontra sulla destra una bella
				cascata, si percorre una breve galleria seguita da una seconda
				più lunga e dopo un allargamento della valle in località
				Stabioli (973m) si attraversa un'altra stretta gola con una lunga
				galleria che sbuca nella conca di Pestarena (1054m), antico
				villaggio di minatori.
 Dopo un'ultima breve galleria (140m),
				un tratto lungo il torrente e gli unici due tornanti del percorso
				si arriva in forte salita a Borca (1195m), dove la pendenza
				diventa moderata; dopo il ponte per la frazione Isella ed il
				campeggio si affronta una dura rampa nel bosco incontrando sulla
				destra un'altra bella cascata; in sensibile ascesa si raggiunge
				Staffa (1309m), capoluogo del comune di Macugnaga.
 Al termine
				della piazza del municipio si piega a sinistra, si attraversa il
				torrente e si tiene a destra per affrontare in un grandioso
				scenario di alta montagna il tratto conclusivo che conduce a
				Pecetto (1369m), l'ultima frazione; dopo la chiesa si raggiunge
				un piazzale-parcheggio, poi la strada piega a sinistra e termina
				in un altro piazzale-parcheggio davanti alla stazione di partenza
				delle seggiovie del Monte Rosa (1390m).
 
 (Itinerario
				percorso il 15 luglio 2011).
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