RIMA, 1417m (Vercelli)



Accesso da Varallo 28,1 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Varallo(450)-Valmaggia(472) 
3,1

22

0,71

Valmaggia(472)-Vocca(506) 

3,4

34

1,00

Vocca(506)-Balmuccia(551)   

4,0

45

1,12

Balmuccia(551)-bivio Rossa(590)

1,2

39

3,25

bivio Rossa(590)-Boccioleto(647)

2,1

57

2,71

Boccioleto(647)-Fervento(791) 

3,2

144

4,50

Fervento(791)-Rimasco(906)

3,8

115

3,03

Rimasco(906)-San Giuseppe(1113)

3,6

207

5,75

San Giuseppe(1113)-Ponte delle Quare(1272)

2,1

159

7,57

Ponte delle Quare(1272)-Rima(1417)

1,6

145

9,06




Il più alto paese della Valsesia si trova alla testata del ramo occidentale della laterale Val Sermenza, percorsa dall'omonimo torrente, in un severo cerchio di alte montagne e risulta raggiungibile mediante una stretta ed impegnativa strada asfaltata.
Il paese è stato fondato nel XIV° secolo da montanari Walser provenienti da Alagna Valsesia e conserva molte testimonianze della sua storia.
Comune autonomo fino al 2017 Rima San Giuseppe si è fuso con Rimasco con decorrenza 01 gennaio 2018 formando la municipalità di Alto Sermenza; la parte più elevata del territorio comunale rientra nei confini del Parco naturale Alta Valsesia.

Varallo (450m) è storicamente il capoluogo della Valsesia ed il maggior centro economico e culturale della vallata; la cittadina è dominata dal Sacro Monte, uno dei più rinomati Santuari italiani, con la Basilica dell'Assunta e le 44 cappelle affrescate ed ornate da 600 statue.
Da Varallo si segue la strada di fondovalle della Valsesia che senza difficoltà altimetriche supera gli abitati di Valmaggia (472m) e Vocca (506m) ed arriva a Balmuccia.
Ad una grande rotonda (551m) si svolta abbandonando il percorso per Alagna Valsesia (1495m) ed imboccando la strada che si snoda senza difficoltà tra le case della parte orientale di Balmuccia; si lascia a sinistra presso una cappella ed una fontana il ponte che conduce al centro del paese con la chiesa parrocchiale.
La strada provinciale 10 si inoltra poi con pendenza moderata nella stretta gola terminale della Val Sermenza; subito dopo Cerva, la frazione più bassa di Rossa, si lascia a destra ad un incrocio (590m) la strada per il capoluogo Rossa e le altre frazioni e si sale per 600 metri con pendenza molto impegnativa fino al confine tra i territori dei comuni di Rossa e Boccioleto, poi si procede in falsopiano fino a Boccioleto.
Dopo una fontana ed il ponte sul torrente Cavaione, affluente del torrente Sermenza, si entra nel centro abitato e si incontrano tra le case i primi due facili tornanti che conducono alla chiesa parrocchiale (647m) ed al vicino municipio.
Si procede in sensibile salita per 500 metri transitando ai piedi del caratteristico monolite denominato Torre delle Giavine e raggiungendo un incrocio (673m) presso la cappella di San Marco dove si lascia a destra la strada per le frazioni Oro, Mezzano e Solivo; si procede in impegnativa ascesa con qualche rampa più dura e si oltrepassa Piaggiogna (770m).
In corrispondenza di una strettoia della valle la salita si interrompe e si prosegue in falsopiano fino al primo nucleo della frazione Fervento (791m); di fronte alla chiesa si trova una fontana ed inizia una sensibile discesa fino al secondo nucleo di Fervento presso il ponte su un torrente laterale.
Dopo un tratto di leggera discesa e falsopiano si transita di fronte alla centrale elettrica di Cunaccia dove si riprende a salire con pendenza impegnativa entrando in una stretta gola dove si incontra una breve semigalleria artificiale paravalanghe; si attraversa il torrente su un ponte, si affronta lo stretto 3° tornante e si sale duramente alla diga che genera il lago artificiale di Rimasco.
Senza difficoltà si costeggia per breve tratto il piccolo bacino e si entra nel paese di Rimasco (906m) dove davanti alla chiesa si tiene obbligatoriamente a destra seguendo la strada a senso unico che conduce all'incrocio dove si tiene a sinistra lasciando a destra il tracciato che risale la Val d'Egua terminando a Carcoforo.
In moderata ascesa si arriva ad un ponte (908m) sul torrente Sermenza che si riattraversa poco dopo il campo di calcio; si procede in decisa ascesa in una valle che diventa sempre più alpestre e dopo una breve galleria artificiale si arriva a San Giuseppe (1113m) dove si apre a sinistra la impervia valle laterale percorsa dal torrente Nonai che si attraversa su un ponte; subito dopo si trova una fontana sulla sinistra.
Il tracciato prosegue in impegnativa salita seguendo il fondovalle ed oltrepassando le frazioni Piana e Pietre Marce, dove si trova la chiesa di Sant'Anna, poi attraversa il torrente al Ponte delle Quare (1272m) ed affronta 7 ravvicinati tornanti presso la chiesetta di San Nicolao.
Dopo i tornanti si percorre un tratto tra i prati con vista a tratti sul borgo di Rima, le montagne che lo dominano e sulla sinistra la cascata di Marànc; dopo un ponticello si affrontano due tornanti; in corrispondenza del secondo si trova sulla destra l'accesso all'area di parcheggio.
Si transita davanti al Santuario della Beata Vergine delle Grazie (festa il 15 agosto) che sorge appena prima del paese e con gli ultimi 4 ravvicinati tornanti si arriva al termine della strada asfaltata davanti alle prime case del centro del paese; imboccando la stretta via lastricata a traffico limitato a destra si arriva in breve alla piazza principale dove sorge la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e si trovano una fontana ed un bar.

(Itinerario percorso il 25/08/2022)



Il paese di Rima, le montagne circostanti e la strada di accesso prima degli ultimi tornanti

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