PASSO DI FRAELE, 1952m (Sondrio)



Accesso da Bormio Santa Lucia 24,2 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Santa Lucia(1170)-Fior d'Alpe(1310)
A
4,5

140

3,11

Fior d'Alpe(1310)-4° tornante(1429)
A

1,5

119

7,93

4° tornante(1429)-Passo Torri di Fraele(1941)
A

7,5

512

6,83

Passo Torri di Fraele(1941)-Cancano(1939)
N A

1,7

-2

-0,12

Cancano(1939)-diga di Fraele(1949)    
N A

4,1

10

0,24

diga di Fraele(1949)-Passo di Fraele(1952)
N A

4,5

3

0,07




Il passo è situato sullo spartiacque tra la Valtellina e la valle di Livigno, idrograficamente appartenente al bacino dell'Inn e quindi del Danubio, e risulta percorribile mediante una strada non asfaltata.
Nel passato il valico ha rappresentato un'importante passaggio commerciale tra la Valtellina ed i Grigioni, ma la viabilità moderna ha emarginato il tracciato, diventato interessante per il turismo e per l'accesso al complesso di impianti idroelettrici dell'area.

Al ponte di Santa Lucia (1170m) all'inizio della conca di Bormio si imbocca la pista ciclabile che costeggia l'Adda in leggera ascesa; questo tratto è molto frequentato dai pedoni e bisogna procedere a bassa velocità.
Il tracciato percorre poi una stretta gola ed arriva ad un incrocio; a sinistra il tracciato attraversa il ponte sul fiume ma poi diventa sterrato ed adatto solo per le mountain-bike; a destra il percorso asfaltato sale con un duro tornante e sbuca presso la chiesa di San Gallo (1238m) sulla provinciale che a sinistra raggiunge in falsopiano Premadio il cui attraversamento è regolato a senso unico alternato mediante un semaforo.
Subito dopo il semaforo la strada si impenna e con due ripidi tornanti raggiunge la chiesa parrocchiale; dopo un tratto a senso unico si svolta a sinistra, si oltrepassa una fontana e si sale sensibilmente all'incrocio (1310m) sulla statale 301 in località Fior d'Alpe ai piedi del Santuario della Madonna della Pietà (1317m).

Al quadrivio si abbandona la strada asfaltata che sale al Passo del Foscagno (2291m) ed a Livigno per svoltare a destra imboccando una strada asfaltata; l'incrocio è ben segnalato con i cartelli turistici per le Torri di Fraele ed i laghi di Cancano.
Al primo tornante si lascia a sinistra la strada asfaltata per Pedenosso e si continua in forte salita; nelle stagioni di maggiore rilevanza turistica il traffico può risultare molto intenso e fastidioso.
Si affrontano con pendenza impegnativa il secondo tornante, il terzo tornante (1397m) ed il quarto tornante (1429m), poi si continua con un lungo tratto in costa nel Bosco d'Arsiccio con panorama sempre più vasto ai piedi del Monte delle Scale (2521m).
Di fronte appaiono le "Scale di Fraele", una spettacolare sequenza di 17 continui e duri tornanti che si affrontano dopo un breve tratto di facile salita; il fondo è sempre buono ed i tornanti disegnati molto bene con ampio raggio di curvatura; il panorama è spettacolare.
Dopo l'ultimo tornante (1918m) si attraversano due brevi e ravvicinate gallerie (quota 1937m e 1938m) presso le medievali Torri di Fraele, che presidiavano l'importante passaggio, e si scollina al Passo delle Torri di Fraele (1941m) passando dalla valle del torrente Viola, affluente dell'Adda, alla valle dell'Adda.
In moderata discesa si raggiunge in breve il punto in cui termina la strada asfaltata, si continua su ottimo sterrato, si supera un rifugio (1929m) e si raggiunge il grazioso Lago delle Scale (1928m), che si costeggia in piano; si raggiunge la località di Cancano (1939m) presso il rifugio Monte Scale e gli edifici dell'A2A, che gestisce i bacini idroelettrici: a destra si scende con due tornanti alla diga di Cancano (1902m) e, dopo averla percorsa, si risale sull'opposto versante fino ad un bivio presso la chiesa di San Giacomo di Fraele: a sinistra si percorre con lunghe e buie gallerie la sponda settentrionale del bacino (percorso da evitare per i ciclisti), a destra si procede per Solena e la Valle di Forcola.
Svoltando sinistra si imbocca il comodo tracciato che costeggia senza gallerie il Lago di Cancano (1884m) lungo la sponda meridionale; la strada risulta quasi pianeggiante tranne un piccolo strappo con successiva discesa situato circa a metà del bacino e risulta molto frequentata dai ciclisti in mountain-bike per la sua facilità che la rende adatta anche ai bambini.
Al termine del Lago di Cancano si incontra la diga che genera il Lago di San Giacomo di Fraele (1949m); si può percorrere la diga, lunga 1 Km, con fondo asfaltato per raggiungere il rifugio posto sul lato nord ed imboccare la strada che costeggia il lago sul lato nord; questo tracciato risulta privo di gallerie e quasi sempre pianeggiante.
Si costeggia il bacino lungo la sponda sud inizialmente con un tratto pianeggiante, poi la strada si allontana dallo specchio d'acqua e sale con un'impegnativa rampetta fino a 1970m; si scende sensibilmente superando il Rifugio San Giacomo e si arriva al bivio (1953m) con la Valle Pettini.
Si continua a costeggiare il bacino in piano incontrando numerose caratteristiche baite in legno e si raggiunge il bivio (1953m) per la Valle Alpisella lasciando a sinistra la ripida carreggiabile che raggiunge il Passo di Valle Alpisella (2285m).
Senza difficoltà si raggiunge la fine del lago, dove sorge la cappella di San Giacomo di Fraele e si incontra la strada che costeggia il lato nord del bacino; in breve facilmente si raggiunge il valico.

Una carreggiabile a destra si snoda in costa fino al Passo di Val Mora (1934m), sul confine svizzero, da dove proseguono solo dei sentieri.
Un'altra carreggiabile a sinistra percorre il versante meridionale della vallata e discende dolcemente al Grasso di Pra de Grata (1908m) ed all'Acqua del Gallo, il torrente che si getta nel Lago di Livigno.

(Itinerario percorso il 20/06/1998)



Panorama sulla strada che sale da Bormio alle Torri di Fraele

Il fondo del lago ed il Passo di Fraele

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