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				valico è situato sul crinale tra la valle della Stura di
				Demonte a sud e la Valle Maira a nord e risulta raggiungibile
				solo sul lato settentrionale mediante la strada non asfaltata
				ex-militare che sale dal Passo
				della Gardetta (2437m), raggiunto dalla Val Maira dalla
				ripida strada asfaltata fino al Colle del Preit (2083m) che si
				unisce nell'ultimo tratto alla carreggiabile che inizia
				all'asfaltato Colle di Valcavera (2416m) e percorre ad alta quota
				(2300/2400 metri) tutto il sistema degli altipiani lungo il
				crinale tra la Valle Maira e la valle della Stura di Demonte.Si
				tratta di una ardita strada di origine militare deterioratasi nel
				tempo e interrotta da diverse frane che è stata molto ben
				risistemata nel 2011 ed ora risulta in gran parte ciclabile anche
				se le pendenze sono molto dure nel finale ed in alcuni tratti il
				tracciato risulta un po' esposto e richiede dunque la massima
				attenzione e prudenza; lo stato della carreggiabile può
				variare di anno in anno a seconda degli eventi franosi che
				possono avvenire sul tracciato; nel 2015 ci sono 400/500 metri
				dove occorre procedere a piedi spingendo la bicicletta.
 Alcuni
				ciclisti affrontano la lunga ed avventurosa discesa nella Valle
				della Stura di Demonte ma occorre conoscere bene il percorso,
				avere ottime capacità tecniche e non aver paura di
				affrontare tratti difficili ed esposti.
 
 Dal Passo
				della Gardetta (2437m) si imbocca la stradina sul versante
				orientale del valico che si dirige verso sud; in questo tratto la
				ciclabilità è completa ed il tracciato è
				abbastanza largo e tranquillo; la pendenza è molto
				impegnativa.
 Dopo circa 500 metri si aggira il crinale che
				scende dal Monte Oserot entrando nella conca che precede il passo
				e si ha la visuale sulla parte rimanente del tracciato.
 Si
				attraversa un ghiaione che scarica sassi sul tracciato che
				risulta utilizzabile solo nella parte più a valle; il
				fondo è generalmente ciclabile anche se ci sono alcuni
				punti dove i sassi possono costringere a mettere piede a terra
				per qualche metro.
 Quando si sono percorsi 1150 metri dal
				Passo della Gardetta si arriva alla testata del vallone, il fondo
				peggiora, la ciclabilità diventa più difficile e si
				alternano tratti in sella e tratti a piedi.
 Dopo una pietra
				che costringe a scendere dalla bicicletta si affronta il tratto
				più difficile ai piedi di una strapiombante parete
				rocciosa e si deve superare rigorosamente a piedi spingendo a
				fatica la bicicletta una frana; si continua poi a piedi con
				ripide pendenze, tracciato esposto e stretto e fondo pieno di
				sassi; anche in discesa è opportuno affrontare a piedi
				questo tratto.
 Quando si arriva al cippo miliare alla fine
				della parete rocciosa il percorso diventa più largo ed il
				fondo migliora e si può provare a ripartire in sella anche
				se la pendenza molto ripida rende difficoltosa la ripartenza; 100
				metri dopo il cippo si affronta l'unico tornante e dal tornante
				si può procedere in bicicletta, sia pure faticosamente,
				per percorrere gli ultimi 100 metri che conducono al valico.
 Si
				gode un ampio panorama verso sud sull'Argentera e su un ampio
				cerchio di cime delle Alpi Marittime mentre verso nord si gode
				una balle vita sui monti della Val Maira e si osserva bene il
				tracciato di salita.
 
 (Itinerario percorso il 25/08/2015)
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