Il
rifugio è situato sul lato orientale della Valle di Viso,
in alta Valcamonica, e risulta raggiungibile mediante una ripida
stradina non asfaltata che è una vecchia strada militare
costruita nel periodo della Prima Guerra Mondiale; nei pressi del
rifugio, intitolato ad un caduto nel corso del conflitto, si
trovano cospicui resti di trincee ed altri manufatti bellici
recentemente restaurati per formare un museo storico all'aperto,
testimonianza dei tragici eventi di quell'epoca.
Da Ponte
di Legno (1258m) si imbocca la strada del Passo
di Gavia (2621m), si scende brevemente per attraversare il
torrente e si sale moderatamente costeggiando il torrente prima
di riattraversarlo; si lascia a sinistra il ponte con la
diramazione per i nuclei di Zoanno (1294m) e Precasaglio (1380m)
e si sale sensibilmente fino ad affrontare due tornanti, poi si
continua con dura pendenza nel bosco. Prima di Sant'Apollonia
(1585m) a quota 1514m, si svolta a destra in corrispondenza di
un'area attrezzata con fontana e si raggiunge rapidamente Pezzo
(1565m), situato in bella posizione panoramica e solatia;
all'ingresso del paese si effettua un tornante ignorando le due
strade a destra che si dirigono nel centro della frazione; dopo
il successivo vicino tornante si percorre in decisa salita su
stretta strada asfaltata la parte alta del paese e se ne esce con
grandioso panorama sull'Adamello. Si procede in dura e
solitaria salita nel bosco; dopo aver lasciato una sterrata a
sinistra si entra nel Parco Nazionale dello Stelvio e si procede
irregolarmente alternando dure rampe a brevi falsopiani;
finalmente appaiono le costruzioni di Case di Viso ed in
corrispondenza del dosso dove sorge la cappella la strada spiana
e con 200 metri di tutto riposo si supera il cartello di Case di
Viso di fronte all'ampio parcheggio a fondo naturale e si
raggiunge un bivio di fronte alle baite, dove termina il tratto
asfaltato in un ambiente di alta montagna. A sinistra la
strada attraversa un ponticello sul torrente Arcanello, passa
davanti ad una bella fontana e procede lastricata in mezzo alle
baite accuratamente restaurate, a destra il tracciato supera un
ponticello sullo stesso torrente, passa presso un bar-ristorante
ed aggira a fondo naturale il nucleo abitato, al termine del
quale i due percorsi si riuniscono. Dopo le baite si continua
lungo una stradina non asfaltata che sale con due impegnativi
tornanti (il secondo a quota 1830m) lungo la parete che sovrasta
Case di Viso e presso il 3° tornante supera l'area attrezzata
di Pra del Rum (1877m) dove si trova un ampio parcheggio perché
è il limite raggiungibile dagli autoveicoli. Si
prosegue in forte salita affrontando il 4° tornante (1939m),
il 5° tornante (1974m), il 6° tornante (2015m) ed il 7°
tornante (2064m) regolarmente distanziati; durante un lungo
traversone si tralascia a destra (2110m) una carreggiabile che
raggiunge la Baita Casaiola (2102m). Dopo un paio di brevi
tratti che consentono di rifiatare si affrontano in ripida ascesa
gli stretti ottavo tornante e 9° tornante (2216m), seguito da
un tratto piuttosto dissestato; dopo i ravvicinati 10° ed
undicesimo tornante in una conca prativa con pendenza molto
ripida ma fondo più scorrevole si raggiungono il 12°
tornante ed il 13° tornante. Si procede con panorama
sempre più ampio e si affronta il 14° tornante
(2352m); dopo gli ampi 15° e 16° tornante compaiono
finalmente il rifugio sulla sinistra e la ben individuabile
Forcellina del Montozzo sulla destra e con un tratto meno duro si
raggiunge il Lago di Montozzo (2464m) dal quale una breve ma
ripida rampa conduce al rifugio (2476m). Una ripidissima
carreggiabile, difficilmente percorribile in sella anche dagli
atleti più forti ed allenati, conduce alla sovrastante
Forcellina del Montozzo (2613m) sul confine regionale con il
Trentino.
|