| La
				montagna si erge fino alla vetta di 2990m tra la valle dell'Aigue
				Blanche a sud e la valle dell'Aigue Agnel a nord nel parco
				naturale regionale del Queyras; il versante settentrionale
				precipita scosceso sul vallone dell'Aigue Agnel mentre il
				versante meridionale digrada dolcemente con ampi pendii prativi
				nella valle dell'Aigue Blanche.Sulla spianata poco sotto la vetta
				sorge a quota 2931m l'osservatorio astronomico più alto
				d'Europa, raggiunto da una stradina non asfaltata interamente
				ciclabile sapientemente disegnata sui pendii prativi e
				assoggettata a regolare ed accurata manutenzione, il cui transito
				è riservato a ciclisti, pedoni e mezzi di servizio
				dell'osservatorio.
 La salita ha inizio presso
				Ville-Vieille (1376m), paese nel fondovalle del Guil, che si può
				raggiungere senza grosse difficoltà da Chateau-Queyras
				(1384m) e Guillestre (1000m) percorrendo la strada di fondovalle
				sulla quale si incontra una rotonda dove si svolta a destra per
				attraversare il fiume sul vicino ponte.
 Si inizia a salire con
				dure pendenze ed un ampio curvone che lascia a sinistra il centro
				storico di Ville-Vieille, poi si guadagna quota lungo il fianco
				della valle del Guil fino ad un tornante nel bosco (1434m) e si
				imbocca la Vallèe des Aigues; si continua con forte e
				costante salita nel bosco tralasciando la diramazione a sinistra
				per Prats Bas (1644m) e Prats Hauts (1781m); sull'opposto
				versante della valle risulta ben visibile il fenomeno erosivo
				denominato “Demoiselle coiffèe”.
 La valle
				si allarga e presso la frazioncina di La Rua (1704m) la pendenza
				diminuisce consentendo di raggiungere in breve Molines-en-Queyras
				(1762m), paese situato in un'ampia conca dove la valle si biforca
				nella valle dell'Aigue Blanche e nella valle dell'Aigue Agnel,
				risalita dalla strada asfaltata che conduce in Italia attraverso
				il Colle
				dell'Agnello (2748m), che si lascia a sinistra ad un incrocio
				(1735m) all'inizio del paese.
 Si scende moderatamente passando
				sotto il paese e poi in falsopiano si raggiunge il Pont des
				Marrous (1741m); subito dopo si arriva nella zona dei moderni
				edifici e degli impianti sciistici di Molines che non si può
				attraversare con i veicoli a motore che devono percorrere una
				circonvallazione a valle dell'agglomerato; in bicicletta si può
				passare incontrando una fontana.
 Senza difficoltà si
				arriva al paesino di la Chalp (1774m) nel cui centro, dopo una
				fontana e presso la cappella di Sant'Agata, la strada si impenna
				e si snoda ripida tra i prati; in località le Raux (1919m)
				si affrontano 2 duri tornanti che conducono ad un incrocio
				(1970m) alla base dell'attrezzata stazione turistica di
				Saint-Véran (2050m), che si vede più in alto
				allungata sul ripido pendio prativo.
 Nel paese vige il divieto
				di ingresso ai veicoli a motore non autorizzati che devono
				fermarsi negli appositi parcheggi a pagamento all'esterno
				dell'abitato.
 I ciclisti possono proseguire attraversando la
				parte bassa del paese, dove si trovano due belle fontane, ultima
				possibilità di approvvigionamento d'acqua, e raggiungendo
				il tornante (2008m) dove si lascia a sinistra la strada che in
				breve raggiunge la piazza principale e dove si svolta a destra
				seguendo le indicazioni per la cappella di Clausis: si imbocca
				una stradina ancora inizialmente asfaltata e quasi
				pianeggiante.
 Dopo 400 metri si arriva ad una rotonda (2011m)
				dove termina la strada asfaltata e si trova una sbarra che si
				aggira facilmente; deve invece essere ignorata la sterrata che
				scende verso il fondo del vallone.
 Si imbocca il bel
				tracciato, che era stato asfaltato molti anni orsono e poi
				lasciato ritornare allo stato di sterrato, attualmente in ottime
				condizioni, dove transitano le navette per Clausis e qualche raro
				automezzo autorizzato; il percorso si snoda in costa alto sul
				fondovalle alle pendici del Pic de Chateau Renard..
 Dopo un
				tratto iniziale di forte salita si percorre un breve falsopiano e
				si riprende a salire con pendenza impegnativa; si transita
				davanti alla cappellina di Sant'Antonio (2180m) e si raggiunge un
				evidente evidente bivio (2232m) dopo 2,8 Km di sterrato dove si
				lascia a destra il tracciato per la cappella di Notre
				Dame de Clausis (2399m).
 Seguendo le indicazioni per il
				Colle Longet e l'osservatorio si svolta a sinistra e si imbocca
				la stradina non asfaltata di servizio dell'osservatorio che sale
				molto impegnativa tra i prati; da questo punto non vi è
				più ombra e si è sempre esposti al sole fino alla
				vetta.
 Si attraversa un piccolo guado formato da lastroni di
				cemento e si affrontano il 1° tornante (2290m) ed il 2°
				tornante (2316m) presso la Cabane de Labounnais; poco dopo ad un
				incrocio di sentieri si trova una palina (2330m) con alcuni
				cartelli indicatori; subito dopo si affronta la rampa più
				ripida del tracciato, interamente ciclabile per ciclisti ben
				allenati.
 Si affrontano altri 4 tornanti e poi si percorre un
				traversone verso l'alta valle fino al 7° tornante, dove
				inizia una sequenza di tornanti sul versante sud-orientale della
				montagna alternando tratti duri a brevi intervalli che consentono
				di rifiatare; dopo il 9° tornante si comincia a scorgere la
				sagoma dell'osservatorio e si osservano bene i tornanti finali;
				dopo il 10° tornante si incontrano una palina e dei cartelli
				indicatori ad un incrocio di sentieri in località
				Piniliere (2530m).
 Si continua con altri duri tornanti; in
				corrispondenza del 15° tornante in località Traversier
				(2646m) si lascia a destra il sentiero ben poco ciclabile per il
				Col Longet (2701m), valico posto tra il Pic
				de Chateau Renard ad ovest ed il Pic Traversier (2839m) ad
				est.
 Dopo
				il 17° tornante si percorre un traversone di 750 metri alle
				pendici meridionali del monte; con il 18° tornante inizia la
				sequenza continua dei tornanti finali, dapprima più
				distanziati e poi sempre più ravvicinati e pendenza sempre
				molto impegnativa.
 Con una rampa molto ripida si raggiunge il
				25° tornante, poi si affronta il 26° tornante piuttosto
				dissestato ma sempre ciclabile e dopo il 28° tornante il
				tracciato risulta chiuso da una sbarra facilmente aggirabile dai
				ciclisti.
 Guardando verso valle si osserva il tracciato
				percorso e guardando verso l'alto si vede la cupola
				dell'osservatorio che indica la meta; con il 35° tornante si
				sbuca sulla piccola spianata davanti agli edifici
				dell'osservatorio al cui termine sorge una palina con quota ed
				indicazioni di sentieri.
 Dalla spianata di fronte
				all'osservatorio si gode un ampio panorama verso sud ma
				percorrendo 100 metri a piedi e salendo poco sopra l'osservatorio
				il panorama si apre anche sul versante est dove si eleva il
				Monviso ai cui piedi è ben visibile il Colle dell'Agnello
				con il suo tracciato; alla testata del vallone dell'Aigue Blanche
				si vedono il Colle di Saint Véran e la Roc della Niera o
				Tete des Toilles (3177m) sul confine.
 Salendo a piedi alla
				rocciosa vetta su un ripido sentierino pedonale si gode un
				fantastico panorama esteso in tutte le direzioni.
 
 (Itinerario
				percorso in data 4 agosto 2017)
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