| Il
				passo collega la Valle Varaita a nord con la Valle Maira a sud
				mediante un tracciato che è stato asfaltato solo negli
				anni 80 e che risulta molto difficile sia per le ripide pendenze
				che per la ristrettezza e la tortuosità della sede
				stradale; si tratta comunque di un percorso tranquillo e di
				grande interesse panoramico e paesaggistico; purtroppo lo stato
				dell'asfalto è piuttosto cattivo in alcuni tratti
				soprattutto sui versanti di Sampeyre e di Elva.Il passo è
				stato affrontato nel corso della tappa del Giro d'Italia del 1995
				conclusasi in Valle Varaita anziché a Briançon per
				l'impossibilità di superare il Colle dell'Agnello a causa
				delle slavine.
 
 Sul versante settentrionale a Sampeyre
				(976m), principale centro della Valle Varaita, la strada si
				distacca ben segnalata dal tracciato di fondovalle, che si snoda
				ai piedi dell'abitato evitandone il centro e che conduce al Colle
				dell'Agnello (2748m), e scende per 200 metri per attraversare
				il torrente.
 Si inizia a salire con forti pendenze fra alcune
				villette e presso gli impianti sportivi, poi si entra nel fitto
				bosco e con ripide rampe si raggiunge il primo tornante (1119m);
				si continua faticosamente fino ad un ripetitore dove la salita
				diventa meno impegnativa.
 Con salita costante ma moderatamente
				impegnativa si passa presso i casolari di Chiaronto (1298m) e si
				supera il 2° tornante; si percorre un'ampia valletta di
				pascoli e boschi e si sfiora la piccola frazione di Sant'Anna
				(1428m) in bella posizione panoramica su un costone.
 Si entra
				in un'altra amena valletta e se ne aggira la testata
				inerpicandosi poi sul versante occidentale fino al 3°
				tornante situato in posizione molto panoramica sulla Val Varaita;
				a destra diverge una stradina non asfaltata per Fondovet (1665m)
				e Tenou (1650m); prima e dopo il tornante si incontra un tratto
				con pendenza meno accentuata.
 Si riprende a salire duramente,
				si passa nelle vicinanze della borgata di Sus (1550m) e
				tortuosamente si aggira la testata del vallone di Sant'Anna
				arrivando tra i boschetti al 4° tornante; si riattraversa
				tutto il vallone passando tra i pascoli presso alcune malghe e si
				raggiunge il 5° tornante appena sotto la vetta del Monte
				Marzucco (1919m).
 Subito dopo si affronta il ravvicinato 6°
				tornante e si aggira un costone passando nella valletta del Rio
				Cayre; il tracciato si snoda per lungo tratto in costa dapprima
				tra i pascoli e poi ai piedi di una ripida parete sassosa che
				scarica molti ciottoli sulla sede stradale.
 Dopo aver aggirato
				un altro costone si vede finalmente il passo e con splendida
				vista sul Monviso si raggiunge finalmente il solitario valico,
				dove si incontra una carreggiabile, adatta solo alle
				mountain-bike, che corre lungo il crinale tra le due valli
				terminando verso ovest al Colle
				della Bicocca (2285m); questa carreggiabile ricalca in gran
				parte il tracciato della "Strada dei cannoni"
				realizzata per scopi militari nel XVIII secolo su disegno
				dell'ingegnere sabaudo Ignazio Bertola.
 
 Sul versante
				meridionale della Valle Maira ci sono due percorsi alternativi,
				che lasciano il fondovalle a 3 Km di distanza fra loro.
 
 Il
				primo itinerario ha inizio 3 Km ad ovest di Bassura (927m) ed 1
				Km ad est di Ponte Marmora (944m): dopo aver lasciato la strada
				di fondovalle che percorre la Valle Maira la strada risale con
				pendenze a tratti molto ripide il Vallone di Elva, strettissimo
				ed impressionante nel suo tratto inferiore, con tratti di
				percorso tagliati nella viva roccia ed alcune strette gallerie
				abbastanza corte da non procurare problemi di visibilità;
				l'asfalto del fondo stradale in molti punti risulta rovinato e
				sconnesso con presenza di sassi e ghiaia caduti dalle pareti; si
				tratta di un tracciato abbastanza pericoloso che va affrontato
				con la massima prudenza soprattutto in discesa.
 La pendenza
				risulta molto ripida nel primo tratto, poi si alternano tratti
				pedalabili a rampe dure e si incontrano anche due brevi
				contropendenze.
 Dopo la statua della Madonna del Vallone il
				percorso entra nel bosco ed affronta alcuni tornanti; con altre
				ripide rampe si sbuca nell'ampia conca in cui sorgono le frazioni
				sparse del comune di Elva; ad un incrocio si tiene a destra
				raggiungendo in breve Serre (1637m), capoluogo comunale.
 Si
				continua superando le frazioni di Morelli (1730m) e Gòria
				(1768m); con ascesa molto dura si raggiunge il Colle della
				Cavallina (1941m) dove presso il rifugio “La sousto dal
				col” si trova l'incrocio con la strada proveniente da
				Bassura attraverso Paschero e San Martino.
 Gli ultimi ripidi
				ed interminabili 3,9 Km si svolgono con un lungo tratto in costa
				tra i verdi pascoli completamente allo scoperto nella parte più
				alta della conca di Elva con bella vista sulle frazioni sparse,
				dominate dall'imponente picco del Pelvo d'Elva (3064m); quando si
				arriva nella conca sotto il valico la pendenza diminuisce
				leggermente e dopo l'ultimo tornante si raggiunge il
				valico.
 
 L'itinerario alternativo, che presenta un fondo
				stradale generalmente migliore, anche se si incontrano alcuni
				tratti dissestati dopo San Martino, parte da Bassura (927m) e
				presenta subito 4 ripidi tornanti; dopo il 1° tornante si
				incontra la borgata Arneodi e subito dopo in corrispondenza del
				2° si lascia sulla destra il paese di Paschero (1087m), sede
				del comune di Stroppo; presso il 4° si incontra in posizione
				solitaria e panoramica la semplice e suggestiva chiesa romanica
				di San Pietro (1233m).
 Si continua in ripida e tortuosa salita
				nel bosco superando la borgata Grangia e lasciando a destra una
				diramazione per Morinesio (1459m) ed il Santuario di Santa Maria
				(1490m); in località Cucchiales (1405m) si lascia a destra
				la strada per Cucchiales di Sopra e si scende sensibilmente per
				200 metri passando sotto le case della frazione; dopo altri 200
				metri di discesa più moderata fino ad un ponticello si
				affronta una breve rampa e si procede in leggera ascesa aggirando
				le testate di alcuni valloncelli e superando alcuni passaggi
				ripidi e franosi; dopo essere transitati presso le poche case di
				Contà (1438m) si sale leggermente e, dopo aver ignorato la
				diramazione a sinistra per San Martino Inferiore, in moderata
				discesa si arriva a San Martino Superiore (1431m) in splendida
				posizione panoramica e solatia.
 Si riprende a salire duramente
				affrontando un tornante tra i prati, poi si aggira il crinale e
				si superano 2 tornanti ravvicinati nel bosco alle pendici del
				Monte Bettone (1828m); dopo un altro tratto in costa si
				affrontano altri 4 ripidi tornanti uscendo dal bosco in ampie
				praterie.
 Si raggiunge un colle sul crinale con il Vallone di
				Elva, si supera un altro tornante e con un tratto abbastanza
				facile si perviene all'incrocio del Colle della Cavallina (1941m)
				con la strada che attraversa Serre e si affronta il pezzo finale
				comune fino al passo.
 
 E' possibile percorrere l'intero
				itinerario circolare per un totale di 102 Km perché le due
				lunghe valli sbucano in pianura a pochi chilometri l'una
				dall'altra.
 (Itinerario percorso il 14/08/2001-versanti
				Sampeyre e Stroppo, il 27/08/2006-versante Ponte Marmora, il
				27/09/2014-versante Stroppo)
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