LAGO DI NARET, 2310m (Ticino)



Accesso da Locarno 59,7 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Locarno(197)-Ponte Brolla(258)

4,0

61

1,52

Ponte Brolla(258)-Maggia(327)

9,0

69

0,77

Maggia(327)-Someo(369) 

6,0

42

0,70

Someo(369)-Cevio(416) 

6,1

47

0,77

Cevio(416)-Bignasco(442) 
2,6

26

1,00

Bignasco(442)-bivio Menzonio(633)

4,5

191

4,24

bivio Menzonio(633)-Broglio(703)

1,9

70

3,68

Broglio(703)-Prato(742) 

2,3

39

1,70

Prato(742)-Peccia(839)

1,6

97

6,06

Peccia(839)-Camblee(1121)                   

3,6

282

7,83

Camblee(1121)-Piano di Mogno(1170)

1,3

49

3,77

Piano di Mogno(1170)-Fusio(1278)

1,7

108

6,35

Fusio(1278)-22° tornante(1388)

1,5

110

7,33

22° tornante(1388)-Lago di Sambuco(1462)

1,4

74

5,29

costa lago  

3,2

-


Lago di Sambuco(1462)-Grasso di Dentro(1753)

3,2

291

8,31

Grasso di Dentro(1753)-Lago di Sassolo(2075)

3,2

322

10,06

Lago di Sassolo(2075)-Lago di Naret(2310)

2,6

235

9,04




Il vasto lago artificiale di Naret si trova alla testata della Valle Maggia, una delle principali valli ticinesi, che si apre alle spalle del Lago Maggiore incuneandosi tra la Val Leventina e l'italiana Val Formazza, e risulta formato da due dighe ravvicinate.
La strada di fondovalle è buona ed agevole mentre nel settore più elevato la strada, costruita per l'accesso alla diga, è stretta, ripida e piena di curve, sempre asfaltata ma con asfalto a tratti vecchio e rovinato.

Da Locarno (197m) si segue senza difficoltà la strada che costeggia la ferrovia per Domodossola ed il fiume Maggia; a Ponte Brolla (258m) si lascia a sinistra la strada per la Centovalli e la Val Vigezzo e si risale senza problemi la larga Valle Maggia con i suoi numerosi centri abitati, spesso evitati dalla moderna strada di fondovalle; in alcuni tratti è presente una pista ciclabile che permette di evitare il traffico; dopo Avegno (296) si incontrano Gordevio, Maggia (327m), Someo (369m) e Cevio (416m), il più importante ed interessante paese della valle dove si lascia a sinistra la strada che risale la Valle di Campo e, biforcandosi, conduce a Bosco Gurin (1507m) ed a Cimalmotto (1405m).
Si procede in piano su strada di fondovalle ampia e comoda fino a Bignasco, dove la valle si biforca prendendo il nome di Val Bavona nel ramo occidentale e Val Lavizzara nel ramo orientale; subito dopo il ponte sul torrente Bavona ad un incrocio (442m) davanti alla chiesa di San Michele si lascia a sinistra il tracciato per la Val Bavona.
Dopo il paese si risale con qualche tratto dalla pendenza impegnativa la valle che si restringe; si affrontano i primi due stretti tornanti ravvicinati e si percorre un ponte su un torrente laterale in località Ponte Somazzi (541m).
Si lascia a sinistra la diramazione a fondo chiuso per Brontallo (712m) e dopo un lungo tratto dalle facile pendenza si supera l'incrocio (633m) per Menzonio (729m); con pendenza leggermente più accentuata si arriva a Broglio (703m) dove si lascia a sinistra la diramazione per Rima.
Subito dopo un ponte sul fiume Maggia si incontra il paese di Prato (742m) e poco dopo si attraversa Sornico (753m), poi si raggiunge in forte salita il piccolo paese di Peccia (839m); nel centro del paese, subito dopo una fontana e davanti ad una banca ed un ristorante, si lascia a sinistra la strada per la Valle di Peccia e si segue a destra la strada per Fusio ed il lago di Naret (2310m).
Si affrontano 11 stretti, ripidi e ravvicinati tornanti per superare la stretta gola che sovrasta l'abitato e poco più avanti si incontrano altre due coppie di tornanti; dopo un tratto dalla pendenza moderata fino al piccolo villaggio di Camblee (1121m) la salita riprende impegnativa ed il tracciato attraversa il fiume su un ponte (1158m) all'uscita da una stretta gola.
La valle si apre nel Piano di Mogno ed il tracciato continua in falsopiano; dopo un altro ponte ad un incrocio (1170m) si lascia a destra la diramazione per il centro di Mogno (1182m).
La valle si restringe e si affrontano 3 ripidi e stretti tornanti ravvicinati per raggiungere tra i boschi Fusio, ultimo paese della valle (fontana).
Ad un incrocio (1278m) davanti ad una cappella all'inizio del paese si può scegliere se seguire a destra il moderno tracciato più ampio che si snoda sulla sponda orientale del fiume evitando il centro abitato oppure tenere a sinistra per attraversare il fiume, entrare in paese, lasciare a sinistra la stradina che arriva nella piazza della chiesa (1289m), percorrere una stretta via fra edifici in legno e riattraversare il fiume; i due percorsi si riuniscono ad un incrocio (1282m) presso un gruppo di baite.
Si prosegue in forte salita su tracciato abbastanza stretto e si ignora a sinistra una stradina che termina alla base della diga di Sambuco; dopo il 21° tornante si percorre una breve galleria scavata nella roccia e si percorre un traversone nel bosco transitando sotto un arco di roccia; in corrispondenza del 22° tornante (1388m) in località Portol di Fuori si ignora a destra una carreggiabile chiusa al traffico veicolare.
Si procede con dure pendenze tra i prati dove sorgono le baite di Portol e dopo un tratto roccioso si ignora a destra ad un incrocio (1444m) in località Fontanalba una diramazione solo inizialmente asfaltata che sale a fondo naturale fino all'alpeggio di Colla (1700m).
Dopo un ampio piazzale presso alcune opere idroelettriche si raggiunge la diga (1462m) che genera l'ampio lago artificiale di Sambuco; la valle ora prende il nome di Val Sambuco ed il tracciato costeggia senza difficoltà altimetriche il lungo bacino con sede stradale stretta e con qualche passaggio impressionante a picco sul lago.
Alla fine del bacino la strada si impenna e sale ripida nel bosco affrontando i ravvicinati 23° tornante e 24° tornante (1569m); con un tratto ripidissimo si esce nei pascoli e si raggiunge il pianoro con le baite di Grasso di Dentro (1753m); con facilità si raggiunge in breve il ponticello (1753m) sul fiume Maggia e si riprende la dura salita sull'opposto lato della valle con un lungo traversone nel bosco.
Si affrontano lo stretto 25° tornante, il 26° tornante, il vicino 27° tornante (1906m), il 28° tornante ed il ripido e panoramico 29° tornante; si oltrepassano gli ultimi alberi uscendo dalla zona boschiva e si procede completamente esposti al sole; in discesa bisogna fare molta attenzione perché la sede stradale risulta molto stretta ed il fondo asfaltato presenta degli avvallamenti.
Il tracciato attraversa il ponticello (2075m) sul torrente emissario del vicinissimo Lago di Sassolo e dopo il 30° tornante percorre un duro traversone sul lato settentrionale della conca dove si trova il laghetto ed entra in un'altra conca dove si trova il Lago Superiore (2128m).
Si affrontano 4 tornanti con pendenze sempre molto dure e vista sempre più ampia sulle montagne circostanti; si raggiunge un crinale dove appare di fronte la grandiosa diga e si lascia a sinistra una pista a fondo naturale.
Si entra nella conca sotto la diga e si scende brevemente per arrivare al ponte (2261m) sul torrente emissario del piccolo Lago Scuro che occupa una parte della stessa conca ai piedi della diga; si riprende a salire con ripide pendenze e si percorre un ardito tratto roccioso fino ai piedi della diga e dopo il 35° tornante con l'ultima rampa si arriva alla sommità della diga meridionale (2310m), più corta e bassa, che sbarra la conca del Lago Scuro.
Svoltando a sinistra si può percorrere la diga su asfalto; dopo la diga una pista a fondo naturale pianeggiante costeggia metà del lago fino alla sua estremità meridionale (2313m) ai piedi del Pizzo del Lago Scuro (2647m).
Tenendo invece a destra si procede in piano su strada ancora asfaltata, si lascia a destra l'accesso ad un parcheggio, si aggira un dosso sul quale sorge un'antenna e si raggiunge la diga settentrionale (2310m), più lunga e più alta sul percorso del fiume Maggia, che si può percorrere agevolmente fino allo spiazzo alla sua estremità.
Il lago di Naret si trova in una splendida conca dominata a sud-ovest dal ghiacciaio del Cristallina (2912m) dal quale nasce il fiume Maggia immissario del bacino.

(Itinerario percorso il 24/07/1993)



Il Lago Superiore a destra ed il Lago di Sassolo a sinistra sullo sfondo

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