COLLE DI TENDA, 1871m (Alpes Maritimes-Cuneo)



Accesso da Ventimiglia 63,4 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Ventimiglia(9)-San Michele(139)
A
15,5

130

0,84

San Michele(139)-la Giandola(308)
A

11,6

169

1,46

la Giandola(308)-Fontan(434)
A

7,4

126

1,70

Fontan(434)-San.Dalmazzo di Tenda(696) 
A

7,7

262

3,40

San Dalmazzo di Tenda(696)-Tenda(816)  
A

4,2

120

2,86

Tenda(816)-Vievola(994)
A

4,7

178

3,79

Vievola(994)-imbocco traforo(1279) 
A

4,7

285

6,06

imbocco traforo(1279)-la Ca(1424)  
N A

2,2

145

6,59

la Ca(1424)-Colle di Tenda(1871)  
N A

5,4

447

8,28




Accesso da Cuneo 40,8 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Cuneo(534)-Borgo San Dalmazzo(636)
A

8,0

102

1,27

Borgo San Dalmazzo(636)-Roccavione(646)
A

2,0

10

0,50

Roccavione(646)-Ponte Nuovo(739) 
A

7,0

93

1,33

Ponte Nuovo(739)-Vernante(785)
A

3,0

46

1,53

Vernante(785)-Limone Piemonte(1009) 
A

6,7

224

3,34

Limone Piemonte(1009)-ponte(1098)  
A

2,0

89

4,45

ponte(1098)-imbocco traforo(1321) 
A

4,2

223

5,31

imbocco traforo(1321)- Limone 1400 
A

0,9

79

8,78

Limone 1400-confine(1804) 
A

6,0

404

6,73

confine(1804)-Colle di Tenda(1871) 
A

1,0

67

6,70




Il valico collega il basso Piemonte e la riviera ligure di ponente attraverso la Val Vermenagna a nord e la valle del Roia a sud; la valle del Roia risulta politicamente francese nella parte superiore ed italiana nell'ultimo tratto verso il mare.
La strada statale N. 20, importante e trafficata arteria asfaltata, attraversa il passo con la galleria di 3,2 Km (ingresso sud a quota 1279 e ingresso nord a quota 1321) costruita dal 1873 al 1882, il più antico traforo stradale delle Alpi; le biciclette non possono percorrerla.
Alla sommità del colle sale con molti tornanti una stradina non asfaltata, decisamente adatta per le biciclette da montagna, sul versante francese; sul versante italiano la strada risultava asfaltata fino ad un chilometro dalla sommità ma nel 2018 è stato asfaltato anche l'ultimo tratto per cui il versante nord risulta ora interamente asfaltato.
Sotto il passo si trova pure il traforo ferroviario della linea Cuneo-Ventimiglia che percorre le valli di accesso intersecando più volte la strada ed arrampicandosi con arditi viadotti e gallerie elicoidali.

ATTENZIONE : A SEGUITO DELLA TREMENDA ALLUVIONE DEL 3 OTTOBRE 2020 LA STRADA E' STATA DISTRUTTA IN MOLTI PUNTI E RESTERA' A LUNGO IMPRATICABILE.

A Ventimiglia si lascia la Riviera Ligure di Ponente e si imbocca la strada statale N. 20 all'incrocio sul lato orientale del ponte sul Roia; si può scegliere se seguire la vecchia strada tra le case con il passaggio a livello oppure se imboccare il viadotto che corre scavalcando il greto del Roia in mezzo all'ampia vallata; a monte dell'autostrada i due tracciati convergono.
Si procede senza difficoltà lungo la strada, spesso trafficata, fino a Trucco (52m), piccolo abitato posto a valle delle gole del Roia, che si possono attraversare con le modernissime gallerie oppure seguendo il vecchio e tranquillo tracciato, consigliabile alle biciclette, che segue il sinuoso andamento della valle con due brevi tratti non asfaltati; in mountain-bike si può percorrere il tracciato sempre in sella mentre in bicicletta da corsa occorre percorrere a piedi qualche decina di metri.
Si continua seguendo il vecchio tranquillo percorso con qualche tratto di moderata salita fino ad Airole (149m), dove si trova l'imbocco settentrionale della galleria.
Si procede in leggera discesa fino ad un ponte, poi si risale sensibilmente sull'opposto versante; dopo una breve galleria si continua in leggera discesa fino a San Michele (139m); subito dopo il piccolo abitato si distacca una stradina molto tranquilla, ma a tratti ripidissima, che conduce ad Olivetta (292m) e, dopo il confine francese, al Col de Vescavo (490m) ed a Sospel (349m).
Dopo il piccolo nucleo di Fanghetto (205m) si supera la frontiera e si continua lungo la tortuosa strada nazionale francese N. 204 in falsopiano e leggera salita percorrendo una galleria non illuminata; dopo un tratto di strada ampia e rimodernata si procede nuovamente su strada dal tracciato pieno di curve che percorre la strettoia dove si trova l'edificio della vecchia dogana francese e la stazione di Piena (226m); senza difficoltà si raggiunge Breil-sur-Roya (265m), località turistica e nodo ferroviario dove si distacca la linea per Sospel e Nizza.
Si sale leggermente fino a La Giandola (308m), dove si incontra la strada che proviene da Nizza e Sospel attraverso il Col de Braus (1002m) ed il Col de Brouis (879m), poi si scende leggermente e si procede quasi in piano su strada ampia e moderna.
Si arriva alle strette e rocciose gole di Saorgio, dove due moderne gallerie evitano il vecchio tortuoso tracciato; la prima galleria è inevitabile perchè il vecchio tracciato non risulta più percorribile; al suo termine però, allorchè si apre sul lato orientale della valle la bella vista del suggestivo borgo medievale di Saorgio (550m) abbarbicato sul crinale, si può abbandonare la strada nazionale ed evitare la seconda galleria; dopo un breve tratto tranquillo occorre scavalcare il guard-rail per riprendere la strada a monte della galleria.
Si continua in leggera salita fino a Fontan (434m), nella cui piazza si trova una bella fontana, poi si comincia a salire sensibilmente attraversando le notevoli gole di Bergue e poi le gole del Paganin; dopo una galleria non illuminata si passa presso una centrale elettrica e si arriva a San Dalmazzo di Tenda (696m); a sinistra si dirama la stretta e ripida strada asfaltata per il Lac des Mesces (1375m), base per l'accesso a piedi alla Valle delle Meraviglie, e Casterino (1543m); a destra la strada asfaltata per Briga Marittima (772m) ed in seguito non asfaltata per la Colla di Sanson (1707m) e l'italiana Valle Argentina.
Si continua con qualche strappo molto impegnativo e poi in moderata salita fino a Tenda (816m), storico centro della parte alta della valle: il borgo medievale è scenograficamente arroccato intorno ai resti del castello ed alla Cattedrale, mentre la parte moderna costeggia la strada; si trovano tre fontane per il rifornimento d'acqua.
Si sale facilmente fino ad un ponte sul Roia, poi si entra in una verde strettoia della valle e si continua con salita impegnativa e tortuosa fino a sbucare nell'ampia conca di Vievola.
Dopo la chiesa di Vievola si affrontano due ripidi tornanti e si percorre uno stretto sottopasso ferroviario per raggiungere Vievola (994m), borgo composto di poche case sparse ed un ristorante nei pressi della stazione all'imbocco meridionale del traforo ferroviario.
Si percorre un lungo rettilineo in decisa salita con vista sul passo, che si trova ad ovest rispetto all'imponente e ben visibile Forte Centrale; si affronta un tratto di salita molto duro, con pendenza segnalata fino al 14%, in una stretta e verde gola al cui termine la valle si apre nel bacino terminale ai piedi del Colle di Tenda.
Il vecchio ripido tracciato della statale, stretto e disagevole, si snoda sul lato orientale della valle, mentre il nuovo sale con 4 ampi tornanti sul lato occidentale con maggiore ampiezza e minori, ma sempre severe, pendenze; dopo un tratto in costa ed il ricongiungimento dei due
tracciati si affrontano quattro tornanti; in corrispondenza del quarto, ed ultimo prima dell'imbocco del traforo stradale, si distacca la vecchia strada che affronta con 46 tornanti la ripida parete; la numerazione parte dal primo tornante dopo aver lasciato la strada nazionale.
Il percorso è fiancheggiato da boschetti ma l'ombra risulta scarsa e si è quasi sempre esposti al sole.
I primi duri tornanti hanno ancora il fondo asfaltato e sono molto ravvicinati tanto che se ne contano 20 in soli 2,2 Km; il fondo risulta asfaltato ma piuttosto rovinato, granuloso e spesso ricoperto da molto ghiaietto per cui è adatto solo alle monutain-bike e sconsigliato per le biciclette da corsa; si arriva con tornanti molto ravvicinati al vecchio edificio, un tempo utilizzato per il cambio dei cavalli ed ora abbandonato, denominato La Ca (1424m), posto in corrispondenza del 20° tornante.
Si continua con fondo asfaltato e pendenza molto ripida soprattutto prima del 23° tornante, poi la salita diventa meno dura, pur restando molto impegnativa; dopo un pezzo di salita moderata il fondo asfaltato termina definitivamente subito dopo il 30° tornante e si percorre un breve tratto nel bosco, poi si esce tra i prati e si sale duramente con tornanti a fondo naturale abbastanza distanziati tra loro in vista del Forte Centrale (1908m), che rappresenta sempre il punto di riferimento per valutare lo stato di avanzamento della salita.
Il panorama diventa sempre più ampio e grandioso sulle belle ed alte montagne che coronano il bacino terminale della Valle del Roia.
Si percorre un lungo e duro tratto di costa in direzione del Forte della Margheria (1842m), poi si ritorna verso il Forte Centrale, ai piedi del quale si affronta il 46° ed ultimo tornante.
Ci si dirige verso il passo con salita impegnativa che si snoda ai piedi di una parete rocciosa ed infine si affronta una rampa ripidissima che conduce al valico e che rappresenta una scorciatoia rispetto alla vecchia rotabile militare che con minore pendenza supera il 47° tornante appena prima di arriva al passo.
Dal passo alcune carreggiabili consentono l'accesso ai 6 grandiosi forti, costruiti alla fine del XIX° secolo, che presidiavano l'importante passaggio ed oggi risultano abbandonati; si possono vedere i percorsi per la la Cima di Forte Pernante (2117m), il Col de Peirafica (2028m), la Bassa Sovrana di Margheria (2079m), ed il Colletto Campanino (2189m).
Il valico risulta molto frequentato nei giorni festivi estivi come base di passeggiate ed è raggiunto dal traffico automobilistico soprattutto dal versante italiano, facilmente accessibile.

Da Cuneo (534m) si segue la statale rettilinea in leggera ascesa fino a Borgo San Dalmazzo (636m), nodo stradale alla confluenza della valli Stura, Gesso e Vermenagna.
La recente costruzione di una variante che evita gli abitati di Roccavione e Robilante consente la scelta tra la strada nuova, percorsa dal traffico veloce ed indicata dai cartelli per Limone, o la vecchia strada, da imboccare seguendo i cartelli per Roccavione.
Se si sceglie la vecchia strada, consigliabile per le biciclette, si attraversa il centro di Roccavione (646m) con un senso unico alternato comandato da un semaforo e si procede in leggera ascesa paralleli alla ferrovia in una zona industriale fino a Robilante (686m); anche in questo paese il centro viene attraversato a senso unico alternato comandato da un semaforo; in entrambi gli abitati si trova una bella fontana.
Dopo l'abitato le due strade si uniscono e si procede senza difficoltà fino ad attraversare il torrente Vermenagna al Ponte Nuovo (739m); la salita diventa sensibile e si raggiunge Vernante (785m), località di villeggiatura in una bella conca.
La strada continua larga in moderata ascesa fino a Limone Piemonte (1009m), importante stazione turistica invernale ed estiva allo sbocco settentrionale del traforo ferroviario; la statale evita il paese attraversando il torrente e snodandosi sul lato occidentale della valle.
La salita diventa molto impegnativa e continua seguendo il fondovalle fino ad un ponte (1098m) presso un albergo, dove si riattraversa il torrente per affrontare 6 ripidi tornanti, molto ampi e ben disegnati dopo i lavori di sistemazione ed ammodernamento; si continua in una stretta valletta dove si trova l'accesso alla pista per lo sci di fondo e si affrontano altri due stretti tornanti.
In corrispondenza del secondo, in località Bragard, si deve scegliere se proseguire lungo la statale o svoltare subito a destra; in ogni caso le indicazioni da seguire sono sempre quelle per Limone 1400.
Seguendo la statale si affrontano due tornanti e si arriva nel piazzale antistante l'imbocco settentrionale del traforo (1321m); prima del posto di frontiera si svolta a destra e si sale con forte pendenza nel bosco fino al tornante in cui si incontra la strada alternativa.
Svoltando in località Bragard si imbocca la strada per Limonetto, ma subito si svolta a sinistra per seguire la vecchia strada del Colle di Tenda che presto si ricongiunge al tracciato proveniente dalla località di imbocco del traforo.
Dopo l'incrocio si sale rapidamente a Limone 1400, moderna stazione turistica alla base di alcuni impianti di risalita con bar e ristorante; presso la cappella si trova una bella fontana, ultima occasione per l'approvvigionamento idrico.
Da Limone 1400 iniziano i numerosi ripidi tornanti asfaltati che attraversano pascoli e boschetti con bel panorama e consentono di raggiungere un rifugio a quota 1804, dove passa la linea di confine, ad un chilometro dal passo.
Si lascia a sinistra una strada non asfaltata per i forti posti sul lato orientale del valico e si passa in una valletta laterale; si sale ora con fondo asfaltato nel 2018 aggirando la testata della conca; dopo aver lasciato a sinistra la carreggiabile per il Forte Centrale si arriva al passo.

(Itinerario percorso il 24/08/1997 con attraversamento valico, il 24/08/2010 solo sul versante sud)



Il Colle di Tenda visto dal Forte Pernante

I tornantini del versante sud visti dalla strada Colle di Tenda-Peirafica

Il Colle di Tenda visto dal Colletto Campanino; sullo sfondo la Rocca dell'Abisso; a destra la strada che da Limone sale al Colle di Tenda

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