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				montagna è situata sulla cresta di crinale tra i valloni
				di Chianale a nord e di Bellino a sud; sono i due valloni in cui
				si biforca l'alta Valle Varaita all'altezza di Casteldelfino.La
				cima si trova poco ad est della Punta della Battagliola (2401m),
				con la quale ha condiviso le vicende belliche e condivide in gran
				parte il tranquillo ed durissimo tracciato d'accesso con la
				differenza che la Punta del Cavallo risulta raggiungibile sempre
				pedalando mentre la Punta della Battagliola richiede di procedere
				a piedi nell'ultimo tratto dal fondo troppo rovinato.
 Per la
				loro posizione strategica le montagne erano state già
				fortificate nei secoli passati ed erano state teatro di una
				cruenta battaglia nel 1744, nel corso della guerra di successione
				d'Austria, quando un esercito francese riuscì a
				sconfiggere i piemontesi asserragliati a difesa della Valle
				Varaita; a ricordo della battaglia sulla vetta è stata
				eretta la grande croce che consente di individuare la montagna da
				lontano.
 Negli anni precedenti la seconda guerra mondiale è
				stata costruita la strada di accesso per poter installare
				l'artiglieria sulla vetta a controllo dei passi sul confine
				italo-francese.
 Oggi la strada non asfaltata consente di
				raggiungere un luogo di grande interesse panoramico ed ambientale
				lungo un tracciato tranquillo ma estremamente duro per le
				terribili pendenze.
 
 Presso la chiesa di Casteldelfino
				(1296m) si tiene a sinistra e si percorre una breve discesa fino
				ad un incrocio (1289m) dove si riprende a salire con pendenze
				impegnative; poco dopo si arriva all'incrocio (1318m) dove si
				lascia a destra la strada asfaltata che risale il vallone di
				Chianale per raggiungere il Colle
				dell'Agnello (2748m) e si imbocca a sinistra la strada
				provinciale asfaltata 256 che risale il vallone di Bellino.
 Il
				tracciato si snoda in costa ai piedi del Monte Passet (2085m)
				dapprima in forte ascesa ed in seguito in comodo falsopiano dopo
				aver sottopassato una condotta forzata; dopo il piccolo borgo di
				Pusterle inferiore (1369m) si sale decisamente a Pusterle
				superiore (1393m); la salita si interrompe e senza difficoltà
				si raggiunge Ribiera.
 Si ignora un cartello in legno con
				l'indicazione del sentiero pedonale per la Cima della Battagliola
				in corrispondenza della deviazione per la borgata di Mas del
				Bernard (1466m), che risulta ciclabile solo fino al villaggio ed
				ad un impianto idroelettrico.
 Si lasciano sulla sinistra,
				oltre il torrente, i nuclei di Chiesa (1480m) e Fontanile (1483m)
				dominati dall'imponente picco del Pelvo d'Elva (3064m) e si sale
				con ripida pendenza fino a due tornanti; in corrispondenza del 2°
				tornante (1550m) si abbandona la strada asfaltata di fondovalle,
				che termina a Sant'Anna
				di Bellino (1882m), per imboccare la stradina a fondo
				naturale segnalata con il cartello "Battagliola"; si
				ignora invece l'altra stradina a destra che conduce alla borgata
				Bals.
 Il percorso si snoda ripido con fondo discreto dapprima
				nel fitto bosco e poi lungo una scoscesa parete rocciosa; dopo le
				Grange Verné (1703m) si affrontano 4 tornanti e si aggira
				un costone per entrare nel vallone della Battagliola tra prati e
				radi boschetti.
 A metà salita si incontra l'unico breve
				tratto pianeggiante presso il ponticello di attraversamento del
				torrentello che percorre il vallone.
 Subito dopo la strada si
				impenna e con rampe ripidissime attraversa le ampie praterie
				sempre esposta al sole passando presso alcune baite isolate; si
				affrontano altri 4 tornanti con fondo che diventa più
				sconnesso pur restando sempre ciclabile.
 Risulta difficile
				identificare fra le baite sparse le Granges Espeire (1924m) e le
				Granges Forest (1998m) segnate sulle cartine; sono invece ben
				distinguibili la Punta del Cavallo con la sua grande croce, la
				gobba della Punta della Battagliola e l'aspro Monte Pietralunga
				(2731m) che chiude ad ovest il vallone.
 Dopo l'ultimo tornante
				si percorre un lungo tratto in costa avvicinandosi alla cresta di
				crinale e dopo una rampa estremamente ripida si raggiunge un
				bivio a 400 metri dalla cima, dove si lascia a sinistra una
				mulattiera erbosa che diventa poi una traccia di sentiero non
				ciclabile per la Punta della Battagliola (2401m) seguendo il
				vecchio tracciato della strada militare che purtroppo non viene
				più assoggettata a nessuna forma di manutenzione.
 Si
				continua diritti fino ad arrivare sul versante est della Punta
				del Cavallo dove si supera un tornante prima di affrontare la
				ripida rampa che con pendenze e fondo al limite della ciclabilità
				conduce alla vetta.
 Sulla cima si trova una piattaforma in
				pietra dove sorge la grande croce e dove due lapidi ricordano la
				battaglia del 19 luglio 1744.
 Si gode un ampio e splendido
				panorama sulle montagne e le vallate circostanti e soprattutto
				sul Monviso a nord e sul Pelvo d'Elva a sud.
 
 (Itinerario
				percorso il 16/08/2000)
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