Il
Monte Saccarello (2200m) è la cima più alta della
Liguria ed anche il punto di incontro delle valli Argentina, del
Tanaro e del Roia e, sotto l'aspetto amministrativo, delle
province di Imperia e Cuneo e del dipartimento delle Alpi
Marittime. Il Monte Saccarello è una punta triangolare
con due versanti imponenti e ripidissimi verso la Valle Argentina
a sud e verso la valle del Roia ad ovest, mentre a nord degrada
dolcemente nella valle del Tanaro. L'accesso risulta possibile
solo sul versante settentrionale tramite una strada non asfaltata
ex-militare, facente parte del sistema di percorsi colleganti le
numerose fortificazioni, ormai completamente abbandonate, della
zona di confine.
Da Monesi bassa, o Monesi di Mendatica
(1310m), piccola località turistica della provincia di
Imperia, si scende leggermente fino al bivio (1297m) per Piaggia,
dove si svolta a sinistra e si inizia a salire in un vallone;
dopo il ponte sul torrente (1341m) si affrontano gli stretti e
ravvicinati 1° tornante (1344m) e 2° tornante e si
raggiunge Monesi alta, o Monesi di Triora (1375m), frazione
turistica posta alla base delle piste di sci dove si trova una
fontana. Si continua su stretta strada asfaltata che sale
ripida nel bosco con 6 tornanti incrociando più volte il
tracciato degli impianti di risalita; si affrontano il 3°
tornante (1402m), il 4° tornante (1443m), il 5° tornante
(1473m), il 6° tornante (1496m), il 7° tornante e
l'ottavo tornante (1542m) dopo il quale termina il tratto
asfaltato e si procede con fondo cementato per alcune centinaia
di metri. La La pendenza diminuisce per breve tratto e si
procede su fondo naturale sempre ciclabile affrontando poi altri
4 duri tornanti ancora nel bosco con qualche rampa decisamente
ripida, il 9° tornante (1589m), il 10° tornante (1594m),
l'undicesimo tornante (1606m) ed il 12° tornante (1619m). Si
esce dal bosco, si percorre un ponte (1670m) su un torrentello
entrando in provincia di Cuneo e si percorre un tratto in costa
tra i pascoli su fondo cementato; dopo due tornanti si attraversa
il torrentello che scende dal Monte Saccarello (2200m) e si
continua a salire su fondo cementato fino ad alcune costruzioni
ad uso degli allevatori presso le quali si incontra un bivio
(1843m). Si svolta a sinistra abbandonando la strada non
asfaltata che raggiunge il Colle
delle Selle Vecchie (2097m) e dopo un lunghissimo giro lungo
il crinale supera il Colletto
Campanino (2142m) e raggiunge il Colle
di Tenda, e si affrontano in 1,8 Km 10 duri e spettacolari
tornanti con buon fondo in terra battuta. Dopo il decimo
tornante ad un incrocio (1996m) si lascia a destra la strada che
dopo circa 700 metri raggiunge il Passo
di Tanarello (2042m) e si continua in costa alla base del
Monte Tanarello (2094m); la strada raggiunge il crinale al Passo
Basera (2036m), dove per un attimo si apre un'ampia e
spettacolare vista sul versante francese. In forte salita su
fondo abbastanza sconnesso si raggiunge la base del monte, dove
devono arrestarsi le autovetture, mentre le mountain-bike possono
seguire senza problemi il sentiero che raggiunge la vetta dove
sorge l'obelisco; nei pressi ci sono resti di fortificazioni. Il
panorama è strepitoso ed impressionante; a sud i paesi
della Valle Argentina sono visibili vicini in linea d'aria ma
oltre 1000 metri più in basso, ad ovest la valle del Roia
è dominata dalle cime più alte delle Alpi
Marittime, a nord svettano i monti della valle del Tanaro. Su
un rilievo vicino (2164m), pure raggiungibile in mountain-bike,
sorge la grandiosa statua del Redentore, eretta nel 1901 e
visibile da grande distanza, a simbolo e protezione delle Alpi
Marittime.
(Itinerario percorso il 11/08/1993)
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