GOLA DI GOUTA, 1213m (Imperia)



Accesso da Isolabona 19,4 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Isolabona(106)-Pié del Tirone(206)

5,4

100

1,85

Pié del Tirone(206)-9° tornante(683) 
6,2

477

7,69

9° tornante(683)-17° tornante(1158)
7,0

475

6,79

17° tornante(1158)-Gola di Gouta(1213)

0,8

55

6,87





Accesso da Ponte Raggio 26,1 Km

NON ASFALTATA

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Ponte Raggio(162)-La Colla(426) 

4,5

264

5,87

la Colla(426)-Passo del Cane(596)

4,1

170

4,15

Passo del Cane(596)-Bassa d'Abellio(706)

1,5

110

7,33

Bassa d'Abellio(706)-Case Lanzo(1082)

5,5

376

6,84

Case Lanzo(1082)-Margheria dei Boschi(1100) 

8,9

18

0,20

Margheria dei Boschi(1100)-Gola di Gouta(1213)

1,6

113

7,06




Il valico si trova sullo spartiacque tra la Valle del Nervia e la valle del torrente Barbaira, affluente dello stesso Nervia.
Esso risulta accessibile per strada asfaltata solo dal versante del Nervia; sull'altro versante esiste una carreggiabile di origine militare che dapprima sale ripida e poi effettua un ampio giro aggirando la testata della valle >del torrente Barbaira con continui saliscendi.

Alla foce del Nervia, tra Ventimiglia e Camporosso mare, si lascia la strada statale N. 1, "Aurelia", e si percorre in piano la vallata fino a Camporosso (25m), che si attraversa con una breve rampetta; dopo un falsopiano ed alcuni saliscendi si arriva in dolce discesa a Dolceacqua (51m); dopo un rettilineo quasi pianeggiante si raggiunge con una facile rampetta il ponte sul torrente Barbaira (71m), dove si lascia a sinistra la strada per Rocchetta Nervina, da cui parte l'itinerario a fondo naturale che accede al valico sul versante occidentale.
La valle si restringe e si sale leggermente, poi si prosegue quasi in piano fino ad Isolabona (106m); dopo aver lasciato a destra la strada per Apricale e Bajardo si passa di fronte al seicentesco Santuario di Nostra Signora delle Grazie e si esce da Isolabona con una breve rampa; dopo aver attraversato il Nervia si sale sensibilmente tra case sparse e coltivazioni, poi si scende dolcemente per riattraversare il torrente.
Una moderata e continua salita nella stretta e spopolata valle consente di raggiungere il bivio in località Pié del Tirone (206m), dove si abbandona il fondovalle 2 Km prima di arrivare a Pigna.
Si svolta seguendo le indicazioni per Gouta o Gauta, si imbocca una stradina asfaltata che sale con pendenze subito dure, si affronta il 1° tornante, si passa con un ampia curva presso un ristorante costruito in posizione panoramica prima di addentrarsi profondamente nella Val Altomoro.
Dopo il 2° tornante si ritorna verso la valle del Nervia lasciando a destra ad un incrocio (313m) una strada privata che sale a Madonna di Campagna (453m) e continua non asfaltata per il Passo Muratone (1158m); si procede tra gli ulivi con forti pendenze lungo il fianco occidentale della Val Nervia fino al 3° dolce tornante, poi si attraversa una zona di case coloniche e coltivazioni con altri 4 duri tornanti che in alcuni momenti offrono un ampio panorama: il 4° tornante (425m), il 5° tornante (452m) ed il 6° e 7° tornante ravvicinati.
Si rientra ad alta quota nella Val Altomoro e si penetra nel fitto bosco in forte salita; si lascia a sinistra ad un incrocio (566m) una strada che con fondo asfaltato raggiunge l'isolata località Marcora ed in seguito continua a fondo naturale superando il crinale per scendere a Rocchetta Nervina.
Dopo l'incrocio si incontra un tratto di 200 metri in falsopiano, ma presto l'ascesa ridiventa dura e si affrontano nel fitto bosco l'ottavo tornante (634m) ed il 9° tornante (683m); dopo un duro tratto in costa ed il 10° e l'undicesimo tornante (782m) si incontrano circa 400 metri di salita moderata prima che la pendenza ritorni ripida per affrontare il 12° tornante (835m) ed il 13° tornante (870m).
Si prosegue in dura ascesa fino ad un falsopiano che precede il 14° tornante (959m), poi in dolce salita si raggiunge il successivo vicino 15° tornante (978m), dopo il quale la pendenza ridiventa molto impegnativa; si sale duramente in costa nel bosco, poi la vista si apre ed in salita moderata si raggiunge il panoramico 16° tornante (1096m), dal quale si possono ammirare le montagne della Val Nervia.
Si prosegue con pendenza impegnativa ma non dura passando presso alcune case isolate; in corrispondenza del 17° ed ultimo tornante (1158m)si lascia a sinistra la breve carreggiabile per la Gola del Rebisso (1210m) e con forte salita ai piedi del Monte Gouta (1309m) si raggiunge il valico.
La Gola di Gouta (1213m) è una stretta sella tra fitti boschi, aperta tra il Monte Giardino (1273m) a nord ed il Monte Gouta (1309m) a sud, che collega la Val Nervia con la sua tributaria Valle Barbaira; il panorama è ristretto dalla bella vegetazione; vi sorge un ristorante.
Dal passo una stradina di crinale non asfaltata aggira ad est il Monte Giardino per raggiungere il Colle Scarassan (1224m), dove si biforca per il Passo Muratone (1158m) ad est e la Colla Pegairole (1330m) ad ovest.

Sul versante occidentale si segue la strada provinciale asfaltata N.68 che in moderata ascesa dal Ponte Barbaira (71m) conduce a Rocchetta Nervina (235m); quando mancano 1,8 Km al paese, presso il Ponte Raggio (162m), si svolta a sinistra imboccando la strada provinciale asfaltata segnalata N.70 per La Colla, che comincia a salire subito impegnativa seguendo tortuosamente l'andamento del versante vallivo.
Dopo circa 1 Km si incontra un tratto più facile, poi la salita riprende impegnativa passando presso alcune case coloniche isolate; dopo aver percorso una zona rocciosa si aggira un crinale su cui sorgono alcune antenne e si entra in una conca coltivata con bella vista su Dolceacqua.
In decisa ascesa si raggiunge il passo della Colla (426m), dove si lasciano a sinistra due strade: la prima percorre asfaltata il crinale per raggiungere Ciaxe (354m) e scendere a Camporosso; la seconda scende a Verrandi e nella valle del Roia, da dove si arriva a Ventimiglia.
Si svolta a destra e si sale moderatamente con strada ancora asfaltata tra belle ville aggirando un altura su cui sorge un'antenna; si continua in falsopiano fino ad un gruppo di case costruite presso la cappella di San Cristoforo; al termine delle case il fondo asfaltato finisce e si procede su strada a fondo naturale piuttosto sconnesso che aggira un costone e percorre in costa in forte salita una conca fino ad arrivare al Passo del Cane (596m), valico di collegamento pedonale tra la valle Barbaira e la Val Roia, che non viene attraversato.
Si resta sul versante della Valle Barbaira e si sale con ripide pendenze e fondo generalmente sconnesso e difficoltoso ma sempre ciclabile, anche se talvolta capita di dover mettere a terra il piede.
La >vecchia rotabile militare si snoda in costa ai piedi della Testa Maimona (733m) e del Monte Abelliotto (901m); dopo essere passata con una curva (706m) ai piedi della boscosa Bassa d'Abellio (752m), senza raggiungerla ed attraversarla, aggira in forte ascesa lo scosceso Monte Abellio (1016m), sul quale esistono ancora resti di fortificazioni di varie epoche, dal castellaro di età preromana alle rovine romane ed al castello medievale.
In corrispondenza dei resti di caserme presenti sul versante orientale del monte la salita diventa irregolare e presenta tratti con pendenze moderate mescolati a tratti ripidi; anche il fondo alterna pezzi ben pedalabili ed altri molto sconnessi e difficoltosi.
Dopo un tornante (867m) si raggiunge il crinale senza attraversarlo al Colle dei Saviglioni (890m); si affrontano due ampi tornanti (932m e 946m) e ci si eleva lungo le pendici della Cima dei Saviglioni (953m); la strada si avvicina al confine francese raggiungendo le Case Lanzo (1082m), presso le quali termina la salita continua ed inizia la fase di aggiramento in costa della testata della valle.
Dopo un tratto in falsopiano si scende moderatamente con alcune curve e si attraversa un breve galleria rettilinea senza problemi di visibilità.
Dopo la galleria si riprende a salire moderatamente passando presso una casa isolata in località Pau (1094m) e si inizia il lungo tratto ai piedi della Testa d'Alpe alternando tratti di salita, falsopiani e brevi discese; dopo un ponticello si percorre un tratto roccioso con burrone strapiombante sulla destra, poi si continua nel fitto bosco.
Si lascia a sinistra ad un incrocio (1156m) una carreggiabile che sale verso la Testa d'Alpe (1587m) e si aggira una stretta valletta: si percorre senza problemi un'altra breve galleria (1152m) e si procede in leggera discesa fino all'incrocio (1131m) in cui si dirama una carreggiabile ripidissima e molto sconnessa, ben poco ciclabile, per la Colla Pegairole.
Si continua nel bosco in dolce discesa e poi in leggera salita si arriva a Margheria dei Boschi (1100m), località con ampi prati dove si recano molti gitanti e dove si ritrova la strada asfaltata.
Si segue in ripida ascesa la stretta strada asfaltata che si snoda nel bosco; dopo un tratto di falsopiano si affronta un'altra ripida rampa, poi in moderata ascesa si arriva alla Gola di Gouta (1213m).

(Itinerario percorso il 18/08/2007 dal versante asfaltato, il 22/08/1999 dal versante non asfaltato)



La sommità del passo tra i boschi

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