| Il
				passo, posto sullo spartiacque principale alpino, collega la Val
				Mesolcina, una delle principali vallate della Svizzera italiana,
				con l'alta valle del Reno (Hinterrhein); la Val Mesolcina, pur
				essendo di lingua e cultura italiana e situata a sud dello
				spartiacque, appartiene amministrativamente ai Grigioni e non al
				Canton Ticino.Nel 1967 è stato aperto al traffico il
				traforo che, passando sotto il valico, collega San Bernardino ed
				Hinterrhein e fa parte dell'autostrada Bellinzona-Coira che corre
				parallela alla strada lungo le vallate di accesso; la strada è
				interamente asfaltata, relativamente larga nel frequentato tratto
				più elevato, stretta e talora disagevole quando è
				affiancata dall'autostrada, che comunque assorbe gran parte del
				traffico garantendo una certa tranquillità ai ciclisti;
				gli attraversamenti dei paesi presentano frequentemente il fondo
				in pavè; nella valle si trovano sia la strada normale che
				l'autostrada e bisogna fare attenzione ai segnali stradali per
				non sbagliarsi entrando in autostrada ricordandosi che le
				indicazioni per l'autostrada sono in colore verde mentre quelle
				per la strada cantonale percorribile in bicicletta sono di colore
				blu.
 
 Sul versante meridionale si parte da Bellinzona
				(229m), capoluogo del Ticino, seguendo la strada del Passo del
				San Gottardo; dopo Arbedo (251m) si attraversa il ponte sulla
				Moesa e si sottopassa l'autostrada; a Castione(241) si svolta
				verso est per imboccare la Val Mesolcina, ampia e coltivata; in
				leggera ascesa si raggiunge il paese di Lumino (268m), dopo il
				quale si entra nel cantone dei Grigioni.
 Si continua con
				strada di fondovalle in sostanziale leggera salita con brevi
				tratti di dolce discesa e qualche rampetta più
				sensibile.
 Il tracciato attraversa i centri abitati di San
				Vittore (280m), Roveredo (292m), Grono (332m); la valle volge
				verso nord e si restringe diventando più solitaria e
				boscosa; dopo Grono si incontra un tratto di discesa, poi si
				riprende con salita a tratti leggermente più sensibile
				attraversando i piccoli centri di Leggia (337m), Cama (355m) e
				Piani di Verdabbio.
 Si superano Lostallo (423m) e Cabbiolo e
				si procede in salita leggera ma continua; presso il bivio (564m)
				per Soazza (620m), paese situato in alto sul pendio, la salita
				comincia a diventare più sensibile e, dopo aver
				sottopassato l'autostrada, molto impegnativa; dopo aver sfiorato
				l'altura su cui sorgono le rovine del castello e la chiesetta di
				San Carpoforo si raggiunge Mesocco (791m), borgo caratteristico,
				dominato dalla parrocchiale, che si attraversa in ripida ascesa
				sul pavè.
 Dopo il paese si oltrepassa l'uscita
				dell'autostrada e si sale sul lato occidentale della valle
				affrontando con dura pendenza il 1° tornante, il ravvicinato
				2° tornante (909m), il 3° ed il 4° tornante.
 Si
				percorre un lungo traversone verso nord prima di incontrare il 5°
				tornante (1032m), il 6° tornante, il 7° tornante e
				l'ottavo tornante e dopo il 9° ed il 10° tornante si
				sbuca nell'amena conca di Pian San Giacomo (1170m), località
				frequentata per villeggiatura.
 Dopo 900 metri quasi piani la
				salita riprende impegnativa nel bosco ad un incrocio (1178m) dove
				si ignora la strada a sinistra; si affrontano 4 tornanti
				ravvicinati e si raggiunge una conca con alcune baite dove si
				incontrano altri 2 tornanti; dopo i 5 duri tornanti che
				consentono di superare la ripida parete che chiude la valle si
				sottopassa l'autostrada e si entra con pendenza moderata in una
				conca di pascoli dove si trova il 17° tornante (1467m).
 Si
				affrontano altri 4 tornanti nel bosco e dopo il 22° tornante
				(1538m) si percorre un traversone che diventa molto duro fino a
				superare il crinale ad un piccolo valico denominato Forcola
				(1662m); si entra così nella conca di San Bernardino;
				subito dopo si incontra l'incrocio per il Lago Dosso (1652m), poi
				si percorre un tratto di leggera discesa che conduce
				all'importante centro turistico (1608m).
 Dopo aver
				attraversato il paese ed il ponte sul torrente Moesa si perviene
				con una rampetta allo svincolo dell'autostrada (1630m) presso
				l'imbocco meridionale del traforo (1634m); il transito nel
				traforo, lungo 6,6 Km, aperto al traffico nel 1967, risulta
				naturalmente vietato alle biciclette.
 Presso lo svincolo
				inizia il tratto conclusivo della salita con dure pendenze; si
				affronta subito il 23° tornante e dopo un campeggio e la
				sbarra di chiusura invernale si incontrano in località
				Pian Casuleta i vicinissimi 24° e 25° tornante (1703m),
				in corrispondenza del quale si ignora una stradina asfaltata a
				sinistra.
 Dopo un traversone fra i boschi si attraversa il
				torrente con un ponte (1748m) e si affrontano i ravvicinati 26°
				tornante, 27° tornante, 28° tornante presso gli ultimi
				alberi ad alto fusto, 29° tornante (1784m), 30° tornante,
				31° tornante e 32° tornante in mezzo ad una vegetazione
				ormai cespugliosa.
 Si superano altri due tornanti e si
				percorre un lungo rettilineo; dopo una vecchia casa cantoniera in
				un ambiente ormai di prati di alta montagna si affrontano lo
				stretto 35° tornante, i vicini 36° e 37° tornante, il
				38° tornante, il 39° tornante ed il 40° tornante
				(1961m) presso gli impianti di aerazione del traforo.
 Poco più
				avanti si incontrano gli ultimi 3 tornanti: il 41° tornante,
				il 42° tornante (1995m) ed il 43° tornante; si aggira una
				conca e presso un piccolo spiazzo (2056m) si entra con pendenza
				moderata nel lungo altopiano del valico; costeggiando in piano il
				lago Moèsola si perviene al passo, all'estremità
				settentrionale del bacino, dove sorge l'ospizio, costruito nel
				1820; si gode un ampio panorama su molte vette e diversi piccoli
				ghiacciai.
 
 Sul versante settentrionale il percorso inizia
				a Thusis (723m), facilmente raggiungibile da Coira (585m),
				capoluogo del cantone dei Grigioni, per strada, autostrada o
				ferrovia: alla rotonda all'estremità meridionale di Thusis
				si imbocca il tracciato che entra in forte salita nelle
				strettissime e selvagge gole della Viamala, caratterizzate da
				enormi e verticali pareti rocciose che sovrastano la strada; in
				fondo alla gola corre strepitando l'Hinterrhein; si percorrono la
				galleria Rongellen I (lunga 220 metri e ben illuminata) , il
				primo tratto delle gole ancora abbastanza alberate e la galleria
				Rongellen II (lunga 650 metri e ben illuminata) al cui termine
				presso il villaggio di Rongellen (880m) la salita si interrompe
				mentre la valle si apre in una breve conca.
 Dopo una severa
				rampetta si imbocca la galleria Trogli (440 metri) in decisa
				discesa fino ad un ponte che immette nel tratto più
				selvaggio ed impressionante delle gole della Viamala, si passa
				presso il parcheggio del punto di accesso pedonale alle gole, si
				percorre una galleria artificiale e si riattraversa il fiume, si
				sale leggermente, si discende moderatamente e si attraversa
				nuovamente il fiume in località Raina (883m); dopo aver
				costeggiato un campeggio e superato lo svincolo dell'autostrada
				si arriva a Zillis (944m).
 La strada cantonale prosegue
				diritta ma i ciclisti seguono le segnalazioni del “percorso
				6” per raggiungere la pista ciclabile e svoltano a destra
				passando nella parte bassa di Zillis ed arrivando al ponte sul
				fiume; subito dopo il ponte si lascia a destra la strada per
				Donat, Mathon e l'Alp
				Anarosa (2348m) e si imbocca a sinistra la pista ciclabile
				che sottopassa l'autostrada e prosegue con alcuni saliscendi fino
				a riattraversare il fiume su una passerella di legno ricavata
				sotto il viadotto dell'autostrada; si costeggia il fiume in
				falsopiano poi la pista ciclabile continua affiancata alla strada
				cantonale fino ad Andeer (981m).
 Si può decidere se
				attraversare il paese con fondo in pavè oppure seguire la
				strada cantonale che raggiunge uno svincolo dell'autostrada e
				ridiscende ad incontrare la strada che attraversa il centro
				abitato; si sottopassa l'autostrada con una ripida rampa e si
				affronta lo stretto 1° tornante a destra poi si sale con
				sensibile pendenza a Barenburg (1047m) e si continua fino ad una
				centrale elettrica.
 La salita si interrompe presso una diga
				che genera un laghetto che si costeggia con una breve discesa,
				poi si riprende a salire duramente nella gole della Rofla e
				presso il 2° tornante si incontra l'isolata Gasthaus
				Roflaschlucht (1094m); dopo 150 metri in corrispondenza del 3°
				tornante si lascia a sinistra il percorso per l'appartata Val
				Ferrera, che la strada asfaltata risale fino al villaggio di Juf
				(2126m).
 Si affrontano altri 4 impegnativi tornanti nel bosco,
				poi la valle piega verso ovest e si incontra un breve falsopiano
				seguito da una ripida ascesa fino ad un ponte, dopo il quale si
				procede in falsopiano mentre la valle si allarga; si vede di
				fronte la diga e la salita ritorna impegnativa, presenta l'ottavo
				ed il 9° tornante (1371m), sottopassa l'autostrada ed arriva
				alla diga che genera l'ampio Sufner see; si costeggia il lago e
				si raggiunge lo svincolo di Sufers (1406m) dove si sovrappassa
				l'autostrada e si lascia a destra la stradina per il paese
				(1429m) e per il Lai
				da Vons (2030m).
 Il percorso scende leggermente
				sottopassando l'autostrada ed arriva ad un ponte dal quale si
				gode una splendida vista su Sufers ed il lago da una parte e
				sulla gola in cui scorre l'Hinterrhein dall'altra; dopo un
				tornante si sale decisamente su tracciato stretto e tortuoso, poi
				si procede a saliscendi fino in vista di Splugen (1457m) che si
				raggiunge in sensibile ascesa e fondo in pavè; in centro
				al paese si lascia a sinistra il percorso per il Passo
				dello Spluga (2118m).
 Si prosegue con un lungo e facile
				rettilineo, poi si affronta una rampetta che conduce allo
				svincolo di Medels, villaggio che resta poco più in alto e
				risulta raggiungibile mediante una breve diramazione; si continua
				con tranquilli saliscendi fino a Nufenen (1569m), dove si lascia
				a destra la ripida e non segnalata strada asfaltata per
				Steinigboda
				(2049m), si attraversa il paese e presso una fontana si svolta a
				sinistra, si supera lo svincolo autostradale e si svolta a destra
				scendendo in mezzo alla valle, poi si risale moderatamente a
				Hinterrhein (1618m), ultimo centro abitato della vallata.
 Si
				discende dolcemente con bel panorama sull'Adula (3402m) ed i
				tornanti che salgono al passo fino allo svincolo presso l'imbocco
				settentrionale del traforo autostradale ed al ponte sul fiume
				(1611m), si procede ancora in piano per 400 metri e finalmente si
				inizia la salita conclusiva al passo che presenta continui
				impegnativi tornanti sul versante meridionale della valle del
				Reno tra alberi che consentono una parziale ombreggiatura; il
				percorso è più frequentato e trafficato che nel
				tratto inferiore, dove l'autostrada assorbe la maggior parte dei
				mezzi a motore.
 Si affrontano in rapida successione il 1°
				tornante, il 2° tornante (1653), il 3° tornante (1673m),
				lo stretto 4° tornante, il vicino 5° tornante, il 6°
				tornante (1716m), il 7° tornante, l'ottavo tornante, il 9°
				tornante, il 10° tornante e l'undicesimo tornante
				(1755m).
 Dopo il 12° tornante (1768m) la salita diventa
				moderata mentre il panorama risulta sempre più ampio e
				grandioso e si incontrano il 13° tornante (1780m), il 14°
				tornante (1793m) ed il 15° tornante (1810m); dopo il 16°
				tornante (1826m), dove si lascia a sinistra una carreggiabile, la
				salita ritorna impegnativa e si esce dal bosco rimanendo sempre
				esposti al sole.
 Si oltrepassano due edifici in località
				Durrabuel (1861m) ed un ponticello sul torrente Maseggbach
				(1877m); dopo il 17° tornante si supera una cava e si lascia
				la parete della valle imboccando il vallone che conduce al passo;
				ad un incrocio (1912m) presso una fermata di autobus si lascia a
				sinistra la breve pista per la Tallialp.
 Si affrontano
				ravvicinati tra i prati il 18° ed il 19° tornante (1929m)
				e poco più avanti il 20° tornante (1939m), dove si
				ignora a sinistra una breve carreggiabile, ed il 21°
				tornante; dopo altre 2 coppie di tornanti si superano gli
				impianti di areazione del sottostante traforo.
 Dopo il 26°
				ed ultimo tornante (2042m) si affronta una ripida ma breve rampa,
				poi con minore pendenza si effettua un'ampia curva a sinistra
				ormai in vista della sommità del valico che si raggiunge
				con gli ultimi metri di salita.
 
 (Itinerario percorso il
				14/07/1984 dal versante sud, il 31/07/2011 dal versante nord)
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