MONTE BELVEDERE, 2613m (Aosta-Savoia)



Accesso da La Thuile/strada Comino 13,4 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

La Thuile(1441)-Campeggio Rutor(1470)
A

1,3

29

2,23

Campeggio Rutor(1470)-3° tornante(1649)
N A

1,8

179

9,94

3° tornante(1649)-Les Suches(2208)
N A

5,5

559

10,16

Les Suches(2208)-bivio Fourclaz(2463)
N A

3,0

255

8,50

bivio Fourclaz(2463)-Monte Belvedere(2613)
N A

1,8

150

8,33






Accesso da La Thuile/Pont Serrand 16,9 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

La Thuile(1441)-Pont Serrand(1611)
A
3,1

170

5,48

Pont Serrand(1611)-22° tornante(1719)
A
1,7

108

6,35

22° tornante(1719)-ristorante(1972)
A
3,9

253

6,49

ristorante(1972)-26° tornante(1984)
A
0,6

12

2,00

26° tornante(1984)-Les Suches(2208)
A
2,8

224

8,00

Les Suches(2208)-bivio Fourclaz(2463)
N A

3,0

255

8,50

bivio Fourclaz(2463)-Monte Belvedere(2613)
N A

1,8

150

8,33




Il Monte Belvedere (2641m) si trova sul punto di confluenza tra il Vallone del Rutor ad est ed il vallone del Colle del Piccolo San Bernardo (2188m) ad ovest sul lato italiano e della Valle dell'Isère sul versante francese; la panoramica strada non asfaltata interamente ciclabile di origine militare ed oggi utilizzata al servizio dei numerosi impianti di risalita del comprensorio sciistico La Thuile-Piccolo San Bernardo raggiunge la stazione di arrivo (2613m) della seggiovia Monte Belvedere.
La vetta del monte deve essere raggiunta a piedi mentre sul lato orientale della montagna si trova sul confine di stato il Colle del Belvedere (2569m).
Da La Thuile ci sono due possibilità per il tratto fino a Les Suches: la più comoda è il tracciato asfaltato che segue la strada statale del Colle del Piccolo San Bernardo e poi devia per arrivare a Les Suches, la più difficile è la strada sterrata Comino che si inerpica direttamente a Les Suches; per la descrizione della strada asfaltata vedi Les Suches (2175m).

Dal centro di La Thuile (1441m) si imbocca la strada che dal parcheggio sottopassa la strada del Piccolo San Bernardo oppure la strada per Entreves che passa davanti alla cappella di Santa Barbara; quando le due strade si riuniscono si passa davanti alla stazione di partenza della cabinovia (1466m) e presso le stazioni di partenza di due seggiovie; quando la strada principale piega a sinistra attraversando il torrente su un ponte si imbocca a destra la stradina ancora asfaltata che raggiunge il campeggio Rutor (1470m), dove si svolta a destra imboccando la strada a fondo naturale Comino che si infila nel bosco.
I primi duecento metri sono facili su ottimo fondo naturale compatto, poi il tracciato sale ben ombreggiato con dure pendenze; si affrontano il 1° tornante (1519m) ed il ben distanziato 2° tornante (1578m), poi si arriva al 3° tornante (1649m) presso la stazione di arrivo della seggiovia “Maison Blanche”; si continua in forte salita con fondo più sassoso ed impegnativo; dopo il 4° tornante (1725m) si incontra un tratto con dislivello tra il lato a monte dal buon fondo ed il lato a valle più sconnesso.
La salita si snoda nel bosco e quando gli alberi si diradano si gode un ampio panorama; si incrociano più volte i tracciati della seggiovia e della cabinovia e si supera senza difficoltà una piccola frana; i tornanti diventano più ravvicinati e si affrontano il 5° tornante (1805m), il 6° tornante (1858m), il 7° tornante (1908m), l'ottavo tornante (1928m), il 9° tornante (1951m), il 10° tornante (1978m) ed il vicino 11° tornante (1986m).
Dopo il 12° tornante (2016m) si attraversa un'ampia radura che consente di vedere in alto le costruzioni di Les Suches; dopo il 13° tornante (2042m) ancora nel bosco si ritorna tra i prati con ampia vista sul ghiacciaio del Rutor.
Quando si arriva al 14° tornante (2055m) non bisogna spaventarsi per la sterrata che sale verticalmente per la tangente e si continua lungo la stradina per raggiungere il 15° tornante (2072m) presso la stazione di arrivo della seggiovia “Bosco Express” (2088m); si arriva ad un incrocio dove si lascia a destra la sterrata che raggiunge la stazione della seggiovia e si tiene a sinistra attraversando un boschetto e sbucando in splendida posizione panoramica nel Vallone del Rutor.
Dopo una stalla si affronta il 16° tornante (2126m), si supera il 17° tornante (2149m) appena sotto la stazione di arrivo della cabinovia e con il 18° tornante (2166m) si arriva davanti alla stazione di arrivo della cabinovia (2175m).
Si incontra un fondo asfaltato ed in breve si arriva a Les Suches nel punto di arrivo (2208m) della strada asfaltata che si dirama dalla strada del Colle del Piccolo San Bernardo e che può rappresentare un'alternativa più facile rispetto alla strada Comino appena descritta; vi si trovano un piccolo parcheggio ed una fontana, imperdibile occasione di rifornimento di acqua freschissima.
Si continua su strada a fondo naturale che supera la lapide in ricordo dei civili francesi massacrati dai nazisti nel 1944 e continua con splendido panorama sul ghiacciaio del Rutor e la altre montagne del vallone snodandosi con buon fondo e forti pendenze ai piedi della costiera rocciosa di Terre Noire in mezzo agli impianti sciistici; 1 chilometro dopo Les Suches si passa poco a valle della stazione di partenza (2301m) della seggiovia Chaz Dura.
Con un tornante si supera un dosso ai piedi di un roccione e si scende dolcemente per circa 150 metri mentre sulla destra compare per la prima volta il Col de la Fourclaz, facilmente individuabile per la stazione di arrivo di una seggiovia; si sale decisamente fino ad un incrocio (2463m, 3 chilometri dopo Les Suches) dove si lascia a destra il tracciato che in breve sale al vicino Col de la Fourclaz (2487m).
Si continua con fondo più difficoltoso ma sempre ben ciclabile alternando forti pendenze e tratti meno difficili; di fronte risultano ben individuabili il colle sulla sinistra, la cima del monte e l'arrivo della seggiovia.
Si affronta con buon fondo il primo di 5 tornanti ravvicinati; dopo il 2° tornante (2524m) si incontra un breve falsopiano ma dopo il 3° tornante (2530m) si affronta il tratto più difficile con forte pendenza e fondo abbastanza sconnesso anche se superabile rimanendo in sella; si supera il 4° tornante (2544m) e dopo il 5° tornante si arriva sul crinale (2551m) tra il Vallone del Rutor ad est ed il vallone del
Colle del Piccolo San Bernardo ma senza attraversarlo.
Si
procede con buon fondo naturale e due rampe seguite da tratti dalla pendenza moderata e con un'altra rampa si raggiunge il Colle del Belvedere (2569m), dove il percorso si snoda sul lato occidentale dell'insellatura (2580m) più in alto rispetto alla base dell'insellatura stessa dove sorge il cippo di confine ed alla quale si può scendere con una brevissima e ripidissima carreggiabile.
Si entra in territorio francese e dopo 150 metri di salita moderata si incontra un bivio (2590m) mentre si apre una vastissimo panorama sulla valle dell'Isère, i monti della Savoia ed il massiccio della Vanoise; al bivio si tralasciano la strada diritta che raggiunge la stazione di arrivo di un'altra seggiovia in territorio francese ed il sentierino che si dirige verso le caserme diroccate, si svolta a destra, si passa presso un vecchio bunker che domina il colle e si rientra in Italia.
Con gli ultimi 150 metri sempre ciclabili si raggiunge lo spiazzo presso la stazione di arrivo (2613m) della seggiovia alle pendici settentrionali della vetta; si gode un panorama bellissimo sul Monte Bianco verso ovest e sul ghiacciaio del Rutor ed il vallone dove si vede distintamente il tracciato della strada appena percorsa nonostante le strutture dell'impianto di risalita e le reti di protezione della pista da sci infastidiscano la visuale.
Se si vuole godere di un panorama ancora migliore occorre inerpicarsi in vetta al Monte Belvedere: dal bivio in territorio francese si imbocca il sentiero che conduce alla caserme in rovina e che risulta parzialmente ciclabile e poco pendente fino alla prima caserma, poi si sale faticosamente spingendo o portando la bicicletta fino all'anticima (2620m) dove sorgono i ruderi della casermetta più alta; gli ultimi metri fino alla vetta (2641m) richiedono un'arrampicata più difficoltosa ma già dall'anticima si gode un fantastico panorama sul Monte Bianco e una vista vastissima sul territorio della Savoia.

(Itinerario percorso il 28 agosto 2014)



Il colle, il monte e l'arrivo della seggiovia visti dai tornanti

Panorama su ghiacciaio e vallone del Rutor e tracciato di salita dall'arrivo della seggiovia

Panorama sul Monte Bianco dall'arrivo della seggiovia

Il Monte Chaz Dura, il Col de la Fourclaz ed il tracciato di accesso visti dall'arrivo della seggiovia

Il Colle del Belvedere

La cima del monte ed il ghiacciaio del Rutor dall'anticima

Panorama sulla catena del Monte Bianco dall'anticima

Il Piccolo San Bernardo ed il Lago Verney dall'anticima

Panorama sulla Savoia ed il massiccio della Vanoise dall'anticima



Per vedere il video del piazzale di arrivo della seggiovia clicca




Per vedere il video del panorama dalla vetta clicca




Per vedere il video del Colle del Belvedere clicca


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