Il
valico più alto d'Europa collega la valle della Tinèe,
affluente del Var, a sud, con la valle dell'Ubaye, affluente
della Durance, a nord; la strada fu costruita nel 1963-64 per
realizzare finalmente il vecchio progetto di Napoleone III
dell'itinerario imperiale fra Nizza e Briançon attraverso
zone spettacolari ed impervie della catena alpina; è
curioso constatare che la sommità del colle a 2802 metri
si trova in linea d'aria a meno di 100 Km dal mare della Costa
Azzurra. Per la precisione il vero Col de la Bonette si trova
a quota 2715m sul versante orientale della Cime de la Bonette, ma
la strada si inerpica fino a quota 2802m sul versante occidentale
della cima aggirandola completamente; nessun ciclista si
sognerebbe mai di fermarsi a quota 2715m per cui si è
definita l'altezza culminante del percorso a quota 2802m. Il
passo è situato nel Parco Nazionale del Mercantour ed ha
un utilizzo spiccatamente turistico; la quota elevata e le
difficoltà del percorso lo rendono inadatto al traffico
commerciale; anche nel cuore della stagione estiva il traffico si
mantiene su livelli moderati. La strada asfaltata è
abbastanza larga e comoda, con pendenza sensibile ma costante su
tutto il versante meridionale, mentre sul versante settentrionale
è più stretta ed in qualche tratto ripida e
disagevole.
Sul versante meridionale la salita vera e
propria al valico inizia a Saint-Etienne-de-Tinèe (1144m)
con pendenza moderata in una valle stretta e boscosa; subito dopo
aver attraversato la Tinèe al Pont Haut (1347m) si lascia
a sinistra la strada per Saint-Dalmas-le-Selvage ed il Col
de la Moutière (2454m). Si procede in sensibile
salita nella stretta valle e si riattraversa il fiume al Pont de
Vens (1445m); si affrontano i primi due tornanti in prossimità
delle poche case di Vens e si continua con sede stradale
abbastanza stretta e tortuosa in mezzo alla fitta
vegetazione. Dopo una brevissima contropendenza si lascia a
sinistra il villaggio di le Pra, si attraversa l'impetuoso
torrente laterale Combo Moreno su uno stretto ponticello e si
continua a salire nel fondovalle mentre la valle si apre in
un'ampia conca di pascoli con l'aspetto di alta montagna. Si
arriva alla base di una serie di 10 tornanti con sede stradale
più ampia: dopo il 3° tornante (1769m) ed altri due
tornanti si passa tra le poche case di Bousièyas (1880m),
dove si trova un punto di ristoro, e mentre il panorama si
allarga si continua guadagnando quota tra i prati con impegnative
pendenze superando il 7° tornante (1985m), il 9° tornante
(2080m), il 10° tornante (2117m) ed il 12° tornante
(2183m). Al termine dei tornanti si attraversa l'abbandonato e
spettrale Camp des Fourches (2268m) e si percorre un tratto in
costa abbastanza esposto lungo una ripida parete; con minore
difficoltà si perviene al Col des Granges Communes o de
Raspaillon (2505m), dove si apre per un istante la vista a nord
dello spartiacque sul Vallon des Sagnes. La strada si snoda in
costa con moderata pendenza fino ad un'apertura della parete
rocciosa che rappresenta il vero Col de la Bonette (2715m) e
consente di passare direttamente sull'altro versante; vi sorge
l'oratorio di Notre Dame du Très Haut; la strada si
impenna e con una ripida rampa raggiunge la sommità del
percorso ad occidente della Cime de la Bonette (2860m);
sull'altro lato della sede stradale c'è uno strapiombo sul
Col de la
Moutière (2454m), che si osserva molto bene
dall'alto. Lo sguardo spazia liberamente su un grandioso
panorama di innumerevoli vette di altezza prossima a quella del
passo dando la vertiginosa ed inebriante sensazione di avere solo
il cielo sopra di sè; nella stagione estiva non vi è
però traccia nelle vicinanze di ghiacciai o nevai eterni
dato che il valico si trova nelle Alpi Marittime; un sentiero
pedonale conduce al belvedere sulla sommità della Cime de
la Bonette; il luogo è molto isolato e privo di
costruzioni; solo una lapide ricorda la realizzazione della
strada.
Sul versante settentrionale la salita inizia a
Jausiers (1237m), paese sito nel fondovalle dell'Ubaye a 8
chilometri da Barcelonnette (1132m), il principale centro della
vallata. Dopo aver lasciato la strada di fondovalle si
percorrono le strade del paese, si attraversa il fiume Ubaye su
un ponte (1221m) e dopo aver passato alcuni nuclei di case si
inizia a salire; dopo il ponte sul Torrent d'Abriès si
affronta una serie di 6 tornanti; poco dopo l'ultimo tornante si
incontra un incrocio (1402m) dove si lascia a sinistra una
diramazione solo inizialmente asfaltata per l'Ubac ed il Vallon
des Sagnes ed a destra una laterale per Les Buissons (1368m). Si
passa presso i vari nuclei di case di Lans; si continua a salire
con impegnative pendenze superando le località di les
Caires la Chalannette, la Prègonde e con 4 tornanti si
arriva a le Rochas (1785m); con strada più stretta si
superano due tornanti, si passa presso una cascata e, dopo le
Pis, si affrontano un tornante (1985m) ed il successivo molto
vicino. Dopo la Cabane Noire si attraversa il torrente su un
ponte (2155m) e si affrontano 5 tornanti, poi si raggiunge il Lac
de Eissaupres presso il quale si trova un'area di parcheggio;
dopo il ponte (2380m) su un torrente laterale, un'altra area di
parcheggio ed il ponte (2406m) sul Ravin du Jas du Col si sale
tortuosamente alla caserma di Restefond e con un tratto in costa
ai piedi della cima del Restefond (2794m) si arriva al punto in
cui si lascia sul lato a valle una carreggiabile che raggiunge il
Col de la Moutière valicando il Faux
Col de Restefond (2639m). Dopo 100 metri la strada
asfaltata supera a quota 2656m il crinale che scende dalla cima
del Restefond entrando nel Vallon de la Moutière, sempre
tributario della valle dell'Ubaye; si prosegue in salita moderata
e poco dopo una diramazione a fondo naturale a sinistra, non
percorribile neanche in bicicletta perché in zona centrale
del parco del Mercantour, conduce al vero Col de Restefond
(2680m) dove si trovano cospicui resti di fortificazioni. La
strada effettua un ampio giro in costa ai piedi della Cime des
Trois Serrières (2753m) fino al Col de la Bonette (2715m);
dopo un breve falsopiano il tracciato si impenna e sale con dura
pendenza costeggiando il versante settentrionale della Cime de la
Bonette; in questo tratto si gode un ampio panorama con vista
verso ovest sul Monviso e verso nord in lontananza fino al Massif
des Ecrins con i suoi ghiacciai; la strada poi piega a sinistra
aggirando il roccione, spiana ed arriva rapidamente al
valico.
(Itinerario percorso il 21/08/2006)
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